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(Adnkronos) - “Ci siamo presentati a questo grande appuntamento con un messaggio provocatorio ovvero dicendo che senza la cogenerazione non è possibile raggiungere una vera transizione energetica. Abbiamo sostanziato la nostra provocazione mettendo al centro del nostro spazio espositivo uno dei nostri motori più iconici, l’agenitor 408, un campione di efficienza con un rendimento elettrico straordinario". Così Christian Manca, amministratore delegato di 2G Italia, partecipando a Ecomondo 2025. "Non è stata la solita dimostrazione di forza tecnologica. Al contrario, volevamo portare all’attenzione di tutti un forte messaggio o meglio una potente metafora visiva. Il vero 'motore' di questa straordinario momento di passaggio chiamato transizione energetica è il motore della cogenerazione. Una processo di produzione dell’energia che si mette al servizio di tutte le tecnologie rinnovabili per dare una spinta fondamentale al cambiamento in corso e a tutte le aziende che guardano ad un futuro di resilienza, autonomia ed efficienza energetica”, dichiara. L’agenitor 408, come tutti i motori 2G, è 'hydrogen proven' e può naturalmente essere alimentato anche a biogas e biometano, oltre al gas naturale. “In questi 30 anni del Gruppo - 15 nel 2026 per noi di 2G Italia - abbiamo lavorato su un aspetto di sviluppo fondamentale, che marca la differenza di 2G nel panorama attuale di mercato. Anziché adattare i motori esistenti al carburante, come spesso accade, noi progettiamo e sviluppiamo i nostri motori in base al tipo di gas utilizzato (gas naturale, biogas, biometano, syngas, idrogeno) in modo da ottenere migliori rendimenti e maggiore durata degli impianti. Per ogni carburante, proponiamo la soluzione più puntuale possibile e pronta all’uso”, conclude Manca.
(Adnkronos) - Confcommercio – Imprese per l’Italia e Manageritalia hanno sottoscritto il rinnovo del “Ccnl per i dirigenti di aziende del terziario, distribuzione e servizi”, con decorrenza dal 1 gennaio 2026 e validità fino al 31 dicembre 2028. Il contratto riguarda oltre 10mila imprese e 32mila dirigenti e prevede un aumento lordo mensile a regime di 800 euro, suddiviso in tre tranche che scatteranno il 1 gennaio di ogni anno (320 euro dal 2026, 260 euro dal 2027, 220 euro dal 2028), un welfare potenziato, nuove tutele sociali e demografiche e misure per la parità di genere. La firma, anticipata rispetto alla scadenza naturale del contratto (31 dicembre 2025), “rappresenta una scelta di responsabilità e di visione strategica, volta a garantire stabilità, continuità e qualità nelle relazioni sindacali. Un segnale forte in un contesto economico ancora incerto, che tutela il potere d’acquisto dei manager e consente alle imprese una pianificazione efficace dei costi del lavoro. Ma le vere novità sono l’ulteriore investimento in welfare e l’innovazione sul tema dell’invecchiamento attivo al lavoro e misure per genitorialità e parità di genere”, scrive Confcommercio in una nota. Mauro Lusetti, vicepresidente di Confcommercio – Imprese per l’Italia, dichiara: “Siamo molto felici per aver sottoscritto questo rinnovo in anticipo rispetto alla scadenza prevista per il prossimo 31 dicembre. Un contratto che conferma l’attitudine di Confcommercio a mantenere fede ai propri impegni negoziali collocandosi sulla scia di tutti quelli rinnovati negli ultimi mesi. Conferma, altresì, il buon rapporto da sempre intercorso con l’organizzazione sindacale rappresentativa dei manager delle nostre imprese. Un rapporto storicamente incentrato sulla ricerca di soluzioni tra le più moderne e al contempo sostenibili per il welfare, per il benessere delle aziende e per il benessere di chi ne sta alla guida”. “Questo contratto arriva prima del tempo e soprattutto nel tempo giusto. È una scelta di responsabilità e visione: serve a garantire stabilità e prospettiva sia per i dirigenti che per le imprese. È un gesto concreto che rafforza il ruolo della contrattazione e mette al centro la qualità del lavoro e delle relazioni sindacali moderne”, dichiara il presidente di Manageritalia Marco Ballarè.
(Adnkronos) - Innovazione e sostenibilità si incontrano nel cuore del distretto pratese. In occasione di Ecomondo, Lorenzo Perra, presidente di Plures, multiutility toscana attiva nei settori ambiente, energia e acqua, ha annunciato che dal 1° dicembre inizierà la posa delle linee impiantistiche del Textile Hub di Prato, il primo impianto in Italia a utilizzare intelligenza artificiale e tecnologia a infrarossi per la selezione e il riciclo dei materiali tessili. "Con il Textile Hub di Prato apriamo una nuova stagione per la Toscana e per l’Italia - ha dichiarato Perra intervenendo al convegno di Utilitalia dedicato all’economia circolare - E’ un impianto che unisce innovazione e sostenibilità, trasformando gli scarti in nuova materia prima e restituendo valore a un settore simbolo del saper fare italiano. È un passo concreto verso un’economia circolare reale, non solo dichiarata". Finanziato con risorse del Pnrr e con investimenti diretti di Plures Alia per un valore complessivo di 29,5 milioni di euro, il Textile Hub sorgerà su un’area di 24mila metri quadrati e potrà trattare fino a 33mila tonnellate di materiali all’anno, tra flussi di pre e post consumo, coprendo l’intero fabbisogno regionale. Circa la metà dei materiali proverrà direttamente dal distretto tessile pratese. Sul piano tecnologico, l’impianto rappresenterà un salto di qualità senza precedenti: i sistemi di visione ottica e gli algoritmi di riconoscimento delle fibre permetteranno una selezione automatica dei materiali con altissima precisione, aumentando le percentuali di recupero e riducendo drasticamente gli scarti non valorizzabili. La conclusione dei lavori e il collaudo finale sono previsti per giugno 2026.