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(Adnkronos) - “Oggi, in questo momento istitutivo della comunità dell'italofonia, ci riuniamo come partner naturali di un percorso culturale condiviso: un percorso che risale nei secoli, fino alle radici stesse della nostra eredità latina. Non stiamo soltanto celebrando la vitalità e la diffusione della lingua italiana nei diversi continenti: stiamo valorizzando uno spazio culturale dinamico, che unisce i cittadini, università, artisti, imprenditori e decisori politici in uno stesso spirito di dialogo e creatività”. Così la ministra degli Esteri della Romania Oana Toiu, nel suo intervento alla prima conferenza sull’italofonia. La ministra, poi sottolinea i principi contenuti nella dichiarazione istitutiva della comunità dell’italofonia: “La promozione della lingua come vettore di cultura e solidarietà, la difesa della dignità umana, la convinzione che il dialogo culturale rafforzi la pace e democrazia sono anche i principi guida della diplomazia romena e della nostra visione per un'Europa connessa, inclusiva, orientata al futuro. La lingua e la cultura italiane hanno sempre occupato un posto speciale in Romania, dai nostri studiosi dell'ottocento che venivano a formarsi a Roma, alle molte generazioni di studenti e artisti che ancora oggi traggono ispirazione dalla creatività italiana". "I legami tra i nostri popoli rappresentano una testimonianza viva della vitalità della nostra parentela latina. Le nostre due Nazioni - prosegue Toiu - sono da lungo tempo unite da amicizia, cooperazione e profondi legami interpersonali: oltre un milione di romeni vivono e lavorano in Italia, mentre l'italiano è ampiamente insegnato e parlato in Romania. Un chiaro segnale della forte vicinanza tra le nostre società. Nello stesso spirito, insieme ai nostri amici italiani, siamo preparando nel 2026 un ambizioso programma di diplomazia culturale che riunirà diverse forme d'arte e valorizzerà la multidisciplinarità e il dialogo interculturale”. “In tale conferenza, la nascita di un nuovo spazio di collaborazione, uno spazio che collega l'Europa, il Mediterraneo e il mondo più ampio è uno spazio dove l'eredità linguistica incontra la creatività contemporanea e dove l'amicizia tra i popoli si traduce in una forza condivisa. In un momento in cui il nostro mondo appare troppo spesso diviso, l’italofonia offre un messaggio diverso: un messaggio di unità, attraverso la cultura, di forza attraverso la bellezza, di pace attraverso la comprensione. La Romania - conclude la ministra - è pronta a lavorare fianco a fianco con i membri di questa comunità nella convinzione che l’italofonia possa diventare un autentico laboratorio di diplomazia culturale, e un modello di come l’affinità linguistica possa favorire la pace, la cooperazione e lo sviluppo sostenibile”.
(Adnkronos) - "Oggi, alla luce dell’attuale formulazione del comma 7 dell’articolo 33 della Costituzione, si impone la necessità di radicare la disciplina dello sport nel tessuto sociale ed economico del Paese. Tale orientamento richiede un approccio non più meramente settoriale, ma assiologico, sistemico e multidisciplinare, capace di cogliere la complessità e la trasversalità del fenomeno sportivo". A dirlo all'Adnkronos/Labitalia, Lilla Laperuta, esperta di Diritto del lavoro e contratti pubblici, parlando del suo libro 'La gestione dell’impianto sportivo. Guida all’amministrazione e management dello sport' (Editoriale Scientifica). "In questo contesto - spiega - assume una rilevanza strategica il settore degli impianti sportivi, rilevanza peraltro già in passato sottolineata in più punti dalla Carta europea dello sport e, più di recente, avvalorata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza , che alla Missione numero 5 'Inclusione e coesione' ha previsto l’investimento numero 3.1 'Sport e inclusione sociale'. Gli impianti sportivi non devono essere intesi soltanto come infrastrutture fisiche, ma leve strategiche di 'valore pubblico', funzionali al perseguimento di obiettivi sociali, educativi, sanitari ed economici. Nella bidimensionale prospettiva di creare spazi civici per la comunità e assecondare il neocodificato paradigma dell’amministrazione di risultato (D.Lgs. 36/2023), diventa quindi fondamentale apprendere l’iter procedurale per la sostenibile gestione degli impianti sportivi e relativo ammodernamento (D.Lgs. 38/2021)". "Di qui - continua - la redazione di un manuale concepito come strumento guida e come riferimento per operatori del settore, enti pubblici, federazioni, gestori privati e professionisti. In particolare il manuale, redatto con taglio multidisciplinare e improntato all’operatività, si propone di: sistematizzare i principi giuridici, gestionali e tecnici alla base della moderna governance degli impianti sportivi (D. Lgs. 36/2023, D. Lgs. 81/2008, D. Lgs. 231/2001); analizzare modelli gestionali replicabili e adattabili a diversi contesti (pubblico, privato, misto), con un focus specifico sull’istituto del partenariato quale operazione economica; fornire le competenze necessarie per amministrare la gestione di strutture sportive di diversa tipologia e dimensione garantendo efficienza operativa e sostenibilità economica. L’analisi degli istituti è fluida e schematica e l’utilizzo di accorgimenti grafici agevola il percorso di apprendimento. Il volume è aggiornato al dl 30 giugno 2025, n. 96 (Decreto Sport)".
(Adnkronos) - “La collaborazione tra pubblico e privato è la migliore via per avvicinare il mondo del lavoro delle aziende con quello dei Comuni e delle comunità locali”. Lo ha dichiarato Alberto Pirelli, presidente della Fondazione Sodalitas e business advisor di Pirelli, in un messaggio inviato alla cerimonia di premiazione del Cresco Award 2025 – Comuni Sostenibili e Agenda 2030, svoltasi oggi a Bologna nell’ambito dell’Assemblea annuale dell’Anci. “Cresco Award giunge al suo decimo anno, che coincide con il trentesimo anniversario della nostra Fondazione – ha ricordato Pirelli – nata nel 1995 su iniziativa di Assolombarda, con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità sociale d’impresa sui territori.” Nel bilancio dei dieci anni del progetto, Pirelli ha sottolineato come “siano stati 900 i Comuni coinvolti e 1.300 i progetti realizzati”. E ha aggiunto: “I veri cambiamenti avvengono se fanno parte della cultura e diventano quotidianità, nel modo di affrontare con responsabilità la vita della propria comunità.” Tra i temi centrali emersi anche in questa edizione, il presidente Sodalitas ha citato “la mobilità sostenibile, la gestione efficiente delle risorse, l’inclusione sociale, il benessere e la riqualificazione dei territori, per valorizzare il patrimonio culturale e renderlo ancora vivibile e attrattivo per il futuro”. “Nel fondersi – ha concluso – il sapere aziendale con la tradizione e la cultura locale possono generare meravigliosi risultati, capaci di far vivere e crescere i nostri territori nel segno della sostenibilità.”