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(Adnkronos) - L’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ha inaugurato ufficialmente il nuovo anno accademico all’insegna dell’internazionalità e della collaborazione con l’Africa, in un’ottica che mira a porre il continente africano al cuore delle progettualità educative, di ricerca e di terza missione, in uno spirito di reciprocità. “La Cattolica vuole essere un’universita globale -spiega ai cronisti la rettrice Elena Beccalli a margine della cerimonia- è un microcosmo internazionale già oggi ed è molto convinta ad espandersi ulteriormente con alleanze strategiche, collaborazioni in tutte le parti del mondo. Anche in Africa dove abbiamo già molti progetti attivi e dove pensiamo che con la forza dell’education power possiamo dare un contributo per uno sviluppo più sostenibile di tutto il continente”. Nel suo discorso inaugurale, il primo dal suo insediamento lo scorso 1 luglio, si è parlato in particolare del cosiddetto ‘Piano Africa’, un progetto che punta a portare l’Africa al cuore delle progettualità educative, di ricerca e di terza missione dell’ateneo. Il piano consoliderà studi e progetti educativi frutto di una collaborazione continua e proficua, di accordi e di alleanze con università, istituzioni, imprese e comunità locali, nello spirito di un arricchimento reciproco. L’università potrà avviare sia percorsi per la formazione di giovani africani in loco o in Italia, sia diventare polo educativo aperto ai giovani africani di seconda generazione che vivono in Europa, spesso ai margini, pur rappresentando una parte rilevante del nostro futuro, sia rendere sempre più sistematiche le esperienze curriculari di volontariato per gli studenti dell’ateneo. L’obiettivo è quello di far diventare la Cattolica l’università europea con la più rilevante presenza in Africa. I principali ambiti tematici a cui ricondurre i progetti realizzati con l’Africa sono: Sistema agro-alimentare e Sostenibilità ambientale, Salute, Educazione, Sviluppo economico, Valorizzazione della cultura locale, Problemi sociali e politici locali e Diaspora in Italia. Entusiasta la Premio Nobel per la Pace 2011, Leymah Gbowee, intervenuta alla cerimonia: “Desidero congratularmi con l’università Cattolica per questa bella cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico e per il loro piano di partenariato con il continente africano che è sicuramente una grandissima iniziativa -ha detto-. Incoraggio anche ad ottenere questo partenariato come una situazione di rispetto reciproco, dal momento che entrambe le parti del mondo hanno delle competenze che vanno apprezzate. Auspico quindi un impegno in uno spirito di umanità collettiva, intendendo che ogni persona ha un proprio talento e dei propri doni e occorre far leva su questo talento individuale. E al centro di tutto questo -ha ribadito- deve esserci il rispetto della dignità umana”. Anche perché “il tempo in cui si considerava l’Africa come un continente dove semplicemente si è esportavano competenze ed esperienze è finito; io ho vissuto in Africa tutto il periodo della mia formazione, non ho studiato all’estero e posso garantire che c’è tanta competenza e conoscenza in Africa tanto quanto nel resto del mondo. Dunque l’università trarrà certamente un vantaggio da questo scambio di conoscenze e dall’Africa e con l’Africa”.
(Adnkronos) - Con un nuovo sold-out da oltre 1.300 brand espositori, si apre domani Vicenzaoro January - The Jewellery Boutique Show, il salone internazionale dell’oreficeria e della gioielleria firmato Italian Exhibition Group. Sino a martedì 21, il quartiere fieristico Ieg di Vicenza accoglie la community internazionale del prezioso con cinque giorni di business, formazione e informazione, trend e networking con l’appuntamento che apre il calendario mondiale delle fiere di settore. Torna in parallelo il salone leader delle tecnologie e macchinari per l’oreficeria e la gioielleria T.Gold, mentre la sesta edizione di VO Vintage, marketplace dell’orologeria e della gioielleria vintage di pregio, si apre fino a lunedì 20 al pubblico di esperti, collezionisti e appassionati. La cerimonia di apertura è prevista alle 12 al Teatro Palladio e sarà dedicata alla tutela del Made in Italy: design e manifattura che rendono uniche e desiderate nel mondo le creazioni dei distretti produttivi di Vicenza, Arezzo, Valenza e Torre del Greco. L’inaugurazione di Vicenzaoro vedrà la presenza del viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, e il generale Bruno Bartoloni, che guida il Comando Tutela Economia e Finanza della Fiamme Gialle, il presidente di Ice Agenzia, Matteo Zoppas, Claudia Piaserico, in rappresentanza di tutte le associazioni nazionali del settore orafo, per fare il punto sulla legalità nel settore orafo come elemento imprescindibile di sviluppo, assieme al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il presidente della Provincia di Vicenza, Andrea Nardin, il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai. Ad aprire la cerimonia, il presidente di Ieg, Maurizio Ermeti. Nei primi 10 mesi 2024, i ricavi dell’industria dei preziosi risultano in rialzo del 5,8% (dati Istat), con l’export più dinamico rispetto al mercato interno (+7,2% vs +3,0%). Trend parzialmente confermati da parte della maggioranza dei produttori sulla base del questionario somministrato dal Centro Studi di Confindustria Federorafi ed elaborati all'interno del report dell'Area Studi di Mediobanca: il 39,3% delle società rispondenti segnala ricavi preconsuntivi relativi al 2024 in peggioramento rispetto al 2023, il 32,8% indica valori in miglioramento, mentre il 27,9% evidenzia un giro d’affari invariato. Per quanto riguarda le aspettative per il 2025, il 47,5% delle società prospetta una stabilità del volume d’affari rispetto al 2024, il 31,2% si attende un peggioramento, mentre la residua quota del 21,3% ha un sentiment positivo. Grazie al supporto di Ice Agenzia l’evento di Ieg ospita 515 buyer internazionali da 72 Paesi, ma il conto delle bandiere estere salirà nei prossimi giorni a circa 130. Una piattaforma unica per l’intera filiera globale del gioiello e che vede, da un lato, Turchia, Hong Kong, India, Thailandia, e Germania tra i Paesi più rappresentativi nel 40 per cento di espositori esteri e, d’altro lato, le eccellenze italiane della filiera del prezioso con i distretti orafi nazionali protagonisti. In fiera 207 brand espositori dal Veneto, con 177 realtà vicentine; 228 dalla Toscana, di cui 200 dal distretto aretino; 84 dal Piemonte con 72 valenzane; 68 dalla Campania per il distretto di Torre del Greco. Evento nell’evento, il Jewelry Technology Forum di domenica 19, segnerà lo stato dell’arte sui macchinari più innovativi del settore. Si proietta nel futuro, Vicenzaoro: dopo 70 anni di manifestazioni orafe vicentine, Ieg delinea il nuovo volto della Fiera, con la posa della prima pietra del nuovo padiglione progettato dallo studio Gmp di Amburgo nello scorso dicembre, una nuova casa del gioiello che sarà pronta nella prima metà del 2026. Una traiettoria che richiede di assicurare continuità di capacità e conoscenze alle maestranze e del management delle aziende: due aspetti del ricambio generazionale che vede Vicenzaoro ospitare nella sua giornata inaugurale un incontro tra mezzo migliaio di giovani delle scuole superiori e figure chiave del mondo orafo-gioielliero grazie alla partnership tra Skuola.net e il ViOff, il fuori salone organizzato con il Comune di Vicenza. Si guarda poi al passaggio di testimone nelle aziende con un focus nella ricerca di Intesa Sanpaolo per Club degli Orafi Italia giunta alla sua sesta edizione, che presenterà anche dati di settore aggiornati su congiuntura, mercati esteri, sentiment delle imprese. Tutto il mondo istituzionale e associativo è al fianco di Ieg e Voj: dal ministero delle Imprese e del Made in Italy a Ice - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, da Confindustria Federorafi, Confartigianato Orafi, Confcommercio Federpreziosi, Cna Orafi, Confimi Industria Categoria Orafa ed Argentiera ad Assogemme, Assocoral e Afemo - Associazione Fabbricanti Esportatori Macchinari per Oreficeria, che contribuiscono all’agenda della manifestazione. Sul fronte internazionale Cibjo - Confederazione Mondiale della Gioielleria, che promuove la sostenibilità economica e sociale della filiera del gioiello.
(Adnkronos) - I tessuti intelligenti nel futuro della moda e del Pianeta? È quanto afferma un gruppo di ricerca inglese, in un articolo recentemente comparso sulle colonne di “Energy and Environmental Materials”, una delle riviste scientifiche più autorevoli del settore. In particolare, gli esperti non sono solo riusciti a produrre dei tessuti che incorporano dispositivi elettronici, ma sono anche riusciti a rendere sostenibile l’intera filiera produttiva. Anche se ovviamente saranno necessarie ulteriori ricerche, si tratta di una scoperta che potrebbe rivoluzionare il settore della moda.