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(Adnkronos) - “Il principio di equivalenza è un punto di svolta: restituisce dignità a tutti i contratti collettivi che, pur non essendo comparativamente più rappresentativi secondo i vecchi criteri, garantiscono ugualmente ai lavoratori le stesse tutele sostanziali. È un riconoscimento di civiltà giuridica e un segnale importante per le imprese e per il mondo della contrattazione collettiva”. Così Paolo Pizzuti docente Diritto del Lavoro presso l’università del Molise, nel corso del talk tecnico “Appalti e Ccnl: dal principio di equivalenza alla sua attuazione concreta”, organizzato questa mattina da FonARCom nell’ambito della Convention nazionale dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Il principio, introdotto dal nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs. 36/2023) e ripreso sia dal correttivo appalti sia dalle Linee guida Anac, stabilisce che non è obbligatorio applicare esclusivamente il contratto collettivo firmato dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative per partecipare a una gara pubblica, ma che qualsiasi Ccnl equivalente nelle tutele è da considerarsi idoneo. “Il legislatore – ha ricordato Pizzuti – ha riconosciuto che ciò che conta non è il nome del contratto, ma la qualità e l’efficacia delle tutele che garantisce. Tutti i lavoratori devono essere protetti allo stesso modo, e questo apre la strada a una vera competizione virtuosa nel panorama contrattuale”. Secondo Pizzuti, la norma offre anche nuove opportunità al tessuto produttivo: “I segnali che arrivano dalle imprese sono positivi – ha spiegato –. Le aziende iniziano a utilizzare contratti collettivi diversi da quelli tradizionali, proprio perché comprendono che la competizione contrattuale può generare miglioramenti. L’equivalenza, infatti, non è un limite, ma un punto di partenza: si può andare oltre, elevando ulteriormente la qualità delle tutele”. Un passaggio, quello dell’equivalenza, che secondo il presidente di Cifa richiede anche un cambio di mentalità: “Bisogna superare il timore che solo i contratti storici consentano la partecipazione alle gare pubbliche. Se un’impresa applica un contratto collettivo che assicura le stesse garanzie sostanziali ai lavoratori, la stazione appaltante lo deve riconoscere come valido. Questo significa libertà e responsabilità, ma anche serenità per gli imprenditori, che possono scegliere soluzioni contrattuali più vicine alle proprie esigenze produttive senza rischiare esclusioni ingiustificate”. Nel corso del confronto, Pizzuti ha anche evidenziato come il principio di equivalenza possa contribuire a modernizzare il mercato del lavoro italiano, favorendo una diversificazione contrattuale in linea con le trasformazioni economiche e tecnologiche in atto. “L’obiettivo – ha concluso – è costruire un sistema di contrattazione collettiva fondato sulla qualità, sull’innovazione e sulla reale tutela delle persone. È questa la via per un diritto del lavoro contemporaneo, dinamico e competitivo, capace di garantire equità senza rinunciare alla crescita”.
(Adnkronos) - "Io credo che più di arresto della crescita dell'intelligenza artificiale oggi si parla una scelta di qualità sull'Ia. E' uno strumento che dipende molto dai dati per sviluppare gli algoritmi, e oggi la quantità di questi è talmente grossa che ormai non fa più la differenza. Si tratta ora di fare un discorso sulla qualità dei dati e sull'integrazione. Tutti noi usiamo e useremo sempre più l'ia per ogni fase della nostra attività lavorativa ma dobbiamo essere in grado di farlo con consapevolezza e con l'obiettivo di governarla. E io credo che la regolazione sia necessaria, non si può pensare di diffondere un sistema così innovativo, che prende decisioni e non è solo di ausilio, senza regolarlo. Sarebbe una decisione folle e sono d'accordo quindi con la decisione dell'Ue anche se non dobbiamo eccedere nella regolazione, che è dietro l'angolo perchè si fa l'errore di non integrare queste normative con tutto quello che c'è intorno". Così Giovanni Marcantonio, segretario del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, intervenendo a Napoli alla Convention nazionale dei consulenti del lavoro in occasione dei 60 anni della nascita del Consiglio nazionale dei professionisti. Marcantonio ha ricordato che "l'Ia Act classifica tutta la materia del lavoro in alto rischio, e questo vorrà dire che sarà centrale il ruolo del professionista nell'applicazione di questa normativa nella vita quotidiana. E nei rapporti con la pubblica amministrazione la nostra categoria ha davanti la scelta o di subire l'innovazione tecnologica che si interseca con la pa o progettare con essa queste innovazioni", ha sottolineato. E Stefano Sassara, tesoriere Cno consulenti del lavoro, parlando dell'ia ha sottolineato: "Dubito che possiamo includere nella polizza assicurativa di un professionista l'ia come unica causa di un danno".
(Adnkronos) - Padova Congress rafforza il proprio impegno per la sostenibilità aderendo al progetto Food for Good, l’iniziativa nazionale promossa da Federcongressi&eventi in collaborazione con le onlus Banco Alimentare e Equoevento, finalizzata al recupero e alla redistribuzione delle eccedenze alimentari generate durante i congressi e gli eventi. Il progetto verrà sperimentato per la prima volta in occasione del 55° congresso Sin - Società italiana di neurologia, in programma dal 24 al 28 ottobre, che vedrà la partecipazione di 4mila congressisti, fra cui 2mila specialisti, in arrivo da tutto il territorio nazionale. L’iniziativa verrà poi proposta in occasione di tutti gli eventi ospitati. Grazie a questa adesione, le eccedenze provenienti dal catering verranno raccolte in sicurezza - e nel rispetto della normativa vigente - dai volontari del Banco alimentare per poi essere consegnate alle vicine cucine economiche popolari, contribuendo concretamente alla lotta contro lo spreco alimentare. L’iniziativa - che a livello nazionale dal 2015 ha consentito il recupero di 230mila piatti pronti e 12,5 mila tonnellate di pane e frutta - si inserisce nel più ampio percorso di responsabilità sociale e ambientale intrapreso da Padova Hall, società che gestisce il quartiere fieristico di Padova e il centro congressi. L’iniziativa, che verrà proposta in occasione di tutti i congressi ospitati, si inserisce in continuità con l’iniziativa child care, dedicata a promuovere l’inclusione e la conciliazione, favorendo la partecipazione agli eventi dei congressisti con figli. "ll settore congressuale è un settore capace di generare valore non solo economico, ma anche sociale e ambientale: a partire da questa visione, condivisa con Federcongressi, abbiamo scelto di lanciare un progetto che coniuga solidarietà, sostenibilità e comunità", spiega Stefania De Toni, responsabile di Padova Congress. Alla scelta di Padova Congress di aderire a Food for Good si affianca quella della segreteria organizzativa del congresso Sin di impegnarsi per la riduzione del consumo di carta - in coerenza con uno dei Sustainable Development Goals della società - privilegiando il formato digitale per la condivisione della documentazione congressuale. "Siamo soddisfatti che il progetto Food for Good venga sperimentato a Padova per la prima volta in occasione del Congresso della Società Italiana di Neurologia, perché questa iniziativa si unisce al costante impegno della SIN nel ridurre l’impatto ambientale e promuovere la sostenibilità dei propri eventi. In un’ottica One Health, siamo infatti fortemente convinti che la salute del cervello e il benessere delle persone passino anche dal rispetto dell’ambiente", osserva il Professor Maurizio Corbetta, presidente del Congresso.