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(Adnkronos) - “Vogliamo rinnovare il nostro impegno nella lotta contro l'amiloidosi cardiaca attraverso tre elementi fondamentali: la ricerca scientifica, l'innovazione e la promozione della diagnosi precoce”. Sono le parole di Danilo De Spirito, head Amiloidosi di Bayer Italia, in occasione di ‘A tutto cuore: amiloidosi cardiaca, il falso mito di una malattia rara’, l’incontro con la stampa con cui la farmaceutica ha presentato le iniziative di sensibilizzazione e informazione sulla patologia cardiaca e organizzate per il mese di ottobre, ad essa dedicato. “Ci dedichiamo a quest'area terapeutica - prosegue De Spirito - e lo facciamo promuovendo collaborazione e consapevolezza tra tutti gli interlocutori del sistema salute, dai clinici alle istituzioni fino alle associazioni pazienti. Vogliamo che una patologia ancora poco conosciuta venga riconosciuta, diagnosticata e trattata tempestivamente, anche a favore della qualità di vita dei nostri pazienti”. Oltre all’incontro ‘A tutto cuore’, in occasione della Giornata mondiale dell’amiloidosi, Bayer Italia vuole sensibilizzare e far conoscere questa patologia con l’avvio di diverse attività, sia indirizzate ai professionisti della sanità e alle associazioni pazienti, che rivolte ai cittadini. “Abbiamo supportato, e continuiamo a farlo, le associazioni pazienti con programmi di empowerment e percorsi formativi - spiega - con l'obiettivo di far dialogare le associazioni con gli specialisti. Vogliamo inoltre facilitare il dialogo con le istituzioni, perché è importante che venga riconosciuta la rilevanza clinica e sociale dell’amiloidosi e che siano studiati percorsi di cura dedicati, con un accesso alla diagnosi adeguato. Lavoriamo poi per supportare la collaborazione tra i centri di riferimento del territorio, per ridurre i tempi diagnostici e aumentare la presa in carico del paziente. La campagna di sensibilizzazione partita questo mese, con la Giornata mondiale dell’amiloidosi, prevede un tram che, girando per le vie di Milano, promuove la salute del cuore e informa sulla patologia i cittadini. Infine, la campagna social ‘Tutto cuore’, sui canali di Instagram e Facebook, offre materiali informativi semplici e a portata dei cittadini, dei care giver e dei pazienti. Vogliamo mettere le persone al centro - conclude - per garantire una diagnosi accurata e una cura di qualità per i pazienti”.
(Adnkronos) - È stato firmato oggi un Protocollo d’intesa tra il Cnel e la Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. L’accordo - sottoscritto dal presidente del Cnel, Renato Brunetta, e dal presidente del Consiglio regionale del Lazio e coordinatore della Conferenza, Antonello Aurigemma - consolida la collaborazione istituzionale tra il Consiglio e le Assemblee legislative regionali, definendo un quadro stabile di cooperazione su temi di comune interesse e in particolare: servizi per il lavoro, formazione professionale, apprendistato e politiche attive del lavoro, contrattazione collettiva, salute e sicurezza sul lavoro, nonché gli ambiti relativi alle politiche industriali e al sostegno alle imprese, al rafforzamento della rete integrata dei servizi sociali territoriali, alle aree interne, alle analisi dei flussi migratori e delle conseguenti problematiche connesse all’integrazione degli stranieri. La collaborazione riguarderà anche le attività relative alla predisposizione della Relazione Cnel sui servizi pubblici e gli interventi volti a promuovere l’inclusione socio-lavorativa delle persone private della libertà personale, mediante il lavoro, lo studio e la formazione in carcere e fuori dal carcere. Inoltre, prevede azioni per la sperimentazione di quanto disposto dalla legge 15 maggio 2025 n. 76, soprattutto in materia di partecipazione gestionale e organizzativa nelle aziende a partecipazione pubblica le cui quote di maggioranza sono possedute dalle Regioni. “Questo accordo - ha dichiarato il presidente del Cnel, Renato Brunetta - assume per noi un grande significato, perché si colloca nel quadro di un intenso lavoro di rete portato avanti dal Cnel sin dall’avvio della XI Consiliatura. In particolare, l’intesa va a rafforzare la tessitura di relazioni interistituzionali sul piano locale, quello più vicino alle esigenze dei cittadini e delle imprese sui territori. L’obiettivo è di rilanciare la collaborazione e il raccordo con le autonomie territoriali e al tempo stesso valorizzare il contributo delle Assemblee legislative regionali alla definizione delle politiche pubbliche”. “Le sfide del lavoro che cambia, delle imprese che devono adattarsi all’innovazione tecnologica e adottare modelli sostenibili, e della sanità che deve essere sempre più integrata e vicina ai cittadini, richiedono - ha dichiarato Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio e coordinatore della Conferenza - una rete di cooperazione istituzionale. Ecco perché il protocollo che oggi firmiamo ha un valore strategico: consente di condividere analisi, studi, dati, buone pratiche, e di promuovere proposte e indirizzi comuni su temi che toccano da vicino la vita quotidiana delle persone. L’intesa che oggi inauguriamo, quindi, non è solo un impegno reciproco tra istituzioni, ma un patto nei confronti dei cittadini, per l’eliminazione delle diseguaglianze, la valorizzazione delle specificità dei singoli territori e la realizzazione di un Paese più competitivo e più solidale”. Il Protocollo d’intesa è stato siglato a Villa Lubin al termine dell’evento 'Salute, imprese e lavoro', promosso dal Cnel in collaborazione con la Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. L’incontro ha rappresentato un momento di confronto istituzionale sui temi della qualità dei servizi pubblici, delle politiche per il lavoro e dello sviluppo territoriale. Ad aprire i lavori è stato il presidente del Cnel, Renato Brunetta, seguito dall’introduzione della consigliera Marcella Mallen, coordinatrice del Gruppo di lavoro sulla Relazione al Parlamento e al governo in materia di livelli e qualità dei servizi delle pubbliche amministrazioni. Nel corso dei lavori sono intervenuti i consiglieri Cnel Fiovo Bitti, Rossana Dettori, Mario Braga e Paolo Pirani, oltre a rappresentanti e funzionari delle Regioni e ai presidenti dei Consigli regionali Roberto Ciambetti (Veneto), Quintino Pallante (Molise) e Stefano Balleari (Liguria). Le conclusioni sono state affidate ad Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio e coordinatore della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.
(Adnkronos) - "L'Italia è il primo paese al mondo, attraverso il consorzio Biorepack, ad occuparsi del riciclo organico degli imballaggi compostabili. Questo avviene perché l'Italia è in Europa il Paese che raccoglie di più e meglio la frazione organica dei rifiuti organici". Così Marco Versari, presidente Consorzio Biorepack, intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. "Il rifiuto organico rappresenta il 40% dei rifiuti che noi produciamo ogni giorno, è la parte più grossa ed è anche quella più difficile da raccogliere. Quindi bisogna trovare il modo di aiutare i cittadini a raccoglierla. Ed essendo il Paese che da ormai 30 anni fa la raccolta della frazione organica, anche se è diventata obbligatoria dal 2022, l'Italia si è inventata dei materiali che si comportano come la plastica quando li adoperi, ma si comportano come la frazione organica quando li metti negli impianti di trattamento della frazione organica. In questo modo poi producono energie e compost", spiega Versari. Il sacchetto prima, "poi sono arrivate le buste della spesa, piatti, posate, bicchieri". Quindi, conclude: "C'è chi fa la raccolta, c'è chi produce gli imballaggi e ci sono quelli che li riciclano e quindi noi chiudiamo il cerchio, lavorando con i Comuni e mettendo a loro disposizione le risorse della responsabilità estesa dei produttori".