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(Adnkronos) - L'ultima follia no-vax che circola sui social è 'ripulire' il corpo dai vaccini con una soluzione minerale miracolosa o soluzione di biossido di cloro, che - secondo alcuni pseudo esperti - sarebbe in grado di trattare numerose malattie fra cui Hiv, tubercolosi, malaria, epatite, cancro, autismo, Dengue e Chikungunya. Ma soprattutto di 'purificare' il corpo di chi ha fatto il vaccino anti-Covid. "Siamo ormai al delirio e alla follia pura da parte del mondo no-vax - scrive su X l'infettivologo Matteo Bassetti -. Questo è quello che consigliano per purificarsi. 'bevendo 1 litro di acqua al giorno con 10 ml di biossido di Cloro, diossido di Cloro o Cds farete un gran piacere al vostro corpo. Con la sua formula sperimentata andrà a pulire/ossigenare tutte le nostre cellule singolarmente. Ideale per chi si è iniettato il siero genico sperimentale: 'neutralizza la proteina Spike e non ha controindicazioni'. C’è gente che ha avuto danni permanenti per averlo bevuto. Il ciarlatanesimo dei no-vax ha davvero toccato il fondo". Di questa bufala se ne era occupato anche il ministero della Salute con un circolare del 2019, quindi prima della pandemia Covid, "gli effetti segnalati più frequentemente consistono in vomito e diarrea persistenti, che talvolta portano a disidratazione, dolori addominali e dolori brucianti alla gola" se si beve la soluzione a base di biossido di cloro. "Inoltre, c’è stata una segnalazione di metaemoglobinemia e anuria, due segnalazioni di anemia emolitica e una segnalazione di linfadenite istiolitica necrotizzante probabilmente associate con l’uso della soluzione miracolosa - si legge nella circolare -. Non in tutti i casi era conosciuta la dose di soluzione assunta, tuttavia un caso di anemia emolitica era associato all’assunzione di 15 gocce di soluzione. I media hanno riportato un decesso associato all’uso del prodotto, tuttavia quest’informazione non è stata confermata". "Se dalla Medicina alla stregoneria il passo è sempre stato breve, dopo la pandemia da Covid quel passo sembra essersi ulteriormente accorciato" ha detto all'Adnkronos Salute l'immunologo clinico Mauro Minelli della Fondazione Medicina personalizzata (Fmp). "L'ultima idea, nata in qualche scantinato della moderna cultura popolar-scientifica, riguarda una sorta di magnifico elisir di lunga vita composta da una soluzione minerale (biossido di cloro) i cui benefici non sarebbero né noti né provati, mentre gli eventuali danni alla salute probabilmente sì. Non mi appassiona tuttavia la trovata sensazionalistica dell'ultim'ora mentre mi preoccupa il livello di creduloneria a cui si presta l'uomo della strada, che poi è lo stesso che disdegna o nutre dubbi se non addirittura sospetti complottistici su ciò che dice la letteratura scientifica corrente". "Se allo studio, alla ricerca, all'università, all'autorevolezza degli scienziati sostituiamo i colpi di teatro di tendenze autodeterministiche allora siamo davanti al baratro, nel quale tutti possono cadere, e dal quale nessuno ci salverà". 'Siamo alla follia, assumere una soluzione a base di biossido di cloro per ripulire l'organismo dai vaccini, in particolare l'anti-Covid, non solo è l'ennesima bufala sulle vaccinazioni ma una notizia tristissima che non ha alcun fondamento scientifico" dice il virologo Fabrizio Pregliasco all'Adnkronos Salute. "Si tratta infatti di una soluzione che non può essere assorbita perché danneggia l'apparato digerente". "E' una notizia tristissima - conclude Pregliasco minacciato in passato dal popolo no vax - circolano ancora oggi tante bufale che evidenziano ignoranza e negatività verso la vaccinazione anti Covid ma che in realtà è stata efficace e non ha dimostrato alcuna criticità".
(Adnkronos) - Il 2025 potrebbe rivelarsi l’anno delle opportunità in ambito tech. Secondo i dati elaborati da Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale altamente qualificato, cresceranno del 10% le richieste, da parte delle aziende, di professionisti It che hanno competenze in Ia, analisi dei dati e cyber sicurezza. “Con l'evoluzione rapida delle tecnologie e l'aumento della digitalizzazione - precisa Luca Balbo, executive manager della divisione Ict & Digital di Hunters Group - il mercato del lavoro tech sta vivendo una fase di crescita molto interessante. Secondo i dati elaborati dall’osservatorio di Hunters Group, infatti, questo settore continuerà a crescere, creando migliaia di nuove opportunità soprattutto nelle aree chiave come, ad esempio, quelle legate all’intelligenza artificiale, la cybersecurity e la data science. Le aziende avranno sempre più necessità di trovare professionisti altamente qualificati e capaci di adattarsi a uno scenario in continua evoluzione ed estremamente competitivo. Ed è per questo che anche le retribuzioni e le opportunità di carriera, nonostante un mercato del lavoro non proprio brillante a livello generale, sono molto interessanti”. Quali professionisti avranno maggiori opportunità nei prossimi mesi? Ingegneri esperti in Ia e machine learning, data analyst e data scientist e analisti di cyber sicurezza. Ecco i profili di ciascuno. -Ingegneri esperti in Intelligenza Artificiale (Ia) e machine learning. Gli ingegneri in Ia e machine learning sviluppano sistemi e algoritmi che permettono alle macchine di apprendere dai dati, prendere decisioni autonome e risolvere problemi complessi. Le loro responsabilità includono la progettazione di modelli predittivi, l'implementazione di reti neurali e l'ottimizzazione di processi automatizzati. La retribuzione media in Italia si aggira tra i 40.000 e i 50.000 euro per professionisti junior e può arrivare a 70.000 euro per i più senior. -Data analyst e data scientist. I data analyst raccolgono, elaborano e interpretano grandi quantità di dati per fornire informazioni utili alle decisioni aziendali. I data scientist, oltre a queste attività, sviluppano modelli statistici e algoritmi complessi per prevedere tendenze future e risolvere problemi specifici. La Ral media, nel nostro paese, è compresa tra i 40.000 e i 65.000 a seconda degli anni di esperienza. -Analista di cybersecurity. Gli analisti di cybersecurity proteggono i sistemi informatici e le reti aziendali da minacce e attacchi informatici. Monitorano le attività sospette, analizzano le vulnerabilità e implementano misure di sicurezza per salvaguardare i dati sensibili. Un professionista di questo tipo, a inizio carriera, guadagna in media 28.000 euro lordi all’anno che possono salire a circa 37.000 man mano che aumentano gli anni di esperienza.
(Adnkronos) - In esecuzione del contratto di compravendita sottoscritto il 9 marzo scorso, A2a ha completato le attività relative al closing dell’acquisizione da e-distribuzione del 90% del capitale sociale di Duereti, veicolo societario beneficiario del conferimento da parte di e-distribuzione delle attività di distribuzione di energia elettrica in alcuni comuni situati nelle province di Milano e Brescia. La cessione della partecipazione ad A2a avrà efficacia a far data dal 31 dicembre 2024. "Con il completamento di questa acquisizione, la più grande del settore in Italia, il Gruppo incrementa del 70% i contatori elettrici gestiti - con una rete che cresce di 17mila km nelle province di Milano e Brescia – e prevede investimenti aggiuntivi nella distribuzione, che nel complesso superano i 4 miliardi di euro al 2035 - commenta l’amministratore delegato di A2a, Renato Mazzoncini -. Per supportare il percorso di elettrificazione dei consumi in atto e trend come lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, è fondamentale aumentare le risorse destinate alle infrastrutture. A livello europeo per il periodo 2020-2030 sono attesi oltre 580 miliardi di investimenti sulle reti elettriche; solo in Italia fino a 60 miliardi. Abbiamo quindi deciso di acquisire asset rilevanti che consentiranno ad A2a di realizzare economie di scala contribuendo ulteriormente alla crescita di aree già fortemente abitate e industrializzate. L’operazione conferma la nostra strategia per la transizione energetica del Paese e l’impegno del Gruppo per favorire la decarbonizzazione dei centri urbani”. Il corrispettivo dell’operazione, definito sulla base di un Enterprise Value (riferito al 100% di Duereti) di circa 1,35 miliardi di euro, è pari a circa 1,2 miliardi di euro ed è soggetto a un meccanismo di successivo aggiustamento prezzo, tipico per questo tipo di operazioni. Grazie all’investimento e all’espansione del perimetro di gestione, la Rab elettrica del Gruppo salirà a 3,4 miliardi nel 2035. Il closing è avvenuto a seguito del verificarsi delle condizioni sospensive previste nell’accordo sottoscritto il 9 marzo scorso, tra cui il rilascio dell’autorizzazione Antitrust, il positivo completamento della procedura in materia di Golden Power presso la presidenza del Consiglio dei ministri e il rilascio in favore di Duereti di un’autonoma concessione per l’attività di distribuzione di energia elettrica da parte del Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica. E-distribuzione mantiene una partecipazione pari al 10% del capitale sociale di Duereti, funzionale alla fase di start-up della società, che è oggetto di un meccanismo di opzioni put e call, esercitabili dopo un anno dalla data di closing.