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(Adnkronos) - Si avvicina la data in cui scatterà l'obbligo di targa per i monopattini elettrici: la loro adozione era una delle novità previste dal nuovo Codice della Strada, ma finora mancavano i dettagli tecnici per la loro richiesta. Un decreto del ministero dei Trasporti fa oggi chiarezza e definisce forma. emissione e posizione. Il nuovo decreto ministeriale chiarisce che si tratterà di contrassegno rettangolare, di 5 centimetri per 6, e adesivo, plastificato e non rimovibile. Questa 'targa' - differente da quelle dei motocicli - andrà posizionata ("con la massima attenzione" dal momento che non può essere spostata "senza evitare la sua distruzione") sull’apposito spazio sul parafango posteriore. In mancanza di questo andrà collocata sulla parte anteriore dello sterzo, tra i 20 e i 120 centimetri da terra così da "essere visibile frontalmente". La combinazione alfanumerica prevede tre lettere nere e tre numeri su sfondo bianco riflettente, posti su due righe. Il contrassegno includerà anche il simbolo della Repubblica italiana e la sigla del ministero dell’Economia e delle Finanze (M.E.F.). A realizzare le targhe dei monopattini elettrici sarà l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, mentre la distribuzione sarà affidata alle motorizzazioni.Da notare che, come già avviene con i ciclomotori, la targa sarà collegata al nome del proprietario e non al veicolo, dal momento che i monopattini non hanno un numero di telaio identificativo. Pur facendo luce sulle caratteristiche tecniche, il decreto non definisce però i costi dell'emissione delle targhe e questo rischia di far slittare ulteriormente la loro adozione. Le nuove norme entreranno in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale: da quel momento circolare senza contrassegno (e casco) esporrà gli utenti dei monopattini elettrici a una multa da 100 a 400 euro. Peraltro l'adozione ufficiale delle targhe aprirà la strada a un altro degli obblighi previsti dal nuovo Codice della Strada e cioè l'assicurazione, fino a oggi impossibile proprio per la mancanza di un contrassegno identificativo.
(Adnkronos) - Un'occasione concreta per approfondire l'offerta formativa dell'Ateneo e ricevere tutte le informazioni utili ad affrontare con consapevolezza la scelta del percorso universitario. L'università degli Studi di Roma Tor Vergata invita studentesse e studenti delle scuole superiori, famiglie e tutte le persone interessate a partecipare all'Open Day in presenza, che si terrà mercoledì 16 luglio 2025 a partire dalle ore 15:00, presso la Macroarea di Ingegneria (Via del Politecnico, 1). Un pomeriggio dedicato all’orientamento, con incontri, seminari, laboratori e la possibilità di esplorare i corsi di laurea triennale e magistrale a ciclo unico attivi presso le sei macroaree di studio: Economia, Giurisprudenza, Ingegneria, Lettere e Filosofia, Medicina e Chirurgia e Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. La presenza di desk informativi darà modo ai futuri studenti di verificare in prima persona informazioni quali tasse universitarie, agevolazioni, borse di studio, alloggi e supporto alla carriera. Sarà presente anche l'ufficio placement, per condividere le prospettive occupazionali post-laurea e le attività di raccordo con il mondo del lavoro. Servizi, opportunità, uno spazio dedicato alle famiglie e un mentoring personalizzato daranno modo alle future generazioni di farsi un’idea quanto più completa possibile delle opportunità che l’ateneo propone. La partecipazione all'Open Day è gratuita ma con prenotazione obbligatoria. Per iscriversi, è sufficiente compilare il form disponibile su form.uniroma2.it. Una volta registrati, si riceveranno tutte le informazioni logistiche e organizzative per accedere all'evento. Per il programma completo e i dettagli aggiornati, è possibile visitare la pagina dedicata: https://orientamento.uniroma2.it/open-day-16-luglio-2025-pomeriggio/
(Adnkronos) - I mercati di Traiano, uno dei simboli storici e architettonici della Capitale, si vestono di nuova luce. È stata presentata questa sera la nuova illuminazione artistica del complesso, sito archeologico unico al mondo che rappresenta, allo stesso tempo, un’importante quinta scenica nel cuore di Roma. All’evento hanno partecipato il ministro della Cultura Alessandro Giuli, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce e la presidente di Acea Barbara Marinali. L’intervento è stato realizzato da Areti, società del Gruppo Acea che si occupa dell’illuminazione pubblica e artistica della Capitale, sulla base di un progetto redatto da professionalità interne all’azienda in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre. Il progetto mira a esaltare l’architettura del complesso monumentale: sono state adottate soluzioni innovative, come un’illuminazione a proiezione per le mura esterne, che garantisce una luce morbida e uniforme sui diversi livelli, creando una lettura d’insieme del monumento come quinta urbana. La torre delle Milizie, le nicchie e l’ambulacro interno sono stati invece sottolineati con un’illuminazione in semi-radenza. L’intervento non si è limitato alla sostituzione puntuale degli impianti esistenti, ma ha previsto una rimodulazione dell’impianto e l’integrazione delle zone con carenza di illuminazione, per un risultato più armonico e funzionale. La temperatura di colore calda (2700 Kelvin) si inserisce in continuità con l’illuminazione già presente sui monumenti in opus latericium, creando un’atmosfera accogliente e rispettosa dell’estetica storica. Grazie all’utilizzo di tecnologia Led di ultima generazione, sono stati installati 259 apparecchi con una potenza totale di circa 7,5 kw, riducendo significativamente i consumi energetici rispetto ai 107 apparecchi rimossi, che avevano una potenza complessiva di 11,5 kw. Inoltre il sistema di controllo intelligente permette di calibrare l’intensità di ogni singolo punto luce, riducendo ulteriormente i consumi energetici. "È un privilegio poterci occupare di un patrimonio unico al mondo e, nel farlo, prestare una cura particolare al progetto e al modo in cui le architetture di luce possono ridisegnare questi luoghi, optando per l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione con alta resa cromatica che permettono di esaltare l’architettura nei singoli dettagli e di renderla fruibile, anche di notte, agli occhi del mondo”, ha detto la presidente di Acea, Barbara Marinali. "Siamo orgogliosi di aver contribuito, con le istituzioni, a questo progetto che unisce innovazione tecnologica e tutela del patrimonio storico - ha aggiunto Fabrizio Palermo, ad di Acea - Questo dei Mercati rappresenta un esempio del know how all’avanguardia di Acea, che può vantare un team di professionisti specializzati nella progettazione e realizzazione di interventi di illuminazione artistica, coniugando innovazione, efficienza energetica e valorizzazione del patrimonio”.