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(Adnkronos) - L'accordo sul cessate il fuoco a Gaza ed il rilascio degli ostaggi, che dovrebbe entrare in vigore domenica, sta facendo fibrillare, e non poco, il governo israeliano. E di conseguenza non lascia tranquillo il primo ministro Benjamin Netanyahu, sotto pressione come non mai per le conseguenze dell'intesa, che crolli o vada in porto, ma anche per i tre procedimenti penali che continuano a riguardarlo. Nelle scorse ore Netanyahu ha accusato apertamente Hamas di aver rinnegato parti dell'accordo mediato anche dagli Stati Uniti e ha fatto slittare la riunione del governo che avrebbe dovuto ratificarlo. Se la fazione palestinese ha immediatamente respinto le accuse, l'attenzione si è subito spostata sui due esponenti della destra religiosa israeliana, il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir ed il suo collega delle Finanze Bezalel Smotrich, che non hanno nascosto i loro mal di pancia per un'intesa che, ai loro occhi, favorisce troppo Hamas. Il partito di Smotrich, Sionismo Religioso, ha definito "cattivo e pericoloso" l'accordo e ha chiesto garanzie a Netanyahu sul fatto che Israele riprenda a combattere "immediatamente dopo la conclusione della prima fase dell'intesa", minacciando in caso contrario di uscire dal governo. Una grana di cui Netanyahu avrebbe fatto volentieri a meno in questo momento. Il primo ministro, infatti, conta attualmente sul sostegno di 68 deputati su 120 alla Knesset e l'uscita del partito di Smotrich dalla maggioranza con i suoi 7 voti significherebbe esporsi a un rischio 'Vietnam' in Parlamento in vista dei delicati passaggi in vista. "Israele non fisserà una data per una riunione di gabinetto e di governo (per approvare l'accordo, ndr) finché i mediatori non annunceranno che Hamas ha approvato tutti i dettagli dell'accordo", ha detto Netanyahu, cercando di mascherare le tensioni con i suoi alleati di estrema destra che - spiega il Financial Times - non hanno la forza di affossare l'intesa, ma certamente di far perdere a Netanyahu la maggioranza alla Knesset che con i loro 13 deputati complessivi. Un eventuale passo indietro di Ben Gvir e Smotrich non significherebbe automaticamente la fine del governo del leader del Likud dal momento che il sistema politico di Israele non esclude i governi di minoranza e alcuni partiti di opposizione hanno già annunciato di essere pronti a sostenere l'esecutivo se necessario. Ma certo l'ipotesi di elezioni anticipate a quel punto non sarebbe peregrina e a quel punto il futuro politico di Netanyahu sarebbe pieno di incertezze. Se invece l'accordo crollasse per qualche motivo, a quel punto la pressione dell'opinione pubblica e delle famiglie degli ostaggi sarebbe fortissima. Ma a far vacillare pesantemente Netanyahu sarebbe l'ira del nuovo inquilino della Casa Bianca Donald Trump, a cui non farebbe piacere - per usare un eufemismo - presentarsi all'inaugurazione del suo secondo mandato senza aver risolto almeno una delle due grandi crisi che ha promesso di risolvere.
(Adnkronos) - Sabato 18 gennaio Sda Bocconi School of Management presenterà la propria offerta di programmi Mba, tra cui il Full-time Mba che nel 2024 ha compiuto 50 anni ed è risultato al 3° posto al mondo nel FT 2024 Global Mba Ranking. All’Open Day presso il Campus di Sda Bocconi a Milano sono attesi 200 partecipanti in presenza e 1.000 collegati da 50 nazionalità. Durante l’appuntamento, i partecipanti avranno la possibilità di interagire con i vertici della Scuola, tra cui Stefano Caselli, Dean, e Enzo Baglieri, Associate Dean per la Divisione Master, i direttori dei Programmi, nonché i partecipanti delle edizioni passate degli Mba e il network degli Alumni di Sda Bocconi. Durante l’Open Day gli interessati potranno anche incontrare il Guidance and Recruitment Team di Sda Bocconi per una consulenza personalizzata di orientamento sul programma più adatto in base agli interessi, al percorso di crescita e agli obiettivi di carriera. Sarà inoltre possibile visitare il Campus. Nel 2025 il Full-Time Mba si arricchisce con una Concentration su Digital Transformation & Ai: un percorso di approfondimento per creare consapevolezza trasversalmente a tutti i livelli manageriali e settoriali. Comprendere le implicazioni della digitalizzazione e le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale è oggi imprescindibile per gestire la complessità delle aziende nello scenario corrente. Il percorso conferma l'innovazione sistematica che Sda Bocconi School of Management ha profuso nei curriculum dei programmi Mba nel corso dell'ultimo biennio, con l’obiettivo di coniugare management, cambiamento tecnologico e leadership responsabile. La nuova Concentration affronta le principali sfide del contesto digitale, includendo corsi come: Gen Ai for Business, Machine Learning, Digital-Enabled Business Transformation e Social Media Marketing. Nel 2025, l'offerta Executive Mba di Sda Bocconi si rinnova inoltre con l’edizione 'Modular' interamente in inglese, che affianca l'opzione 'Week End', bilingue. Quest'ultima, disponibile a Milano e Roma, combina sessioni in italiano e inglese e si svolge prevalentemente durante i weekend per garantire libertà dagli impegni professionali e flessibilità. Il formato 'Modular', invece, completamente internazionale e con sede a Milano, è organizzato in settimane di formazione intensiva, ideale per professionisti che cercano un'esperienza di apprendimento immersiva.
(Adnkronos) - “Oltre il 95% dell'olio di palma che viene importato in Italia è un olio certificato Rspo sostenibile. Significa che si rispetta chi ci lavora e si rispetta l'ambiente. L'olio di palma di cui parliamo è coltivato in modo sostenibile, ha una resa per ettaro elevatissima, quasi 4 tonnellate per ettaro rispetto alle 0,7-0,8 degli altri oli, quindi si spreca meno terreno per produrlo. L'olio di palma viene anche estratto senza solventi, altro aspetto ambientalmente importante. Inoltre, i prodotti che contengono olio di palma possiamo avere una shelf life (durata di conservazione, ndr) molto più lunga rispetto a quella di un altro olio comune. Un prodotto, quindi, che si sposa perfettamente con la lotta allo spreco e la promozione della nutrizione sostenibile portata avanti da Cittadinanzattiva”. Così Vincenzo Tapella, presidente dell’Unione Italiana per l'olio di palma sostenibile, in occasione della presentazione della presentazione del progetto "Nutrizione Sostenibile e Lotta agli Sprechi" lanciato da Cittadinanzattiva in collaborazione con il Centro di Ricerca EngageMInds HUB dell'Università Cattolica ed il supporto non condizionato dell'Unione. “Siamo onorati e orgogliosi di essere stati coinvolti da Cittadinanzattiva in questo progetto” osserva Tapella che aggiunge: “l’informazione è un aspetto importantissimo in quanto purtroppo l'olio di palma è stato attaccato anni fa, e continua ancora oggi a ricevere alcune critiche. L'unica alternativa all'olio di palma è l'olio di palma sostenibile”, conclude.