ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Un rapporto "totalmente privo di credibilità e imparzialità, come Italia non ne siamo sorpresi". Lo ha detto il rappresentante italiano all'Onu, Maurizio Massari, parlando alla presentazione del report di Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati, intitolato 'Un genocidio internazionale'. "Il contenuto del rapporto - sostiene Massari - oltrepassa palesemente il mandato specifico del Relatore speciale, che non comprende indagini su presunte violazioni commesse da altri Stati o entità, né giudizi sulla cooperazione tra Paesi terzi e la Corte penale internazionale". "Ancora più preoccupante è la completa inosservanza, in particolare negli ultimi mesi, del codice di condotta per gli Special Rapporteur, che comprende principi di senso comune come l'integrità, l'imparzialità e la buona fede", ha proseguito l'ambasciatore Massari, sottolineando che questo codice di condotta chiede che i Rapporteur "assicurino che le loro opinioni politiche non pregiudichino l'esecuzione della loro missione" ed esercitino "moderazione e discrezione". "Ci sono ampie prove online e nelle sue interviste che come Special Rapporteur la signora Albanese non può essere considerata imparziale - ha continuato Massari - in un recente evento pubblico in Italia è sembrato persino che mettesse in discussione la dichiarazione di un sindaco locale che chiedeva il rilascio degli ostaggi israeliani". Albanese ieri ha presentato, in collegamento da Città del Capo, all'Assemblea Generale dell'Onu il rapporto 'Il genocidio di Gaza: un crimine collettivo', un rapporto di 24 pagine in cui esamina il ruolo di 63 stati nelle azioni di Israele sia a Gaza che in Cisgiordania. Tra questi Paesi, gli Stati Uniti, il Regno Unito, e Paesi della Ue, tra i quali l'Italia. "Il genocidio in corso a Gaza è un crimine collettivo, sostenuto dalla complicità di Paesi Terzi influenti che hanno consentito violazioni di lungo periodo del diritto internazionale da parte di Israele" si afferma nel rapporto in cui si denuncia il "diretto sostegno, l'aiuto materiale, la protezione diplomatica e, in alcuni casi, la partecipazione attiva" di questi Paesi Terzi. "Attraverso azioni illegali e deliberate omissioni, troppi stati hanno armato, finanziato e protetto l'apartheid militarizzato di Israele, permettendo alla sua impresa coloniale degli insediamenti di metastatizzare in genocidio, il massimo crimine contro il popolo della Palestina", ha detto Albanese collegata dal Sudafrica. L'ambasciatore israeliano all'Onu, Danny Danon, ha definito Francesca Albanese "una strega". "Sei una strega e questo rapporto è un'altra pagina del tuo libro di incantesimi", ha dichiarato Danon dopo la presentazione del report. "Ha cercato di maledire Israele con menzogne e odio, ma il suo veleno non ha funzionato", ha detto l'ambasciatore rivolto ad Albanese, mentre una commissione delle Nazioni Unite discuteva il suo rapporto che, secondo Danon, "diffama Israele e incolpa i Paesi che lo sostengono".
(Adnkronos) - FederlegnoArredo conferma il proprio impegno per la transizione sostenibile partecipando, per il terzo anno consecutivo, a Ecomondo, l’evento internazionale di riferimento per la green e circular economy, in programma dal 4 al 7 novembre al Quartiere Fieristico di Rimini. Presente in Hall Sud, stand 107, la Federazione sarà protagonista di un calendario di appuntamenti dedicati ai principali temi ambientali e normativi che interessano il comparto legno-arredo, rinnovando così il proprio servizio a supporto delle imprese della filiera verso modelli produttivi sempre più sostenibili che, pur in linea con le nuove direttive europee, consentano una reale sostenibilità economica e sociale delle misure. Il 2025 rappresenta infatti un anno cruciale per il settore, con l’entrata in vigore di regolamenti come il Ppwr sugli imballaggi, l’Eudr sulla deforestazione di cui non sono ancora ben definiti i contorni e la Responsabilità estesa del produttore (Epr) che vede la Federazione e le aziende dell’arredo impegnate in un progetto concreto che ha voluto anticipare un possibile obbligo di legge. “La presenza a Ecomondo non è solo testimonianza, ma rappresentanza su temi chiave dell’economia circolare, a partire dalla tracciabilità delle materie prime, alla progettazione responsabile”, dichiara Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo. “La sostenibilità - prosegue - è un percorso condiviso che si costruisce insieme alle imprese e alle istituzioni, italiane ed europee con coerenza e visione. È questa la direzione che vogliamo rafforzare a Ecomondo, portando la voce di un settore che pur eccellendo sui temi della sostenibilità è pronta a migliorarsi ancora, in un quadro che sappia però tener conto della reale fattibilità di ogni misura. Un impegno che richiede coerenza, dialogo con l’Europa e la volontà di costruire un sistema industriale competitivo. Essere a Ecomondo rappresenta un’occasione per confrontarci con esperti e istituzioni, e ribadire che la transizione ecologica si costruisce attraverso un’azione di sistema”. Con la partecipazione a Ecomondo 2025, FederlegnoArredo riafferma la propria visione di transizione sostenibile come percorso collettivo, fondato su dialogo, innovazione e responsabilità condivisa. Un impegno che guarda all’Europa, ma nasce in Italia, dal valore delle sue imprese e dalla qualità dei suoi prodotti, ma soprattutto dalla volontà di costruire un’economia circolare realmente competitiva.
(Adnkronos) - "L'Italia è il primo paese al mondo, attraverso il consorzio Biorepack, ad occuparsi del riciclo organico degli imballaggi compostabili. Questo avviene perché l'Italia è in Europa il Paese che raccoglie di più e meglio la frazione organica dei rifiuti organici". Così Marco Versari, presidente Consorzio Biorepack, intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. "Il rifiuto organico rappresenta il 40% dei rifiuti che noi produciamo ogni giorno, è la parte più grossa ed è anche quella più difficile da raccogliere. Quindi bisogna trovare il modo di aiutare i cittadini a raccoglierla. Ed essendo il Paese che da ormai 30 anni fa la raccolta della frazione organica, anche se è diventata obbligatoria dal 2022, l'Italia si è inventata dei materiali che si comportano come la plastica quando li adoperi, ma si comportano come la frazione organica quando li metti negli impianti di trattamento della frazione organica. In questo modo poi producono energie e compost", spiega Versari. Il sacchetto prima, "poi sono arrivate le buste della spesa, piatti, posate, bicchieri". Quindi, conclude: "C'è chi fa la raccolta, c'è chi produce gli imballaggi e ci sono quelli che li riciclano e quindi noi chiudiamo il cerchio, lavorando con i Comuni e mettendo a loro disposizione le risorse della responsabilità estesa dei produttori".