ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Lino Banfi è diventato bisnonno della piccola Matilde. Con un video condiviso su Instagram, il nonno più famoso d'Italia ha augurato a tutti i suoi follower un buon Natale, in compagnia della nuova arrivata e della mamma Virginia, nipote dell'attore. La pronipote Matilde Lucia è nata lo scorso 13 dicembre. A dare l'annuncio della nascita era stata Rosanna Banfi, la figlia di Lino: "Ti aspettavamo a gennaio, hai deciso di venire al mondo prima e hai scelto un giorno particolare per nascere. Mi sa che mamma Lucia ci ha messo lo zampino", queste le parole a corredo dello scatto che ritraeva la piccola Matilde appena nata. Nel video con la piccola Matilde, Lino Banfi ha voluto presentare la nuova arrivata a tutti i suoi follower: "Questa è Matilde, finalmente ve la presento. Saluta tutti. Vi augura buon Natale e buon anno. Lei Virginia, è mia nipote - dice l'attore indicando la mamma della neonata - io sono suo nonno e bisnonno di Matilde. Lei è la mia pronipote, Matilde Lucia". Il secondo nome della piccola non è stato scelto a caso, ma è un omaggio alla bisnonna: Matilde è nata il 13 dicembre, il giorno di Santa Lucia e Lucia era anche il nome della moglie di Lino Banfi, scomparsa lo scorso 22 febbraio.
(Adnkronos) - “L''Istituto innova sia sul versante sociale, pensiamo all’attuazione della riforma Locatelli e al contributo alla legge Paglia, che tecnologico, dall’adozione dello Spid in sostituzione del Pin, alla Siisl e oggi alle nuove funzionalità dell’App, segnalo anche strumenti come Pensami e Contaci che non solo permettono di esplorare scenari pensionistici per fare scelte consapevoli ma alimentano la cultura e l’educazione previdenziale: nuova mission su cui ci sentiamo ingaggiati". Lo ha sottolineato Valeria Vittimberga, direttore generale Inps, durante la conferenza di presentazione della nuova App “Inps Mobile” a Roma.
(Adnkronos) - “La questione di fondo è quella di considerare i gestori della aree protette non come dei dispensatori di soli divieti, come frequentemente viene percepito, bensì come strumento operativo di sviluppo del territorio. Quanto si è discusso è un impegno a superare un limite culturale secondo il quale le aree protette vengono intese come zone in cui vigono soprattutto vincoli e divieti e non opportunità. Questa l’azione di fondo”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, intervenendo in chiusura degli Stati Generali delle aree protette, evento organizzato dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica e da Federparchi. "Si tratta di un'azione culturale che deve far sentire tutti personaggi attivi per il territorio", sottolinea Pichetto. La legge quadro 394/91, "un’ottima legge, 33 anni fa, va adattata ad un modello diverso perché c’è stata una maturazione del sapere, del sentire e anche un peggioramento del quadro economico”, per avere “un nuovo quadro giuridico di indirizzo per i prossimi 20 anni adattandolo anche ai regolamenti europei che dobbiamo rispettare", conclude.