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(Adnkronos) - Lo sceneggiatore, regista e produttore statunitense Charles Shyer, noto per aver scritto e diretto il film 'Il padre della sposa' del 1991 e il suo sequel quattro anni dopo, è morto venerdì 27 dicembre all'età di 83 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla famiglia, senza fornire fornite le cause del decesso e il luogo. La famiglia Meyers-Shyer ha rilasciato questa dichiarazione al sito Deadline: "È con un cuore indescrivibilmente pesante che condividiamo la notizia della scomparsa del nostro amato padre Charles Shyer. La sua perdita lascia un vuoto incolmabile nelle nostre vite, ma la sua eredità vive attraverso i suoi figli e i cinque decenni di meraviglioso lavoro che ha lasciato. Onoriamo la vita straordinaria che ha condotto e sappiamo che non ci sarà mai un altro come lui". Nato a Los Angeles l'11 ottobre 1941 (secondo Deadline è questo l'anno esatto, e non il 1951 come indicato da alcune fonti), Shyer è stato un maestro della commedia romantica. Ha iniziato la carriera come sceneggiatore, scrivendo film come 'Il bandito e la Madama' (1977) di Hal Needham (1977) e 'Verso il sud' (1978) di Jack Nicholson. Si è affermato a Hollywood per la sceneggiatura di 'Soldato Giulia agli ordini' (1980) di Howard Zieff interpretato da Goldie Hawn, con cui ha ottenuto la nomination all'Oscar condivisa con Nancy Meyers e Harvey Miller. Ha poi scritto anche 'Jumpin' Jack Flash' (1986) di Penny Marshall. Shyer (sempre regista) ha lavorato spesso in coppia con Meyers: i due si sposeranno nel 1990 e continueranno a sceneggiare insieme. Portano le loro doppie firme 'Vertenza inconciliabile' (1984), con Ryan O'Neal, Shelley Long e Drew Barrymore; 'Baby Boom' (1987), con Diane Keaton, Sam Shepard e Sam Wanamaker; 'Il padre della sposa' (1991), con Steve Martin, Diane Keaton e Kimberly Williams-Paisley, e 'Il padre della sposa 2' (1995), con lo stesso cast principale; 'Inviati molto speciali' (1994), con Nick Nolte e Julia Roberts. Tutti questi film sono stati diretti da Shyer, mentre la coppia sarebbe diventata uno dei team più prolifici di commedie del settore fino al loro divorzio nel 1999, poco dopo aver scritto e prodotto il remake di successo del 1998 'Genitori in trappola' per la Disney, con la regia della stessa Nancy Meyers che vedeva una giovane Lindsay Lohan nel ruolo di due gemelle che cercavano di far tornare insieme i loro genitori. Dopo il loro divorzio nel 1999, Shyer si è messo in proprio dirigendo e producendo il film d'ambientazione storica francese 'L'intrigo della collana' (2001) con Hilary Swank e il remake del 2004 di 'Alfie' con Jude Law nel ruolo principale del film scritto, diretto e prodotto da Shyer. I suoi crediti più recenti includono la scrittura e la regia del film Netflix del 2022 'Il diario segreto di Noel' e il ruolo di co-sceneggiatore e produttore del film natalizio del 2023 'Best Christmas Ever!' di Mary Lambert. (di Paolo Martini)
(Adnkronos) - “Ringrazio la signora Bracco per aver voluto firmare con il ministero degli Esteri questo accordo così importante per far conoscere meglio la nostra lingua attraverso la Fondazione, la nostra cultura e attraverso le scuole italiane. Poter utilizzare la nostra lingua come ponte e come strumento di contatto ha un grande rilievo economico”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani in occasione della firma dell’accordo con la Fondazione Bracco grazie al quale il progetto Diventerò nel mondo, ideato dalla Fondazione per sostenere la formazione di giovani studenti, varcherà i confini italiani ed arriverà nel 2025 nelle scuole italiane statali di Zurigo, Parigi, Barcellona, Madrid, Atene, Istanbul, Addis Abeba, e, a seguire, in più di 40 scuole paritarie diffuse nei cinque continenti. “Questo accordo rientra anche nella strategia che ho avviato per dar vita alla giornata dell’italofonia l'anno prossimo, per usare la nostra lingua come strumento di pace, ma anche come strumento di presenza rafforzata italiana nel mondo - spiega - Questo accordo permetterà di aiutare le nostre scuole a fare importanti passi in avanti in questa direzione”. “Vorremmo che il maggior numero di persone leggesse in italiano. L'obiettivo è quello di utilizzare la lingua italiana in settori scientifici, non solo letteratura ma anche scienze, favorendo tutti i giovani che si occupano di discipline che rappresentano in futuro una grande opportunità. Ringrazio veramente tanto la dott.ssa Bracco per aver accolto con favore l'idea di un accordo che credo avrà ottimi risultati”, conclude il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale.
(Adnkronos) - Ogni acquisto o vendita di usato su Subito consente mediamente un risparmio potenziale di 28 kg di CO2 non immessi nell'atmosfera, pari alla quantità di anidride carbonica che un albero assorbe in un anno. Grazie al partner Vaayu, Subito è tornato a quantificare l’impatto ambientale dell’attività di compravendita sulla piattaforma, andando inoltre a perfezionare la metodologia di calcolo delle emissioni potenzialmente evitate dall'acquisto di prodotti di seconda mano, sulla base delle linee guida più recenti della comunità scientifica. Questo nuovo approccio ha l’obiettivo di rendere ancora più accurato e trasparente il calcolo delle emissioni, affiancando al metodo Lca una mappatura ancora più granulare delle emissioni legate al business e una survey per indagare i comportamenti degli utenti in termini di trasporto e imballaggio. Grazie alla nuova metodologia, Subito per la prima volta è riuscita a stimare l’impatto medio potenziale di una ‘compravendita tipo’ in piattaforma. “Il 60% degli italiani ha dichiarato di aver fatto acquisti second hand, allungando così la vita di un bene e riducendo la necessità di acquistare oggetti di nuova produzione - ha dichiarato Giuseppe Pasceri, Ceo di Subito - Crediamo che il movimento verso un futuro più sostenibile passi anche attraverso iniziative concrete, che hanno al centro il potere delle persone: comprare e vendere oggetti usati è un gesto semplice, alla portata di tutti e che aiuta, allungando la vita dei prodotti, a contribuire a un'economia più circolare”. Chi sceglie l’economia dell’usato, infatti, da una parte regala una seconda vita alle cose, riducendo la produzione di rifiuti, dall’altra evita potenzialmente le emissioni di CO2 e i costi ambientali della produzione di un bene nuovo (dall’estrazione delle materie prime, alla loro lavorazione, fino alla distribuzione). Questo emerge anche da una survey che Subito ha sottoposto ai suoi utenti e dalla quale si evidenzia come nella maggior parte dei casi (52%) l’usato sostituisca l’acquisto del corrispettivo bene nuovo, percentuale che cresce ancora di più nel caso di beni come quelli della categoria Elettronica (55%). Per la prima volta, sempre attraverso la survey sottoposta agli utenti della piattaforma, è stato indagato anche il comportamento dei consumatori rispetto alle azioni che completano la compravendita e che contribuiscono a determinarne l’impatto, ovvero trasporto e imballaggio. Dalle risposte emerge che entrambe le azioni hanno un impatto ridotto sull’ambiente perché quando si compra o vende un bene pre-loved, l’80% di chi spedisce un prodotto lo fa utilizzando un imballaggio già presente in casa o comunque già utilizzato per altro (come ad esempio confezioni di precedenti acquisti); mentre rispetto al trasporto l’80% degli utenti preferisce effettuare la compravendita e lo scambio di persona prediligendo l’utilizzo di mezzi pubblici o spostandosi a piedi ottimizzando così il tragitto anche per fare altro e, di questi, il 63% dichiara di non utilizzare alcun tipo di imballaggio e il 30% di riutilizzare un packaging già usato in precedenza.