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(Adnkronos) - Luce come vita. Movimento come essenza. Sport come energia vitale di tutti. Con queste parole prende vita la nuova partnership triennale tra Sport e Salute e adidas, che da oggi diventa main partner della società partecipata dello Stato che si occupa di sviluppo e della crescita dello sport e dei corretti stili di vita. Un’alleanza che unisce visione, innovazione e passione per costruire una nuova cultura del movimento, capace di parlare a giovani e meno giovani, mettendo al centro i valori dello sport come strumento d’ inclusione, aggregazione, salute e benessere psicofisico. La partnership è stata presentata con evento inedito allo Stadio dei Marmi Pietro Mennea, che sarà aperto e gratuito per tutti da aprile 2026, e nell’occasione è stato anche mostrato per la prima volta il tunnel riqualificato e le nuove torri faro. Un palcoscenico unico dove luci, musica, storia e il valore della fatica che, come diceva Mennea, “non è mai sprecata: soffri, ma sogni”, hanno dato vita a un racconto iconico e valoriale. Un gioco di luci e ombre che hanno dato vita al silenzio in movimento delle statue. Impossibile restare fermi. Cuore della partnership il progetto Sport nelle Scuole (Scuola Attiva) di Sport e Salute abbracciato da adidas per portare nelle scuole italiane una nuova idea di educazione al movimento. E avverrà attraverso workshop, lezioni, incontri con grandi atleti e l’intento di trasmettere ai più giovani i valori dello sport che rappresentano la vita: energia, resilienza, aggregazione, rispetto e divertimento. In questo percorso, Sport e Salute e adidas si pongono un obiettivo chiaro e urgente: combattere il drop-out giovanile, l’abbandono precoce della pratica sportiva. Ogni volta che un ragazzo smette di muoversi, non è solo un campo che si svuota, è un futuro che si ferma. In questo senso lo sport non deve essere solo prestazione: deve tornare a essere divertimento, scoperta, relazione, libertà. Perché nello sport si cresce, si impara a conoscersi, a rispettarsi, a stare insieme. È qui che il movimento diventa vita e la luce del futuro inizia a brillare. “Sport, movimento, benessere. In queste tre parole c’è tutto il senso di questa partnership -dichiara Diego Nepi Molineris, Amministratore Delegato di Sport e Salute-. Con adidas condividiamo una visione: far tornare lo sport al centro della vita delle persone, a partire dai più giovani. Perché muoversi è stare bene, ma anche conoscersi, relazionarsi, crescere. Lo Sport è vita e attraverso lo sport vogliamo migliorare la vita delle persone e ridisegnare i luoghi. Come il Foro Italico, riqualificato e trasformato: un luogo simbolo di aggregazione e inclusione, capace di unire persone e sogni in un polo vivo di attività, arte e musica”. “Crediamo nel potere dello sport come forza capace di unire, ispirare e trasformare -dichiara Pietro Allievi, Vice President e Country Lead di adidas Italia-. Con Sport e Salute condividiamo valori profondi: il rispetto, la passione, l’inclusione e la convinzione che, attraverso lo sport, abbiamo il potere di cambiare vite - perché il movimento non è solo attività fisica, ma un’esperienza capace di accrescere la fiducia, generare opportunità e costruire legami autentici. Vogliamo incoraggiare i più giovani a credere in sé stessi, a non fermarsi di fronte alle difficoltà e a scoprire nello sport un luogo di libertà, crescita e condivisione. Allo stesso tempo, adidas crede nei giovani talenti e li sostiene nel loro percorso, accompagnandoli nella loro vita sportiva e personale". All’evento protagonista eccellente Paulo Dybala, ambassador adidas, “Lo sport ha guidato tutta la mia vita, è la mia luce. Ogni volta che mi alleno o scendo in campo sento l’energia che mi muove. E la passione che mi alimenta. Sport e Salute e adidas si uniscono per dire ai ragazzi che il movimento è libertà, è stare bene con sé stessi e con gli altri". La collaborazione tra Sport e Salute e adidas nasce da un linguaggio comune: quello dello sport come energia che unisce, che accende, che cambia. Un percorso che nei prossimi anni porterà in tutta Italia eventi, attività e progetti per diffondere una nuova cultura del benessere, dove muoversi è vivere.
(Adnkronos) - Dieci sessioni di approfondimento tecnico, oltre sessanta esperti e più di un centinaio di iscrizioni per la partecipazione in presenza. Sono partiti questa mattina i lavori della conferenza 'Il Fattore economia sociale' promossa dall’Inapp in collaborazione con Sapienza Università di Roma e Consorzio Idee in Rete. Dal welfare generativo all’economia circolare, dalle cooperative alle organizzazioni mutualistiche fino alle imprese sociali che promuovono inclusione, innovazione e sostenibilità, l’economia sociale può diventare, anche in collaborazione con le amministrazioni pubbliche e con gli attori profit, una leva significativa per creare sviluppo e rinforzare gli obiettivi di coesione territoriale. Se in tutti i Paesi dell’Unione Europea il settore impiega complessivamente più di 11,5 milioni di persone, in Italia ci sono circa 400mila organizzazioni che operano in questo campo con 1,5 milioni di addetti e 4,6 milioni di volontari. Il settore rappresenta circa l’8% delle organizzazioni dell’economia privata, spaziando dalle attività artistico, sportive e culturale (58%) fino ai servizi sanitari e socioassistenziali (11,8%), che da soli assorbono oltre un terzo dell’occupazione, e con la performance di un segmento specifico - la cooperazione sociale - che in meno di un quinquennio ha incrementato quasi del 5% il proprio volume di addetti. Un’economia, sottolinea l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche, che finalmente ha un piano d’azione predisposto dal ministero dell’Economia e delle Finanze che definisce, per la prima volta, un quadro unitario delle politiche pubbliche dedicate a questo comparto, in linea con la Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 27 novembre 2023. Proprio il Piano, che è stato sottoposto nei giorni scorsi ad una consultazione pubblica, è al centro dei lavori degli incontri del 'Fattore economia sociale' che proseguiranno domani al centro congressi della Sapienza. Il documento programmatico del Governo, che individua azioni per rafforzare l’accesso al credito, sostenere la transizione verde e digitale, e promuovere la partecipazione democratica e la misurazione dell’impatto sociale, si articola in 4 assi strategici e operativi: coordinamento istituzionale e governance (creazione di un’architettura unitaria di coordinamento tra le amministrazioni competenti, per assicurare coerenza nelle politiche e monitoraggio delle azioni); regimi di aiuto e fiscalità di settore (si propone inoltre l’armonizzazione delle discipline regionali, con l’obiettivo di garantire uniformità e semplificazione); misure di sistema e incentivi settoriali (azioni per favorire l’autonomia finanziaria, la digitalizzazione, l’innovazione sociale e la rendicontazione di sostenibilità) e infine politiche di coesione e sviluppo territoriale: il Piano infatti riconosce il ruolo dell’economia sociale nelle strategie di coesione, proponendo l’introduzione di riserve di destinazione nei programmi finanziati da fondi europei (Fesr, Fse+, Feasr). Viene valorizzato il partenariato economico e sociale a livello regionale e locale, con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze e promuovere modelli di welfare comunitario. Per il presidente dell’Inapp Natale Forlani, “l’Italia si conferma tra i Paesi europei più avanzati nel riconoscere l’economia sociale come leva strategica capace di coniugare sviluppo economico e benessere collettivo e il Piano d’azione predisposto dal governo va in questa direzione". "Il nostro Istituto con i suoi ricercatori e la sua struttura può garantire il necessario supporto nel monitoraggio e nella valutazione delle politiche pubbliche assicurando una produzione sistematica di indicatori qualitativi e quantitativi, di analisi comparate e di rapporti valutativi. Un supporto che diventa tanto più strategico in relazione al nuovo quadro finanziario europeo 2028-2034”, conclude.
(Adnkronos) - “C'è una similitudine tra donne, gentilezza e acqua. Quest'anno abbiamo dedicato alle donne la maggior parte dei nostri interventi. È importante esaltare la competenza e la professionalità femminile, perché è un motore di innovazione e sostenibilità”. Così Enrico Boerci, presidente e Ad di BrianzAcque, intervenendo, oggi a Palazzo Lombardia, alla terza edizione de ‘La Sensibile Magia dell’Acqua’, un evento organizzato con lo scopo di offrire ispirazioni sul tema dell’acqua, creando connessioni e stimolando riflessioni sul benessere umano e la prosperità economica, attraverso il dialogo tra istituzioni, imprese, professionisti e protagonisti della società civile. Al centro dell’evento, ideato e curato dall’architetto Alessia Galimberti, voci e visioni di donne protagoniste tra impresa, istituzioni e cultura, per ribadire come la prospettiva femminile possa rappresentare un volano di sviluppo sostenibile e innovazione per il settore idrico e per la comunità. “Per la terza volta riusciamo a declinare l’acqua in una forma che non è liscia, non è gassata, ma è un’acqua di relazione - afferma Boerci - Lo facciamo qui a Palazzo Lombardia, in una location importante, per condividere con i nostri stakeholder, i soci e Regione Lombardia i risultati del nostro operato il cui merito è dei nostri collaboratori, che con professionalità, dedizione, determinazione e cuore lavorano nell’attività routinaria e anche in attività innovative. Ci rendono felici e orgogliosi dei risultati che riusciamo a portare sul territorio e fuori dai confini della nostra competenza territoriale”, conclude.