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(Adnkronos) - Donald Trump ha ricevuto alla Casa Bianca il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. L'incontro, il terzo da quando Trump è tornato al potere, si è svolto sullo sfondo di una fragile tregua tra Israele e l'Iran e nel pieno dei colloqui indiretti tra Israele e Hamas, in corso a Doha. Il presidente americano ha affermato di ritenere che i colloqui per porre fine alla guerra a Gaza stiano "andando molto bene", oltre a esprimere fiducia nella volontà di Hamas di porre fine al conflitto durato 21 mesi. "Vogliono incontrarsi e vogliono raggiungere il cessate il fuoco", ha dichiarato il tycoon rispondendo ai giornalisti alla Casa Bianca. Parallelamente, la Casa Bianca ha confermato l’invio a Doha dell’inviato speciale Steve Witkoff per sostenere i negoziati mediati da Qatar, Egitto e Stati Uniti. Le discussioni si concentrano su una possibile tregua di 60 giorni, lo scambio di ostaggi israeliani con detenuti palestinesi e le modalità di implementazione dell’accordo. Gli Stati Uniti hanno intanto programmato colloqui con l'Iran e hanno indicato progressi sul fronte del trasferimento dei palestinesi da Gaza. Parlando ai giornalisti all'inizio della cena tra funzionari statunitensi e israeliani, Netanyahu ha affermato che gli Usa e Israele stanno collaborando con altri Paesi che potrebbero offrire ai palestinesi un "futuro migliore", suggerendo che i residenti di Gaza potrebbero trasferirsi nei Paesi vicini. Il primo ministro israeliano ha quindi ribadito la sua opposizione alla creazione di uno Stato palestinese pienamente sovrano, sottolineando che Israele manterrà "sempre" il controllo della sicurezza su Gaza. Nel corso dell'incontro, il premier israeliano ha quindi annunciato di aver candidato il presidente Trump al Nobel per la pace. Per Netanyahu, il leader Usa sta "forgiando la pace proprio mentre parliamo, in un Paese e in una regione dopo l'altra. Quindi voglio presentarle la lettera che ho inviato al comitato per il Premio Nobel. La candido per il premio per la pace, cosa più che meritata", ha detto 'Bibi' rivolgendosi a Trump durante la cena, come testimoniato anche da un video diffuso dalla Casa Bianca. Prima della cena tra i due leader, Netanyahu ha ribadito al fianco del presidente Trump, la volontà di portare avanti il controverso piano di "migrazione volontaria" dei palestinesi dalla Striscia di Gaza. Parlando alla Casa Bianca, Netanyahu ha affermato che "Gaza non dovrebbe essere una prigione, ma un luogo aperto", sostenendo che se i palestinesi "vogliono rimanere, possono rimanere, ma se vogliono andarsene, dovrebbero poterlo fare". Trump ha espresso pieno sostegno al piano, parlando di "grande cooperazione" da parte di Paesi vicini per accogliere i gazawi. Un alto funzionario israeliano, citato dal Times of Israel, ha dichiarato dopo l’incontro: "Sono convinto che Trump sia serio su questo progetto. Il piano è vivo. Ora serve coordinamento operativo: non solo sugli obiettivi, ma su come raggiungerli. È ciò di cui abbiamo discusso. La volontà politica c’è". Il progetto, già criticato come tentativo di pulizia etnica, è stato rifiutato in passato sia dalle autorità palestinesi sia da molti governi della regione.
(Adnkronos) - "Limite di velocità a 30km all'ora? Attendiamo una vera concertazione, cosa che purtroppo l'assessore Patanè non è abituato a fare. In certe zone, in certe vie o anche in certi rioni di Roma potremmo anche essere favorevoli per una sicurezza dei pedoni e dei tavoli che abbiamo all'aperto come pubblici esercizi, in altre parti della città rischieremmo degli autogol clamorosi. Però auspichiamo un incontro con delle proposte sia sui rioni che sulle vie. La nostra vuole essere un'apertura con approfondimento. Non può essere, come già avvenuto in altre casi, che tutto si risolve con un provvedimento dall'alto e in una settimana si vuole approvare tutto, come già successo con questa amministrazione". Così, con Adnkronos/Labitalia, Claudio Pica, presidente di Fiepet Confesercenti Roma, l'organizzazione di rappresentanza dei pubblici esercizi capitolini, commenta l'annuncio su Roma a 30 all'ora fatto all'Adnkronos dall'assessore alla Mobilità Eugenio Patané.
(Adnkronos) - "La priorità è coniugare la sicurezza energetica con la resilienza ambientale e la competitività. La grande sfida che le utilities avranno nei prossimi 5-10 anni è quella di fare in modo che le reti elettriche, in particolare, possano resistere alle onde climatiche, quindi al riscaldamento globale, alla richiesta di maggiore energia, ad esempio da parte dei condizionatori e dei data center, e quindi rendere le reti più resilienti, più solide.” Così Luca Dal Fabbro, vicepresidente vicario Utilitalia, in occasione dell'Assemblea generale “Utilitalia 2035: Costruiamo insieme i prossimi 10 anni di futuro” organizzata a Roma in occasione del decennale della Federazione. “Oggi abbiamo reti italiane che vanno aggiornate alle nuove sfide. Occorre produrre energia in maniera più competitiva ed aumentare il peso delle rinnovabili. Il gas continuerà ad essere molto importante ma le rinnovabili devono crescere. Il motivo per cui la Spagna ha un prezzo più basso dell'Italia dell'energia è perché hanno molto eolico e solare. Noi abbiamo la fortuna di avere molto sole, abbiamo la possibilità di sviluppare ancora 60 gigawatt di solare e 20 gigawatt di eolico. Abbiamo 5-10 anni di grande sviluppo e investimenti su questo settore, su cui le utilities giocheranno una partita importante.”