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(Adnkronos) - Nuovo rinvio in Serie A e ancora polemiche su X. La morte di Papa Francesco, avvenuta la mattina di lunedì 21 aprile, ha sconvolto il calendario del campionato italiano, portando al rinvio delle quattro partite con cui si sarebbe conclusa la 33esima giornata: Torino-Udinese, Cagliari-Fiorentina, Genoa-Lazio e Parma-Juventus si giocheranno mercoledì 23 aprile alle 18.30. Ma oggi, martedì 22 aprile, è arrivato un nuovo rinvio. Il funerale di Bergoglio, fissato per le 10 di sabato 26 aprile, e i cinque giorni di lutto nazionale decisi dal Consiglio dei ministri hanno portato allo slittamento delle partite di Serie A previste proprio per sabato e valide per la 34esima giornata: Como-Genoa, Inter-Roma e Lazio-Parma. Mentre è ancora da decidere il giorno in cui verranno recuperate, su X, proprio come era successo lunedì, sono scoppiate le polemiche, con il 'twitter calcio' che si è schierato contro la decisione di Governo e Lega. "Va bene fermare le partite di lunedì, lo si può accettare, ma perché pure sabato? Chi vuole vedere i funerali cambia canale", ha scritto un utente. Un pensiero largamente condiviso: " era logico solo sospendere Lazio-Parma per disordine pubblico ma le restanti?", "Roba da matti. Sono lavoratori come le altre persone. Nessuno si ferma". Molti appassionati fanno notare che la decisione è stata adottata a ridosso delle partite, quando migliaia di persone hanno speso soldi per viaggiare in trasferta e acquistare biglietti. Altri, soprattutto i tifosi dell'Inter, sono preoccupati dal rinvio in ottica corsa scudetto, con i nerazzurri che saranno impegnati anche nella semifinale di Champions League contro il Barcellona e andranno incontro a un calendario ingolfato: "campionato falsato", "si falsa tutta la corsa scudetto così, che disastro".
(Adnkronos) - "Abbiamo condotto un sondaggio su circa 300 pmi italiane per capire quali sono le priorità dei prossimi 12 mesi nel gestire e affrontare il clima di grande incertezza che stiamo vivendo. Negli ultimi mesi c’è stato un fattore moltiplicatore dell’incertezza dovuto in primis al tema dei dazi, ma anche alle previsioni sull’andamento del pil. Dal sondaggio emergono tre elementi: il primo è quello del contenimento della base costi per frenare la spinta inflazionistica, il secondo è quello di consolidare i ricavi cercando nuovi mercati, il terzo quello di adattarsi a questo clima di enormi incertezze". Queste le parole di Pierpaolo Mamone, consumer products sector leader Deloitte, intervenendo, questa mattina a Bologna, al seminario organizzato da Ibc, l’Associazione industrie beni di consumo, 'Industria dei beni di consumo ed evoluzione del contesto competitivo. Strumenti e soluzioni per la trasformazione digitale'. L’incontro, organizzato in collaborazione con GS1 Italy e con la stessa Deloitte, si inserisce nel piano di iniziative messe a terra da Ibc per promuovere l’innovazione delle imprese associate, in particolare piccole e medie, e rafforzare la collaborazione tra i comparti produttivo e distributivo. “La digitalizzazione - prosegue Mamone - è una delle leve principali per implementare l’innovazione, ma un’azienda su due dice che non ha avviato e non intende avviare nei prossimi mesi la trasformazione digitale. Tra i motivi ci sono gli ingenti investimenti economici e la mancanza di competenze tecnologiche interne. Si tratta di miti da sfatare perché esistono soluzioni per limitare i costi e le competenze possono essere acquisite dall’esterno”. Le piccole e medie imprese italiane dovranno poi punteranno poi “sull’organizzazione dei processi. Questo significa che l’organizzazione dovrà essere rivista per avere strutture più reattive in grado di prendere decisioni più veloci anche inserendo delle figure nuove che vanno a coprire ruoli che spesso nelle piccole aziende sono scoperti”, conclude.
(Adnkronos) - Con il progetto speciale ‘Intelligent Venice: la più antica città del futuro’ “c’è un cambio di paradigma. Dopo una lunga stagione in cui si diceva 'salviamo Venezia', adesso è il momento in cui Venezia salva il resto del mondo offrendo sé come modello, come riferimento e come descrizione”. Queste le parole di Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia, durante la presentazione del progetto speciale di Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità - Venice Sustainability Foundation (Vsf), questa mattina nel capoluogo veneto. Si tratta di un progetto espositivo dedicato alla sostenibilità nel contesto della Biennale Architettura 2025 che inizierà sabato 10 maggio nel capoluogo Veneto. Un progetto che per il presidente Buttafuoco incarna la “descrizione, il punto di genio e di ingegno di un'idea tecnologica e culturale, storicamente fondata su quel che Venezia ha saputo dare”.