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(Adnkronos) - "Zitta, maialina". Le domande sugli Epstein files fanno arrabbiare Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti si è esibito, nel giro di poche ore, in un paio di risposte sopra le righe. Sull'Air Force One, una giornalista ha provato a chiedere al presidente per quale motivo i file relativi al finanziere, morto suicida in carcere, non vengano diffusi se non ci sono elementi che potrebbero risultare rilevanti a livello penale. "Zitta, zitta, maialina", la replica di Trump. La clip (Video) prevedibilmente rimbalza sui social su decine di profili che stigmatizzano le parole del presidente. Oggi, tensione anche nello Studio Ovale, dove Trump accoglie il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. Mary Bruce, giornalista di Abcnews, pone una domanda sull'omicidio di Jamal Khashoggi, il giornalista ucciso e fatto a pezzi nel consolato saudita di Istanbul nel 2018. Trump non gradisce la domanda e usa la formula "fake news" per etichettare giornalista e testata. Bruce torna alla carica poco dopo con una domanda sul caso Epstein. E Trump sbotta (Video). "Il problema non è la domanda, è il suo atteggiamento. Lei è una pessima giornalista. Ha iniziato con una domanda terribile ad una persona estremamente rispettabile", dice Trump riferendosi alla domanda su Khashoggi. "Lei è una persona terribile e una giornalista pessima. Io non ho niente a che fare con Jeffrey Epstein. Sa chi ha a che fare con Epstein? Bill Clinton. Questa è una bufala dei democratici per provare a non farmi parlare dei 21 trilioni di dollari di investimenti" in arrivo negli Stati Uniti. Epstein "non mi ha dato denaro, lo ha dato ai democratici. Io credo che la licenza dovrebbe essere tolta a Abcnews. Il modo in cui lei pone domande è terribile, dovrebbe tornare a studiare per imparare come si fa giornalismo: basta domande da lei".
(Adnkronos) - Una riforma urgente dei meccanismi di revisione dei prezzi nei contratti pubblici, affinché il diritto al cibo non resti schiacciato tra l’aumento dei costi e la mancanza di risorse, e le imprese possano continuare a garantire ogni giorno un servizio che è, prima di tutto, un presidio di equità sociale. E' l'appello che Anir Confindustria rinnova al Governo e al Parlamento. Secondo Anir "negli ultimi cinque anni i prezzi dei beni alimentari in Italia sono aumentati del 25%, quasi otto punti percentuali in più rispetto all’inflazione generale, come certifica l’Istat. Un dato che fotografa con chiarezza la situazione del settore della ristorazione collettiva, che sostiene da solo un aumento esponenziale dei costi mentre cresce, di giorno in giorno, la domanda sociale di accesso al cibo pubblico — mense scolastiche, sanitarie, aziendali e sociali". "I costi continuano a salire, ma i contratti pubblici restano bloccati da anni", spiega Massimo Piacenti, presidente di Anir Confindustria. "Oggi ci troviamo nella condizione paradossale di dover garantire ogni giorno milioni di pasti a prezzi fermi al passato, mentre il costo di ogni singolo ingrediente, dell’energia e del lavoro cresce mese dopo mese. E nonostante questo, la domanda di accesso al cibo, soprattutto pubblico, aumenta: per molte famiglie il pasto servito nelle mense scolastiche o sociali è ormai l’unico pasto equilibrato della giornata. Siamo di fronte a una vera e propria istanza sociale, che il nostro settore affronta da solo", continua. "Il concetto di cibo pubblico -aggiunge Paolo Valente, direttore generale di Anir Confindustria – sintetizza il nostro ruolo: garantire, in modo industriale ma con finalità pubblica, un bene primario, un diritto universale. Non si tratta solo di alimentare, ma di educare, includere e costruire coesione. Per questo chiediamo che il valore sociale del pasto e delle imprese che lo rendono possibile venga riconosciuto e sostenuto dalle istituzioni con strumenti adeguati e strutturali", conclude. Anir Confindustria ribadisce infine la necessità che la revisione automatica dei prezzi nei contratti pubblici di servizi – già prevista per i lavori – venga estesa al settore della ristorazione collettiva, per assicurare stabilità economica alle imprese e continuità a un servizio che ogni giorno tiene insieme economia, salute e diritti.
(Adnkronos) - “La collaborazione tra pubblico e privato è la migliore via per avvicinare il mondo del lavoro delle aziende con quello dei Comuni e delle comunità locali”. Lo ha dichiarato Alberto Pirelli, presidente della Fondazione Sodalitas e business advisor di Pirelli, in un messaggio inviato alla cerimonia di premiazione del Cresco Award 2025 – Comuni Sostenibili e Agenda 2030, svoltasi oggi a Bologna nell’ambito dell’Assemblea annuale dell’Anci. “Cresco Award giunge al suo decimo anno, che coincide con il trentesimo anniversario della nostra Fondazione – ha ricordato Pirelli – nata nel 1995 su iniziativa di Assolombarda, con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità sociale d’impresa sui territori.” Nel bilancio dei dieci anni del progetto, Pirelli ha sottolineato come “siano stati 900 i Comuni coinvolti e 1.300 i progetti realizzati”. E ha aggiunto: “I veri cambiamenti avvengono se fanno parte della cultura e diventano quotidianità, nel modo di affrontare con responsabilità la vita della propria comunità.” Tra i temi centrali emersi anche in questa edizione, il presidente Sodalitas ha citato “la mobilità sostenibile, la gestione efficiente delle risorse, l’inclusione sociale, il benessere e la riqualificazione dei territori, per valorizzare il patrimonio culturale e renderlo ancora vivibile e attrattivo per il futuro”. “Nel fondersi – ha concluso – il sapere aziendale con la tradizione e la cultura locale possono generare meravigliosi risultati, capaci di far vivere e crescere i nostri territori nel segno della sostenibilità.”