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(Adnkronos) - Un velo di goccioline copre il vetro e la vista è tutta appannata. Colpa della condensa, un fenomeno che accade spesso nelle giornate umide d’autunno o d’inverno e che non è solo fastidioso. La condensa racconta infatti molto sul clima di casa tua. La formazione di condensazione all'interno o all'esterno della finestra dipende da alcuni fattori, ma alla fine è causata da una differenza di temperatura dell'aria e umidità. L’aria che respiriamo contiene sempre un po’ di umidità e la quantità può dipendere dalle condizioni meteorologiche all'esterno. L'aria fredda contiene meno umidità dell'aria calda. Quindi, se la temperatura dell'aria scende, questa umidità non riesce più a rimanere 'sospesa' e si trasforma in piccole gocce d’acqua sulle superfici più fredde. È lo stesso principio della rugiada sull’erba o dei finestrini bagnati dell’auto al mattino. La temperatura in cui l’aria si satura è chiamata “punto di rugiada”. Se noti la condensa fuori dal vetro, puoi tirare un sospiro di sollievo: significa che le tue finestre isolano bene. I doppi vetri o le finestre ad alta efficienza termica impediscono al calore di uscire, mantenendo fredda la parte esterna del vetro. Durante le notti umide e ferme, questo può far condensare l’acqua all’esterno. In pratica, è la prova che i tuoi infissi stanno facendo il loro lavoro. E sparirà da sola con il sole del mattino. Diverso il discorso se la condensa si forma all’interno della finestra. In questo cas o il calore della stanza incontra un vetro troppo freddo — segno che l’infisso non isola bene. Cucinare, fare la doccia o asciugare i vestiti in casa aumentano l’umidità e peggiorano il fenomeno. Col tempo, le gocce d’acqua possono rovinare i telai e favorire la muffa, soprattutto nei punti nascosti. Ecco alcuni consigli semplici ma efficaci: - Arieggia spesso gli ambienti, soprattutto dopo la doccia o mentre cucini. - Evita di asciugare i panni in casa. - Usa un deumidificatore nelle stanze più umide. - Non coprire completamente le finestre con tende o tapparelle. - Asciuga i vetri con un panno per evitare danni e macchie d’acqua. Quella all’esterno, invece, è del tutto naturale e temporanea. Compare solo su alcune finestre (spesso quelle rivolte a nord o in ombra) e scompare appena il vetro si scalda. Puoi ridurla asciugando il vetro dopo la pioggia o applicando un rivestimento idrorepellente che fa scivolare via le gocce.
(Adnkronos) - “G∙row è un'iniziativa di Eni intorno alla quale si sono subito unite tante grandi aziende e istituzioni. Tende a valorizzare la parte di governance della Esg con l’obiettivo di rafforzare il sistema dei controlli lungo l'intera catena del valore, nel presupposto che tanti rischi - come la cyber security, quelli della supply chain, il reputation risk e via dicendo - nascono dal rapporto con i soggetti esterni e per questo è difficile gestirli esclusivamente attraverso i nostri sistemi di controllo aziendali”. Così Gianfranco Cariola, Director Internal Audit di Eni, intervenendo oggi, al Gazometro di Roma Ostiense, alla G∙row Conference 2025 - Evolving through Risk & Control Governance durante la quale Eni ha presentato il progetto - un’alleanza tra imprese e istituzioni- nato con il supporto strategico di McKinsey & Company e quello tecnologico di SAP Italia e sostenuto anche da primarie aziende e istituzioni nazionali e internazionali. “L'idea è quella di coinvolgere la maggior parte degli attori della value chain - riprende Cariola - attraverso un percorso di contaminazione culturale e di condivisione di un framework, di prassi, di esperienze che accrescano sensibilità di questi soggetti. Una crescita che assicurerà, nel tempo, la possibilità di rafforzare la prevenzione dei rischi”. Per Cariola “G∙row è un cambio di paradigma importante” emblema di una transizione “dal tradizionale sistema dei controlli interni a un sistema di controllo diffuso e distribuito tra tutti i soggetti della catena del valore”, spiega. “Si sta costruendo un nuovo circolo virtuoso nel quale la grande capo filiera supporta l'ecosistema - approfondisce - l'ecosistema cresce e restituisce valore all’impresa. E’ un equilibrio win win che si traduce in quello che noi definiamo come lo "Scope 3" dei sistemi di controllo aziendali”, conclude.
(Adnkronos) - “Ecomondo per la nostra azienda è un'occasione di incontro con clienti e fornitori, ma anche occasione di opportunità, perché in questi ultimi anni siamo cresciuti molto. Oggi, infatti, l'azienda tratta oltre un milione di tonnellate all'anno di rifiuti. Abbiamo avuto una crescita anche per linee esterne, abbiamo acquisito degli impianti che trattano anche rifiuti sanitari in quanto siamo recentemente entrati nel settore del trattamento di questi rifiuti”. Sono le dichiarazioni di Stefano Capra, titolare del Gruppo Dimensione Ambiente, all’edizione 2025 di Ecomondo, l'evento annuale leader nei settori della Green and Circular Economy, presso la fiera a Rimini, dal 4 al 7 novembre 2025. “All'interno del Gruppo c'è una società che si chiama Repack, che si occupa esclusivamente di recupero di imballaggi plastici di grandi dimensioni per il trasporto di liquidi, quindi fusti e cisterne. Su questo segmento di attività siamo riusciti a ottenere la produzione di un imballaggio prodotto esclusivamente con materiale riciclato - spiega Capra - E questo è un esempio di circolarità perché ritiriamo dei rifiuti da imballaggio dagli utilizzatori di prodotti chimici e forniamo il prodotto chimico all'interno di un imballaggio fatto con il rifiuto prodotto da chi ci conferisce il rifiuto. Questo migliora il bilancio di sostenibilità sia nostro che dei nostri clienti”. “Nel nostro Paese la circolarità è diventata ormai un solco dentro il quale ci si muove tutti, perché oggi essere green e circolari non è più solo una questione di moda, ma è un aspetto che viene richiesto dalle norme, dal mercato e anche dalla finanza, perché per riuscire a finanziarsi a costi sempre più bassi è fondamentale riuscire a essere sostenibili. L'Italia, poi, è uno dei Paesi che, a livello di ricircolo di materie prime e seconde, è fra i leader in tutta Europa”, conclude.