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(Adnkronos) - In Italia l'emicrania è un problema di salute per più di 6 milioni di persone e colpisce le donne 3 volte in più degli uomini. Tuttavia, nonostante questa grande diffusione, la malattia è ancora sottovalutata da parte della popolazione. Infatti, 1 paziente su 10 si sente incompreso da parenti, amici e colleghi rispetto alla propria malattia. A queste persone è dedicato 'Una vita a metà', il nuovo docufilm che racconta come si vive con mal di testa invalidanti e con un forte impatto sulla vita lavorativa e relazionale. Il cuore del documentario sono le testimonianze di chi, nonostante l'emicrania, vuole continuare a inseguire i propri sogni e a realizzare nuovi progetti di vita. La pellicola viene presentata oggi in anteprima, in occasione della Mostra internazionale d'arte cinematografica al Lido di Venezia, alla Villa powered by Giffoni Hub: un luogo dove il cinema dialoga con la cultura, realizzato da Giffoni Innovation Hub in collaborazione con Giornate degli autori. E' stata scritta da Donatella Romani, diretta da Roberto Amato e prodotta da Telomero Produzioni. Fra le diverse testimonianze raccolte - spiega una nota - vi sono quelle di Saverio Raimondo (standupper di successo), Matteo Sartori (atleta olimpico di canottaggio delle Fiamme gialle) e Monica Guerzoni (giornalista del 'Corriere della Sera'). Il docufilm vede anche la partecipazione di Francesca Cavallin, che accompagna lo storytelling con la sua sensibilità, e che conosce l'emicrania da molto vicino. La pellicola è realizzata con il contributo non condizionante di AbbVie S.r.l, con la collaborazione di Fondazione Cirna Ets - Alleanza cefalalgici Al.Ce. e gode del patrocinio di Fondazione Onda Ets (Osservatorio nazionale sulla salute della donna) e delle società scientifiche Sin (Società italiana di neurologia), Aic (Associazione italiana per la lotta contro le cefalee) e Sisc (Società italiana per lo studio delle cefalee). "L'emicrania non deve essere considerata come un malessere passeggero o una semplice scusa utilizzata per non andare a scuola o a lavoro - afferma Piero Barbanti, Irccs San Raffaele Roma, ordinario di Neurologia Università San Raffaele Roma e membro del direttivo della International Headache Society - Si tratta in realtà di una vera malattia neurologica contraddistinta da forti e ricorrenti attacchi di cefalea. Questi possono essere accompagnati da altri sintomi più o meno gravi e ricorrenti, come la nausea, la sensibilità alterata alla luce, ai suoni e agli odori. Secondo le autorità sanitarie internazionali, è la seconda patologia più diffusa e invalidante a livello mondiale. Quando diventa cronica può davvero rendere difficile e doloroso svolgere le normali attività quotidiane, anche quelle lavorative. Oggi dobbiamo motivare il paziente e fargli comprendere che disponiamo di farmaci specifici per l'emicrania, che fino a 10 anni fa non esistevano, grazie ai quali possiamo restituire loro una qualità della vita sicuramente migliore". "Oggi l'emicrania può essere curata attraverso terapie d'attacco o preventive - prosegue Cristina Tassorelli, ordinario di Neurologia Università degli Studi di Pavia, Irccs C. Mondino Pavia - Le prime prevedono la somministrazione di farmaci al bisogno, per 'spegnere' il dolore e gli altri sintomi una volta che l'attacco si è già scatenato. La terapia preventiva, invece, serve a prevenire gli attacchi alla radice e si è dovuta avvalere per molti anni di farmaci orali approvati per altre patologie. Più di recente, le infiltrazioni di tossina botulinica si sono dimostrate efficaci nel modulare la trasmissione del dolore nell'emicrania cronica. Gli ultimi anni, poi, stanno vedendo lo sviluppo di nuovi farmaci specifici per l'emicrania, sia episodica che cronica, che agiscono sui mediatori nervosi coinvolti nella trasmissione del dolore, segnando l'alba di una nuova epoca nella ricerca in questo settore. Tra questi, si annoverano i trattamenti anti-Cgrp quali gli anticorpi monoclonali e, più di recente, la classe dei gepanti". "Almeno tutti una volta abbiamo sofferto di un 'normale' mal di testa - sottolinea Alessandra Sorrentino, presidente Al.Ce. - Il problema è che per alcuni l'emicrania rappresenta un'esperienza diversa, una ladra di tempo e di vita. Il dolore può essere così intenso e invalidante da assomigliare a una lama conficcata nel cervello. Ti costringe a rimanere chiuso in casa al buio e in silenzio, anche per un paio di giorni, mentre di notte è molto difficile riuscire a dormire. Tutto ciò porta a continue rinunce e a costanti riadattamenti delle proprie abitudini quotidiane, ma anche a tante incomprensioni: a scuola, al lavoro, in famiglia e tra gli amici. Spero che il docufilm possa sensibilizzare molte persone a non sottovalutare la patologia. Al momento, infatti, non tutti riescono a immaginare fino a che punto l'emicrania sia in grado di condizionarti la vita". "L'alleanza medico paziente è cruciale per la gestione corretta dell'emicrania - evidenzia Simona Guerzoni, responsabile Centro cefalee e abuso di farmaci Policlinico di Modena - Spesso arrivano pazienti che per anni hanno abusato di farmaci con un pericoloso fai da te, che hanno perso la fiducia, a cui dobbiamo restituire una vita di qualità. Oggi tutto questo è possibile grazie all'innovazione terapeutica. Nel dialogo medico-paziente l'obiettivo di una vita libera dall'emicrania deve essere chiaro fin dal primo colloquio, per ottenere i migliori risultati". "Negli ultimi anni abbiamo compiuto importanti progressi nella comprensione dell'emicrania, ma l'assenza di un biomarcatore oggettivo a supporto della diagnosi rappresenta ancora un limite cruciale. La sua identificazione potrebbe segnare un punto di svolta: da un lato darebbe finalmente voce e legittimità a pazienti che troppo spesso si sentono ignorati o non creduti, e dall'altro potrebbe migliorare l'appropriatezza nell'uso delle terapie disponibili", auspica Simona Sacco, ordinaria di Neurologia Università degli Studi dell'Aquila, direttrice Uoc Neurologia e Stroke Unit Avezzano-Sulmona-L'Aquila. "Conoscere i protagonisti di 'Una vita a metà' è stata un'esperienza di grande forza ed emozione - commentano Romani e Amato - Le loro storie toccano profondamente e sono un esempio di come sia possibile trovare un equilibrio fra il buio della malattia e la luce della vita. Tanti ricordi dolorosi, ma anche tante risate e amore nelle parole di chi fin da bambino ha dovuto imparare a riadattarsi e a superare lo stigma di chi ancora pensa che l'emicrania sia 'solo' un banale mal di testa. E noi speriamo davvero che dopo aver visto 'Una vita a metà' moltissime persone possano cambiare idea". "Sostenere la realizzazione di questo docufilm per noi significa aumentare la consapevolezza sull'impatto dell'emicrania nella quotidianità di chi ne soffre, contribuendo a trasferire l'informazione corretta attraverso un linguaggio fruibile a tutti che parte proprio dal vissuto dei pazienti e dall’esperienza dei clinici - conclude Irma Cordella, Corporate Affairs Director di AbbVie Italia - Ci piacciono i progetti innovativi che, come in questo caso, ci portano a esplorare e a misurarci con contesti narrativi nuovi, consentendoci di raggiungere il grande pubblico restando fedeli alla nostra mission di avere un impatto significativo sulla vita delle persone".
(Adnkronos) - Mancano pochi giorni ormai per Bolzano Slush’D: dal 3 al 5 settembre Fiera Bolzano ospita l’unica edizione italiana del celebre format internazionale nato a Helsinki. Dopo aver innescato diversi round grazie agli incontri avvenuti durante l’evento, l’edizione 2025 rafforzerà ulteriormente lo spirito 'founder-first'. Bolzano Slush’D si conferma ponte strategico tra l’Italia e l’area Dach (Germania, Austria, Svizzera), considerata pilastro dell’innovazione industriale in Europa, favorendo sinergie tra ecosistemi complementari e facilitando collaborazioni e opportunità d’investimento a livello europeo. Nel frattempo si va verso il sold-out: iscrizioni prossime a quota mille e 67 startup confermate nell’area espositiva. Le realtà arrivano da tutta la Penisola e dall’estero (Germania, Svizzera, Regno Unito e Brasile), con soluzioni che spaziano da AI e data science a cleantech ed energie rinnovabili, medtech, mobilità, manifattura avanzata e fintech/legaltech. In un territorio - il Trentino-Alto Adige - che dal 2020 ha già chiuso 39 round per 94 milioni di euro, l’evento intensifica l’incontro tra innovazione e investitori, traducendo le connessioni in partnership, pilot e round. Masterclass, speaker di alto rilievo e una ricca offerta compongono il programma della tre giorni di Bolzano Slush’D. Si parte il 3 settembre al NOI Techpark con un pre-evento di networking informale tra startup, investitori e partner europei. Il 4 settembre il main event si terrà al FieraMesse H1 Eventspace e al MEC - Meeting & Event Center di Fiera Bolzano, con conferenze, panel e un’area espositiva dedicata a 67 startup selezionate; in agenda anche 6 masterclass e la nascita del club “Give-back Founders”, pensato per supportare realtà emergenti o ad alto potenziale. Il 5 settembre chiusura con una camminata in quota sulle Dolomiti, momento per proseguire il dialogo valorizzando il patrimonio naturale altoatesino. Una line-up internazionale porterà a Bolzano esperienze operative, capitali e visione. Accanto al co-founder di Slush’D Peter Vesterbacka, interverranno Michael Brehm (general partner & founder, Redstone), Julio Salazar (founder, Fuckup Nights), Petter Made (partner, EWOR; co-founder ed ex coo di SumUp), Ferruccio Resta (presidente, Fondazione Bruno Kessler) e Luigi Di Piazza (moderator e co-founder, The Critical Tech). In platea e nei momenti di networking sono attesi anche Luca Rancilio (ceo, Rancilio Cube SICAF), Francesco Cerruti (dg, Italian Tech Alliance), Matthias Dantone (founding partner, Ellipsis) e Alex Ikonn (co-founder & ceo, Intelligent Change). Tra i relatori già annunciati: Max Pog (Venture Studio Family), Claudio Erba (Docebo) e Frédéric du Bois-Reymond (Earlybird VC). Nonostante lo sciopero nazionale dei treni (dalle 21:00 di giovedì 4 settembre alle 18:00 di venerdì 5 settembre 2025), Bolzano Slush’D non si ferma. Anzi, il contrattempo è stato rilanciato con un’idea originale: 'One more chance to network'. L’invito è a trasformare il viaggio di rientro in opportunità extra di relazioni, pitch e scambio di contatti. Due 'exit strategy' suggerite dagli organizzatori: BlaBlaCar per condividere l’auto con altri partecipanti e continuare la conversazione on the road; FlixBus per collegamenti rapidi dalle principali tratte. A seguire le stratup partecipanti: Aflabox, Aispot, Alpinvision, Amperry, Arbor Insight, Artificialis srl, Asteasier, Aurea Hub, Behavix, Bikeflip, Biotitan, BizzyNow, BlendX, Click & Find srl, Drype, Enernext srl, Feral, Flaskk ,Geomatrix srl, Hantverk, Hausme, Human Maple, Hypesound, IIT, Inventio.ai J4energy, JetHR, K-INN Tech srl, Keplera, Lemons in the room, Locogioco, Materia, Menumal, Mountain Maps, Naturamon, Nebula, Neosyn, Nous Energy, OmniQR, Onebra, Pelomatto, PhotonPath, Procederai, Pycla, Quotabus, Railevo, Rilemo, River Cleaning, Sibill, smartFAB, Soource ,Spin Life srl ,Spoat (Ace Cream), Sprower, Stat4Value, SubSeaPulse srl, TaDa, Teticum, This Unique, Trainect, Vocations, Zerow, Congrify, Threedy, Aetosense, Mindlingo, Yeda Health. A sostenere la seconda edizione di Bolzano Slush’D è una solida rete di sponsor e partner che hanno scelto di investire nell’evento, credendo nel suo potenziale di impatto sull’ecosistema europeo dell’innovazione. Tra i partner istituzionali figurano Fiera Bolzano, EIT Digital e NOI Techpark, mentre l’evento gode del patrocinio di Fondazione Bruno Kessler, Europaregion Euregio, Libera Università di Bolzano, Università degli Studi di Trento e ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. L’elenco completo degli sponsor è disponibile sul sito ufficiale. Informazioni e programma disponibili al sito www.bolzanoslushd.com.
(Adnkronos) - Iren ha rinnovato il proprio Programma Emtn (Euro Medium Term Notes) incrementando l’ammontare massimo da 4 a 5 miliardi di euro. Il Prospetto informativo relativo al Programma è stato approvato da Consob e ha ottenuto il giudizio di ammissibilità alla quotazione sul Mercato Telematico delle Obbligazioni (Mot) da parte di Borsa Italiana. L’approvazione del Prospetto Emtn sul mercato italiano, funzionale all’emissione di titoli obbligazionari, consente di diversificare le fonti di finanziamento, rafforzare la presenza di Iren sul mercato dei capitali e contribuire allo sviluppo di un mercato obbligazionario nazionale sempre più competitivo, trasparente e orientato alla sostenibilità. La costituzione del nuovo Programma Emtn è stata celebrata con una cerimonia “Ring the Bell” avvenuta stamattina a Palazzo Mezzanotte, in Piazza degli Affari a Milano, alla presenza di rappresentanti di Iren, Consob e Borsa Italiana. L’operazione si inserisce nella strategia aziendale volta a rafforzare la presenza sul mercato obbligazionario: attualmente il Gruppo ha in circolazione bond senior per un ammontare complessivo di 3,5 miliardi di euro, inclusi sei green bond, in linea con gli obiettivi ESG del Gruppo, oltre all’emissione, a gennaio 2025, del primo bond ibrido da 500 milioni di euro. Il Programma EMTN ha ricevuto il giudizio “BBB” da parte delle agenzie di rating Fitch Ratings e S&P Global Ratings. L’operazione ha visto il coinvolgimento di Mediobanca in qualità di Arranger e di Goldman Sachs International, Intesa Sanpaolo (Divisione IMI CIB) e UniCredit nel ruolo di Dealer. Iren è stata assistita dallo studio legale Legance e le banche sono state assistite dallo studio legale Gianni & Origoni. “Il rinnovo del programma Emtn, per la prima volta approvato da Consob e quotato sul Mot è un passo importante per la nostra società, perché ci consentirà di raccogliere nuovi capitali sui mercati finanziari in maniera ancora più efficiente. Questo per realizzare gli investimenti industriali del nostro Piano. – dichiara Luca Dal Fabbro, presidente esecutivo di Iren – L’operazione è in linea con la strategia finanziaria di privilegiare gli strumenti obbligazionari ed in particolare i finanziamenti di tipo sostenibile, che oggi sono pari circa al 90% del debito totale”.