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(Adnkronos) - Le vacanze di Jannik Sinner iniziano all'insegna dello sport. Dopo il trionfo alle Atp Finals, il fuoriclasse azzurro si è concesso qualche giorno di pausa al Royal Park I Roveri, golf club di Torino, doveva aveva giocato insieme al suo staff alla vigilia del torneo. Curiosità: insieme al fuoriclasse azzurro c'era anche il campione di Ryder Cup Edoardo Molinari, che lì gestisce un'accademia con il suo nome. Per il numero 2 del ranking Atp, il relax comincia dunque sul green. Non solo. Come raccontano degli scatti che in queste ore stanno facendo il giro dei social, Jannik è stato avvistato anche sui campi di Gardagolf, un club molto noto a Soiano del Lago, sul Lago di Garda. A esemplificare come, per il campione azzurro, il golf sia una passione crescente. Solo qualche mese fa, Jannik ne aveva parlato così: “Sfide con Alcaraz anche a golf? Vado a giocarci, ma non con lui. Carlos è troppo forte per me…”. Almeno per ora.
(Adnkronos) - E’ stata presentata oggi la seconda edizione di Africa Champion Program, il progetto promosso da Sace, l’Export Credit Agency direttamente partecipata dal ministero dell’Economia e delle finanze, realizzato con il sostegno della presidenza del Consiglio dei ministri, del ministero dell’Economia e delle finanze e del ministero dell’Industria e del Made in Italy, in collaborazione con Agenzia Ice, Cdp, Simest, Confindustria Assafrica & Mediterraneo e Assocamerestero, con il patrocinio del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Africa Champion Program è un’iniziativa nata per rafforzare il partenariato economico tra Italia e Africa e accompagnare le imprese italiane che vogliono acquisire conoscenze e strumenti per operare con successo nei paesi prioritari del Piano Mattei e coglierne le opportunità di business. Il progetto, promosso da Sace nell’ambito delle attività di Sace Education, offre formazione specialistica, strumenti concreti di supporto all’export e occasioni di business matching con partner africani, contribuendo in modo sinergico agli obiettivi del Piano Mattei per l’Africa. L’evento di presentazione della seconda edizione di Africa Champion Program, che prenderà il via nel 2026, si è tenuto oggi presso la sede romana di Sace alla presenza dei partner istituzionali del progetto. Dopo i saluti di apertura di Michele Pignotti, amministratore delegato di Sace, si sono alternati interventi dedicati alla visione strategica del Piano Mattei e alle nuove traiettorie di collaborazione tra Italia e Africa con Lorenzo Ortona, della presidenza del Consiglio dei ministri Struttura di Missione Piano Mattei, Fabio Lobasso, del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e Valeria Vinci, del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il contributo di Mariangela Siciliano, Head of Education & Connects Solutions di Sace, ha illustrato gli obiettivi della seconda edizione del programma, a cui è seguita una tavola rotonda con i principali attori del Sistema Paese, Michal Ron, Chief Business International Officer Sace, Alessandro Cugno, dirigente Ufficio Formazione alle Imprese Ice, Laurent Franciosi, responsabile Sviluppo Mercati Internazionali Cassa Depositi e Prestiti, Francesca Alicata, Chief External Relations Simest, Patrizia Mauro, direttore generale Confindustria Assafrica & Mediterraneo, e Domenico Mauriello, segretario generale Assocamerestero, che si sono confrontati sul ruolo dell’ecosistema italiano nel rafforzare il partenariato con l’Africa. L’evento si è concluso con le testimonianze di Generale Costruzioni Ferroviarie e Almawave, seguite dai saluti finali di Guglielmo Picchi, presidente di Sace. “L’Africa è un continente - ha dichiarato il presidente di Sace, Guglielmo Picchi - che vive profonde trasformazioni economiche, sociali e demografiche, con una popolazione in crescita e grandi opportunità che le imprese italiane devono cogliere. In questa prospettiva si inserisce l’Africa Champion Program con cui Sace conferma il proprio impegno nel promuovere un approccio strategico, sostenibile e di lungo periodo per la crescita delle aziende italiane nel continente africano. Un’esperienza che ci rende particolarmente orgogliosi poiché rappresenta un modello che rafforza la sinergia tra istituzioni e tessuto imprenditoriale italiano, valorizzando il contributo di ogni attore istituzionale con una visione integrata e sistemica”. “L’Africa Champion Program - ha commentato l’amministratore delegato di Sace, Michele Pignotti - non è solo un percorso di formazione specialistica, ma offre strumenti e opportunità di business con l’obiettivo di abilitare e supportare la crescita delle imprese nei paesi prioritari del Piano Mattei per l’Africa. Una formula concreta e molto apprezzata dalle imprese che, anche quest’anno, hanno aderito in centinaia. Grazie a iniziative come questa, Sace, in linea con la propria missione istituzionale, si conferma attore fondamentale nell’accompagnare le imprese verso nuovi mercati ad alto potenziale per favorire opportunità concrete di crescita e rafforzare il nostro export, lavorando in sinergia con i partner istituzionali e il Sistema Paese”. Dopo il successo riscontrato nel primo anno del programma, la seconda edizione dell’Africa Champion Program rafforza l’impegno di Sace e del Sistema Paese nel promuovere relazioni economiche solide e sostenibili con il continente africano, ampliando il numero dei partner di progetto, allargando la proposta formativa a beneficio delle imprese con nuovi focus geografici e settoriali e valorizzando il contributo dei diversi attori istituzionali. Nel dettaglio il programma si articola in due fasi: un percorso formativo di 20 ore, con approfondimenti che esploreranno otto nuove geografie chiave individuate nell’ambito del Piano Mattei - Tanzania, Senegal, Etiopia, Ghana, Angola, Algeria, Marocco e Kenya - e tre focus settoriali strategici ad alto potenziale per l’Italia: agricoltura, energia e infrastrutture. A questo fa seguito una fase di Business Matching dedicata alla creazione di opportunità commerciali tra imprese italiane e controparti africane, organizzate in collaborazione con i partner del progetto e realizzate grazie alle attività di Sace Connect, il programma di Sace dedicato a favorire incontri tra imprese italiane e buyer internazionali. Nella seconda edizione entrano inoltre nel programma due nuovi moduli: uno dedicato alle collaborazioni multilaterali tra imprese, istituzioni e organizzazioni internazionali in collaborazione con il ministero dell’Economia e delle finanze, e uno con approfondimenti tematici dedicati al tema delle materie prime critiche e al ruolo del continente africano come mercato di crescita e sviluppo per le infrastrutture digitali, realizzato in sinergia con il ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il continente africano riveste da sempre un’importanza strategica per l’Italia e nei paesi individuati come prioritari del Piano Mattei, Sace svolge da tempo un ruolo di connettore e di supporto per le imprese italiane. Sace continuerà a sostenere il Piano Mattei attraverso garanzie, coperture assicurative e iniziative di business matching con buyer locali favorendo la creazione di nuove opportunità commerciali per le imprese italiane. Nel 2024, le esportazioni italiane verso il continente africano hanno raggiunto i 20 miliardi di euro, risultando relativamente stabili rispetto all’anno precedente. Di questi, 13,7 miliardi sono stati destinati ai Paesi del Piano Mattei. Tra i principali mercati di destinazione spiccano quelli del Nord Africa, Tunisia, Algeria, Egitto e Marocco (tutti e quattro con export vicino ai 3 miliardi di euro); mentre nell’Africa sub-sahariana, emergono Angola (circa 500 milioni di euro), Costa d’Avorio e Senegal. Nel primo semestre del 2025 si osservano segnali incoraggianti, con esportazioni italiane in crescita verso il Senegal, la Tanzania, con tassi di crescita a due cifre, e il Marocco e l’Algeria. In questo contesto, l’importanza che l’area riveste è testimoniata dall’impegno di Sace per il supporto a operazioni nel continente dove l’export credit agency italiana è presente con sedi a Johannesburg, Il Cairo e a Rabat: dal 2024, anno di avvio del Piano Mattei Sace ha rilasciato oltre 3 miliardi di euro di garanzie, consentendo la realizzazione di circa 18 miliardi di euro di investimenti e progetti in Africa. Un impegno concreto che ha coinvolto più di 200 imprese italiane attive in filiere strategiche, dall’agroalimentare all’energia, dalla meccanica strumentale alle infrastrutture, fino all’automotive e alla chimica.
(Adnkronos) - "Asvis ha deciso di lanciare un progetto che si chiama Ecosistema Futuro. Con un vasto programma, cioè quello di mettere il futuro al centro della riflessione culturale, politica, sociale del Paese". Così Enrico Giovannini, direttore scientifico Asvis, nel suo intervento a 'Salute e benessere come priorità sociale', evento di apertura della Social Sustainability Week che si è svolto questa mattina presso il Palazzo dell’Informazione a Roma. "Come Asvis è attuatore dell'Agenda 2030, Ecosistema Futuro, che è un spin-off di Asvis, è l'attuatore del Patto sul futuro, una decisione delle Nazioni Unite di settembre 2024 con la quale viene chiesto a ogni Paese, tra le altre cose, di dotarsi di strutture di governance anticipante", spiega. Giovannini ricorda, poi, la modifica dell'articolo 9 della Costituzione del 2022, "che cita l'interesse delle future generazioni". Conseguentemente "il governo ha adottato la nostra proposta di creare la valutazione di impatto generazionale. Il Parlamento ha votato il testo definitivo qualche settimana fa, la Vig entrerà in vigore dopo il decreto attuativo e dice due cose: la prima è che bisognerà valutare l'impatto di tutte le nuove leggi in termini sociali e ambientali". Dopodiché, aggiunge, "il governo ha scritto il primo comma che dice: le leggi della Repubblica promuovono l'equità tra generazioni. Lo sottolineo perché capiate la potenza teorica, sperando che non diventi qualcosa di puramente burocratico, della rivoluzione: il combinato disposto del cambio della Costituzione e dell'adozione di questa legge". Dunque, conclude Giovannini, "se questi due passi che sono in linea con il Patto sul futuro verranno realizzati concretamente, forse recupereremo anche un po' di fiducia, dei giovani in particolare, nel sentire che chi è al comando ha un'idea di dove vuole andare ma soprattutto si sottopone alla valutazione pubblica dei propri atti. Una potenziale rivoluzione e spetta a tutti noi aiutare il governo ad attuarla nei prossimi mesi".