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(Adnkronos) - Gli elettori polacchi vengono oggi chiamati di nuovo alle urne per il ballottaggio delle elezioni presidenziali tra il sindaco di Varsavia Rafal Trzaskowski e lo storico nazionalista Karol Nawrocki. Lo scontro si preannuncia serrato e ricco di implicazioni, non solo per l'equilibrio politico interno, ma anche per la posizione internazionale del Paese, membro chiave di Unione Europea e Nato. Il duello presidenziale è il riflesso di una netta spaccatura ideologica: da un lato il 53enne Trzakowski, liberale ed europeista sostenuto dalla coalizione centrista al governo con Donald Tusk; dall'altro il 42enne Nawrocki, conservatore radicale appoggiato dal partito d'opposizione Diritto e Giustizia (PiS), di cui fa parte anche il presidente uscente Andrzej Duda. I due candidati sono testa a testa negli ultimi sondaggi, con entrambi accreditati intorno al 46%, secondo le rilevazioni di Politico. La sfida si gioca in gran parte sull'elettorato di protesta, in particolare sui giovani che al primo turno, il 18 maggio scorso, hanno premiato la "nuova" estrema destra polacca di Confederazione e il suo leader Slawomir Mentzen, capace di ottenere quasi il 15%. Entrambi i candidati hanno cercato il suo endorsement, partecipando a interviste sul suo popolare canale YouTube e corteggiando la sua base elettorale. Nawrocki ha firmato in diretta un documento con otto richieste, tra cui il veto all'ingresso dell'Ucraina nella Nato, mentre Trzaskowski si è detto disponibile solo su alcuni punti, ribadendo invece il sostegno a Kiev e ai diritti Lgbtq+, tema delicato in un Paese fortemente cattolico. La chiusura dei seggi è prevista per le 21.
(Adnkronos) - "Il lavoro rappresenta una priorità assoluta per il nostro governo. Lo dicono le cifre: in due anni e mezzo abbiamo creato oltre un milione di posti di lavoro, abbiamo raggiunto il record di occupati e il tasso di disoccupazione è ai minimi storici. Sono risultati importanti, che ci devono spingere a fare meglio, soprattutto sul fronte della sicurezza. Ancora oggi infatti, purtroppo, registriamo troppe vittime di infortuni sul lavoro. Ma il governo non ha mai abbassato la guardia ha cercato di mettere in campo misure concrete per tutelare, per proteggere in modo efficace le persone". Così, Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione, in un video messaggio inviato alla sedicesima edizione del Festival del lavoro, in corso ai Magazzini del Cotone presso il Porto antico di Genova. "La sedicesima edizione del Festival del Lavoro è un appuntamento che, come usuale, è ricco di stimoli, di opportunità, prospettive e che quest'anno si svolge peraltro nella cornice unica dei Magazzini del cotone nella mia città natale, Genova. Voglio ringraziare tutti voi, consulenti del lavoro, per l'impegno, per la dedizione con cui svolgete il vostro ruolo nel supportare aziende e lavoratori, offrendo dei servizi che sono in linea con i cambiamenti sempre più rapidi, sempre più complessi. Cambiamenti che richiedono risposte efficienti, ma soprattutto risposte tempestive. Quando affrontiamo un tema così rilevante come il tema del lavoro, non dobbiamo mai dimenticare il valore che proprio il lavoro assume nella nostra società". Zangrillo ha sottolineato che il lavoro "è un principio cardine, un principio che peraltro è scolpito nella nostra Carta Costituzionale, che pone proprio il lavoro alla base della convivenza civile". "In questa prospettiva noi stiamo lavorando per offrire organizzazioni sfidanti, che sappiano rispondere alle sfide che abbiamo davanti a noi", ha aggiunto.
(Adnkronos) - "L’indagine di Cittadinanzattiva e Engageminds Hub ha evidenziato con chiarezza che i cittadini chiedono informazioni più chiare e affidabili e che esiste una domanda forte e crescente di trasparenza. Solo una comunicazione basata su dati scientifici e verificabili potrà restituire al consumatore il ruolo attivo e consapevole che merita". Così Vincenzo Tapella, presidente dell’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile a margine dell’evento 'Nutrizione sostenibile e lotta agli sprechi' organizzato ieri a Roma da Cittadinanzattiva Aps. “Parlare di sostenibilità senza coinvolgere il cittadino in un percorso di consapevolezza significa perdere una parte fondamentale della sfida - ha proseguito Tapella - Troppo spesso assistiamo a campagne di disinformazione che generano allarmismi e decisioni sbagliate. L’esempio dell’olio di palma, demonizzato per anni, è emblematico. Il risultato? Scelte meno sostenibili e un’informazione sempre più confusa. Siamo grati a Cittadinanzattiva per averci coinvolto in questo progetto così rilevante. Promuovere la corretta informazione e sensibilizzare i cittadini su una nutrizione realmente sostenibile è un obiettivo comune che condividiamo pienamente. Il confronto aperto tra istituzioni, scienza, industria e cittadini è la strada giusta”. “La semplicistica demonizzazione dell’olio di palma non porta necessariamente vantaggi né nutrizionali né in termini di sicurezza o impatto ambientale. Inoltre, grazie alla sua stabilità, l’olio di palma consente di migliorare la shelf life degli alimenti, contribuendo così a diminuire lo spreco alimentare e riducendo la necessità di conservanti”, ha aggiunto. Sul piano ambientale, Tapella ha ricordato che "sostituire l’olio di palma può aumentare la pressione su altri ecosistemi. Un recente studio pubblicato dalla Fondazione EuroMediterranea per i Cambiamenti Climatici Cmcc ha confermato che sostituire l’olio di palma con oli alternativi potrebbe avere conseguenze ambientali non volute, tra cui un aumento della pressione sull’uso del suolo, della deforestazione e delle emissioni di gas serra. Serve un approccio olistico, scientifico e globale ed è cruciale garantire una produzione sostenibile per tutti gli oli vegetali e l’aderenza a standard di certificazione per catene di approvvigionamento sostenibili prive di deforestazione”. Tapella ha infine ribadito: “Circa il 95% dell'olio di palma che viene importato in Italia è un olio certificato Rspo, è importante che i cittadini ne siano ben consapevoli e comprendano perché è la migliore alternativa per il pianeta e per le persone. Per questo invitiamo le istituzioni e la società civile a lavorare insieme per promuovere una cultura del consumo consapevole”.