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(Adnkronos) - Oggi, domenica 25 maggio, torna il sole grazie all'espansione dell'alta pressione delle Azzorre ma è solo un break. Mattia Gussoni, meteorologo del sito iLMeteo.it, conferma il deciso miglioramento delle condizioni meteo su tutta l’Italia con ampi spazi soleggiati e un aumento delle temperature con punte massime sui 22-23°C al Nord, intorno ai 24-25°C al Centro e fino a 26°C in Sardegna. Ma già nella prima parte della prossima settimana il passaggio di fresche e instabili correnti in quota in discesa dal Nord Europa destabilizzerà non poco l'atmosfera. In particolare le regioni del Nord e parte di quelle del Centro (specie il versante Adriatico) si troveranno in una sorta di "zona di convergenza" in cui interagiranno masse d'aria diametralmente opposte (il caldo presente nei bassi strati e l'aria fredda in ingresso pilotata da un ciclone presente sul Nord Europa) dove aumenterà il rischio di eventi meteo estremi come nubifragi e grandinate. Dopo questo passaggio temporalesco, da Venerdì 30 maggio in avanti, spazio invece alla prima ondata di caldo generalizzata sull’Italia con le temperature pronte a schizzare ad oltre 28-30°C su molte delle nostre regioni. NEL DETTAGLIO Domenica 25. Al Nord: soleggiato. Al Centro: poco nuvoloso. Al Sud: nubi e schiarite; ventoso. Lunedì 26. Al Nord: soleggiato e più caldo, temporali dal pomeriggio. Al Centro: soleggiato e più caldo. Al Sud: soleggiato e più caldo. Martedì 27. Al Nord: temporali al pomeriggio. Al Centro: veloci rovesci temporaleschi. Al Sud: piogge su Campania, Puglia e Basilicata; sole altrove TENDENZA: ultimi temporali Giovedì poi arriva un anticipo d’Estate.
(Adnkronos) - Si sono svolte questa mattina le elezioni delle cariche direttive di Cida, la Confederazione italiana dei dirigenti ed alte professionalità, cui aderisce la Federazione Cimo-Fesmed. Stefano Cuzzilla è stato confermato presidente, e sarà affiancato dai vicepresidenti Guido Quici (presidente Cimo-Fesmed), Marco Ballaré (presidente Manageritalia) e Antonello Giannelli (presidente Anp). "In questi anni Cida ha acquisito una rilevanza importante sul piano politico, che ci consente di essere presenti a tutti i tavoli istituzionali", commenta Guido Quici. "Riunendo in un unico network 10 Federazioni che rappresentano, attraverso i Ccnl sottoscritti, circa 1 milione di dirigenti, Cida è diventata un punto di riferimento fondamentale per la dirigenza pubblica e privata, in grado di presentare proposte e soluzioni concrete su tutti i dossier in discussione", continua. Cida infatti rappresenta unitariamente i dirigenti del settore industriale, del commercio e del terziario, dell’area sanità, della funzione pubblica, della Banca d’Italia, delle assicurazioni, dell’Università e della Consob. "Ora dovremo continuare a lavorare per rafforzare il ceto medio, il pilastro che sostiene l’Italia, ingiustamente ignorato dalle politiche degli ultimi anni. Salvare il ceto medio significa valorizzare quella classe dirigente che ogni giorno rende il Paese competitivo in tutti i settori strategici", conclude Quici.
(Adnkronos) - "La ricerca ci ha permesso di utilizzare per i nostri frigoriferi installati nei supermercati dei gas con un impatto di 4.000 volte inferiore ai gas classici, riducendo l’impatto ambientale e aumentando la sostenibilità economica e la durata delle macchine". Così Marco Nocivelli, amministratore delegato di Epta e vicepresidente di Confindustria per le politiche industriali e il made in italy, ha commentato alcune novità nel mondo dell’economia circolare intervenendo al panel “Economia circolare, tra il dire e il fare” che si è tenuto stamattina al Festival dell’economia di Trento. "L’Italia è già tra i leader in Europa nel riciclo e nel riuso - ha aggiunto Nocivelli - e questa è una direzione da prendere con forza, vediamo i benefici ogni giorno ad esempio con i nostri sistemi che già consumano il 15-20% in meno". "Chiediamo alle Istituzioni di accelerare e sostenere gli investimenti nel settore, ancora più importanti in un periodo così turbolento come quello in cui viviamo", ha concluso l’imprenditore. Secondo il rapporto 2025 del Circular economy network (Cen), promosso dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile in collaborazione con Enea, nell’adozione di pratiche di economia circolare l’Italia è seconda nella classifica dei 27 paesi Ue soltanto ai Paesi Bassi. Un risultato raggiunto grazie al miglioramento del 20% rispetto al 2019 della produttività delle risorse, e al tasso del 20,8% di utilizzo circolare di materia (media europea dell’11,8%).