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(Adnkronos) - Vado avanti. Non rilascia dichiarazioni la ministra del Turismo Daniela Santanchè, rinviata a giudizio dalla gup di Milano Anna Magelli per falso in bilancio nella vicenda relativa ai conti Visibilia Editore. Ma chi ha avuto modo di sentire l’imprenditrice in queste ore fa sapere all’Adnkronos che l’orientamento è quello di resistere, in barba alle richieste di dimissioni che fioccano dalle opposizioni - dal Pd al Movimento 5 Stelle passando per Avs e Azione (con l’unica eccezione di Italia Viva, che invoca il principio del garantismo). Del resto era stata la stessa Santanchè, a margine della kermesse di Atreju nel dicembre scorso, a spiegare in un colloquio con il Fatto quotidiano che non avrebbe lasciato il suo incarico anche in caso di rinvio a giudizio. La palla ora è nelle mani della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ieri non è intervenuta sulla vicenda. Non è escluso che possa esserci nelle prossime ore o al massimo nei prossimi giorni un confronto tra la premier e la ministra del suo partito per fare il punto della situazione. Al momento, però, non è in programma alcun colloquio. Nella conferenza stampa del 9 gennaio, rispondendo a una domanda sul futuro di Santanchè in caso di rinvio a giudizio la premier aveva dato una risposta prudente, affermando che in ogni caso avrebbe affrontato la questione con la diretta interessata: “Vediamo. Non sono la persona che giudica queste cose prima che accadono, vediamo cosa deciderà la magistratura e poi ne parlerò ovviamente con il ministro Santanchè”, le parole di Meloni. Secondo le accuse della procura, Santanchè sarebbe responsabile di un presunto "disegno criminoso" di chi rivestendo allora ruoli apicali avrebbe omesso "ogni attività di accertamento" sul bilancio della spa Visibilia Editore, quotata sul mercato gestito da Borsa Italiana, con il fine "di conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto" e l'effetto finale di indurre in errore gli investitori e mettere a rischio la continuità della spa. Le indagini del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano, coordinate dalla procura di Milano e nate su input di alcuni soci di minoranza, tra cui il finanziere Giuseppe Zeno (parte civile insieme ad altri due piccoli azionisti), riguardano i bilanci tra il 2016 e il 2022 che, a dire dell'accusa, sarebbero stati 'truccati'. Tra le contestazioni 'chiave' c'è quella relativa all'iscrizione "nell'attivo dello stato patrimoniale" nei bilanci della spa Visibilia Editore, dal 2016 al 2020, dell'avviamento (il valore intrinseco della società, ndr) per cifre che vanno dagli oltre 3,8 milioni di euro a circa 3,2 milioni, senza procedere" alla "integrale svalutazione" già nel dicembre 2016. Intanto, se da un lato la ministra incassa la solidarietà degli alleati di governo (Lega, Forza Italia e Noi Moderati), dall’altro si registra un sostanziale silenzio (almeno per adesso) di Fratelli d’Italia. Il Carroccio ribadisce la fiducia a Santanchè, perché - si legge in una nota - “si è colpevoli dopo tre gradi di giudizio, non prima”. E così fa il partito di Antonio Tajani: “Siamo garantisti sempre, non da oggi: si è innocenti fino alla condanna definitiva. Vale per un privato cittadino come per un ministro”. Anche Maurizio Lupi di Nm dice no alle dimissioni di Santanchè: “Un rinvio a giudizio non è una sentenza di condanna, men che meno una sentenza di condanna definitiva. Per noi il garantismo vale sempre e per chiunque”. Poche le voci che si levano in Fdi, tra cui quella dell’europarlamentare Carlo Fidanza, che a margine di un evento a Milano sottolinea come la decisione sia nelle mani di Meloni. Il senatore di Fdi Antonio Iannone incalza invece la segretaria del Pd Schlein, accusandola di fatto di ‘doppiopesismo’: "A Salerno da oltre 3 mesi è agli arresti Franco Alfieri e Schlein non ha fatto un fiato. Sono sequestrati dalla vicenda giudiziarie di questo uomo del Pd sia la provincia di Salerno sia il comune di Capaccio. Oggi Schlein chiede le dimissioni del ministro Santanché e in passato per le vicende di Toti aveva fatto ugualmente. Chiedo a lei e al Pd quale credibilità pensano di avere non facendo dimettere prima il loro Franco Alfieri?". A parlare per conto di Santanchè è l’avvocato Nicolò Pelanda: ''È una decisione che ci aspettavamo, ma che lascia l'amaro in bocca. Dimostreremo nel processo l'estraneità della ministra Santanchè alle accuse”, afferma il legale.
(Adnkronos) - “Chiudiamo un buon anno, con una crescita del 13% sull’export. Nella sola provincia di Vicenza ci sono 526 imprese orafe e, di queste, almeno 360 sono artigiane. Si tratta di imprese che si stanno ristrutturando, che rappresentano un export importante, pari a 2,4 miliardi di euro”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia in occasione della prima giornata di lavori di Vicenzaoro January 2025 – The jewellery boutique show, la manifestazione di Italian exhibition group in svolgimento a Vicenza fino al 21 gennaio. Vicenzaoro January 2025 - Crafting the Future si pone l’obiettivo di ridefinire il futuro della gioielleria, valorizzando le nuove generazioni e promuovendo un dialogo intergenerazionale che coniughi tradizione e innovazione. Forza propulsiva per l’evoluzione del settore, i giovani professionisti avranno un ruolo chiave nelle attività di networking e nei dibattiti di settore di questa edizione. “Penso - spiega Zaia - alla Turchia, un exploit che coinvolge oltre a Vicenza anche Alessandria ed Arezzo, ma penso anche agli Stati Uniti, agli Emirati Arabi e al Sud AfricaPenso che questo comparto sia non solo un grande elemento di artigianalità, di creatività e di design, ma anche un’occasione di avere un grande biglietto da visita di Vicenza e del Veneto nel mondo”.
(Adnkronos) - Previsto anche quest’anno, in Italia, un aumento di imballaggi nelle raccolte differenziate dei rifiuti urbani per il periodo delle feste di fine anno. Secondo le prime previsioni di Conai si attende un aumento dei flussi di imballaggi giunti a fine vita a cavallo fra la fine del 2024 e l’inizio del 2025: localmente, si stima che gli incrementi possano essere compresi fra il 7% e il 10% per imballaggi in plastica e vetro, con picchi che potrebbero sfiorare il 15% per la carta. "Il primo confronto che il Consorzio ha effettuato a campione fra i dati degli anni passati e i nuovi numeri dei gestori di alcune città italiane ci porta a fare questo tipo di previsione - afferma il vicedirettore generale Conai, Fabio Costarella - L’economia nazionale attraversa una fase ancora delicata, che in molti settori ha visto una contrazione dei consumi: è difficile prevedere se gli effetti del Natale sulle raccolte differenziate saranno simili a quelli del 2022, in incremento, o a quelli leggermente più modesti del 2023. Ma è ragionevole aspettarsi volumi in crescita, visto che tra dicembre e gennaio i consumi aumenteranno inevitabilmente". Come ogni anno, per quanto riguarda carta e cartone si tratterà soprattutto di scatole e carta regalo, ma anche buste spedite o consegnate di persona. Per la plastica, film e involucri. Quanto al vetro, invece, soprattutto bottiglie di vino o liquori. "In molte province le percentuali potrebbero essere anche più alte delle nostre previsioni - commenta Fabio Costarella - considerando che negli ultimi anni la pandemia, la crisi energetica e quella dei consumi hanno reso le previsioni più difficili rispetto a quelle pre 2020. I numeri dovranno essere confermati il prossimo anno a consuntivo, ma l’attenzione al corretto conferimento dei pack a fine vita in raccolta differenziata resta essenziale: stiamo parlando di flussi che il Paese può tranquillamente gestire se, fra dicembre e gennaio, i cittadini saranno attenti a separare correttamente i rifiuti". L’importante, quindi, è evitare errori che compromettano la qualità delle raccolte differenziate - avverte Conai - A proposito della carta, quella da pacco non è problematica. "La carta con cui si avvolgono i regali deve essere differenziata e conferita con carta e cartone: è perfettamente riciclabile, così come i pack esterni di pandoro e panettone", spiega Costarella. Gli scontrini che non si vogliono conservare, invece, devono essere buttati nell’indifferenziato, "a meno che sul retro dello scontrino le indicazioni non siano diverse, si tratta di carta chimica, non riciclabile". Attenzione anche alla carta oleata e alla carta da forno, quando si cucina perché "se non è esplicitamente indicato che sono riciclabili, non possono essere conferite con la carta". Gli addobbi dell’albero di Natale non vanno nella raccolta del vetro. "Non è vetro da imballaggio: inquinerebbe la raccolta differenziata - chiarisce Fabio Costarella - Non vanno conferiti con il vetro nemmeno il vetro borosilicato, ossia quello delle pirofile adatte alla cottura in forno, e le ceramiche". Se i bicchieri di cristallo si rompono, "vanno buttati nell’indifferenziato. Il cristallo contiene piombo, e pochi frammenti di cristallo compromettono grandi quantità di vetro riciclabile". Mentre "vanno invece portate all’isola ecologica tutte le scatole di legno in cui vengono regalate le bottiglie di liquore e di vino". Quanto alla plastica, "giocattoli rotti o altri oggetti vanno portati all’isola ecologica o conferiti con il non riciclabile". Poi, "prima di conferirli in raccolta differenziata, tutti gli imballaggi vanno svuotati del loro contenuto e gli imballaggi flessibili vanno schiacciati in modo da occupare minori volumi. Le etichette coprenti vanno rimosse dai loro flaconi o dalle bottiglie e sia l’etichetta sia il flacone o la bottiglia vanno poi conferiti nella raccolta differenziata. Un aiuto ai riciclatori per gestire meglio gli imballaggi quando vengono preparati per il recupero e il riciclo". "Con oltre 75% di imballaggi riciclati, l’Italia è già leader in Europa in questo campo dell’economia circolare - conclude Fabio Costarella - ma per mantenere e migliorare questo risultato è indispensabile un impegno collettivo, anche durante il periodo natalizio. Differenziare correttamente i rifiuti significa valorizzare le risorse, promuovere la sostenibilità e rafforzare il modello virtuoso che il nostro Paese oggi rappresenta".