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(Adnkronos) - Ricucire lo strappo con Vincenzo De Luca. La mission è quasi 'mpossible' ma un pezzo di Pd ci sta provando. L'area riformista dem, per intendersi. La posta in gioco, si spiega, è la vittoria alla prossime regionali. Perché la Campania resti a guida centrosinistra, è la tesi dei pontieri, è necessario evitare il rischio di smottamenti a destra della galassia centrista che fin qui ha sostenuto De Luca. Liste civiche che potrebbero lasciare il campo, specie in presenza di un candidato presidente da cui non si sentano pienamente rappresentate. Di qui il tentativo, definito all'Adnkronos dagli stessi che ci stanno provando, "molto complicato". A stare alla conferenza stampa di venerdì, De Luca sarebbe ben lontano dall'accettare di farsi da parte. C'è chi ha letto nelle sue parole l'allusione a dar vita a una sua lista. Insomma un rilancio, altro che passo indietro. "Non sono cose che si fanno in due giorni, è molto complicato ma bisogna provarci", è la determinazione di chi sta tentando una ricomposizione, consapevole che il Pd nella regione è in salute - primo partito alle europee di giugno con il 22,2%, seguito a stretto giro con il 20,7% da M5S - ma anche che per vincere serve una coalizione ampia e perdere pezzi a favore del centrodestra complicherebbe non poco le cose. Le leve per ricucire lo strappo ci sarebbero. Un pezzo delle trattativa potrebbe anche riguardare il figlio del governatore, il deputato Piero De Luca, si osserva. C'è anche la questione del commissariamento del Pd campano che dura da tre anni e che si inserisce nella battaglia per rinnovamento - o nella lotta contro i 'cacicchi', come dicono alcuni - che Elly Schlein sta portando avanti. De Luca da tempo chiede lo stop del commissariamento e quindi la convocazione di un congresso regionale. Secondo i pontieri, passaggi per smorzare le tensioni potrebbero ancora essere consumati. Tutto però dipende dalle intenzioni del governatore. Qualcosa in più potrebbe sapersi a giorni quando De Luca incontrerà la coalizione, l'appuntamento sarebbe per giovedì. L'incontro sarebbe anche una risposta all'attivismo di chi nel Pd sta già lavorando alle prossime regionali. Le cronache locali riportano che il commissario dei dem campani, il senatore Antonio Misiani (voluto da Schlein in quel ruolo) avrebbe incontrato insieme a Mario Casillo, capogruppo dem in regione e 'mister preferenze', i partiti della maggioranza deluchiana che comprende Azione, Italia Viva e Avs per sondare la prospettiva di una coalizione allargata ai 5 Stelle. Sullo sfondo ci sarebbe la candidatura di Roberto Fico. Ieri i 5 Stelle campani si sono fatti avanti con una nota del coordinatore regionale, Salvatore Micillo, dicendosi pronti a lavorare con "tutte le forze politiche" del campo progressista aggiungendo che la "creazione di un tavolo regionale di confronto è il primo passo" e citando il "modello Napoli" del sindaco Gaetano Manfredi, già nel toto nomi per il post De Luca. La risposta del governatore sarebbe quindi la convocazione della sua maggioranza. Potrebbe essere l'occasione di un redde rationem e quindi chiedere chi sta con lui e chi no. Oppure potrebbe aprirsi la strada per l'invito fatto proprio da Casillo, come si legge sulle cronache locali, parlando nei giorni sotto Natale al circolo Pd del Vomero: "Mettere insieme il lavoro fatto anche da De Luca con la voglia del partito di dare un po’ di novità, come ha fatto Bonaccini candidando un 39enne...". Comunque, un passaggio per verificare se le strade del Pd e di De Luca siano ormai destinate a separarsi o meno.
(Adnkronos) - “Io e FitActive siamo stati premiati come 'Eccellenza italiana 2024'. Unici nominati nell'ambito palestre e fitness alla X edizione del 'Premio 100 eccellenze italiane'. Il riconoscimento evidenzia l'impegno costante per l'innovazione e la qualità, oltre al contributo che FitActive apporta al benessere degli italiani. Un ringraziamento per l'organizzazione va alla presidente dell'associazione Liber, Verdiana Dell'Anna, e all'editore Riccardo Dell'Anna”. Lo ha detto Eduardo Montefusco, ceo & founder del network di palestre FitActive, in occasione della consegna del 'Premio 100 eccellenze italiane', ricevuto rispettivamente come imprenditore e realtà\imprenditoriali. Un appuntamento, giunto alla X edizione, che celebra il talento, l’innovazione e le storie di personalità, enti e aziende che rendono grande il nostro Paese.
(Adnkronos) - Riportare al centro la salute, il benessere e la dignità della persona per uno sviluppo veramente sostenibile che tenga conto, insieme ai principi Esg (Environmental, Social e Governance), della H di Human, ma anche di Health, Heart ed Happiness. Per un benessere individuale e collettivo che possa accogliere il progresso. Questo il filo conduttore del saggio ‘Ritrovare l’umano. Perché non c’è sostenibilità senza Health, Human and Happiness’ scritto da Massimo Lapucci, Manager e Senior Advisor, International Fellow su Artificial Intelligence all’Università di Yale, e da Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer di Intesa Sanpaolo, edito da Baldini+Castoldi-La Nave di Teseo. Gli autori partono dalle ‘origini della sostenibilità’ tornando indietro fino al secolo dei Lumi, passando per le rivoluzioni industriali e l’affermarsi della consapevolezza ambientale. Fino all’‘ultima frontiera: da Esg a Sdg 2030’: la definizione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu, una road map per le persone ed il Pianeta dove Health e Human sono valori fondamentali. Una riflessione attraverso tre secoli di storia, guardando all’economia, allo sviluppo tecnologico, Ai compresa, alla spiritualità e alla società in generale, che vedono affermarsi i concetti di benessere (Happiness), empatia e compassione (Heart, in una parola) attraverso i quali evolve il paradigma Esg. Una visione rinnovata che comprende benessere individuale e collettivo, salute e felicità. “I benefici ventennali legati alla sostenibilità Esg, per quanto oggettivi, rischiano di essere vanificati da critiche e sospetti sulla loro effettiva efficacia - afferma Massimo Lapucci - Negli ultimi anni, i principi Esg sono stati talvolta inflazionati, alterati da esigenze di comunicazione, o addirittura strumentalmente erosi fino a renderli un adempimento burocratico o una mera quantificazione di bilancio. Ecco perché il nuovo paradigma Esg+H vuole innanzitutto stimolare la riflessione per il rinnovamento di uno strumento prezioso che, partendo dalla persona e in armonia con il Pianeta, possa ripercuotersi sul miglioramento delle condizioni di lavoro, economia e quindi della società nel suo complesso, per un futuro davvero sostenibile”. “In un mondo in continua evoluzione, le esigenze legate alla sostenibilità Esg non sono un fenomeno recente, ma un principio che affonda le radici nelle rivoluzioni industriali che ci hanno preceduto - afferma Stefano Lucchini - Ogni trasformazione economica ha portato con sé nuove sfide per l'ambiente e la società e oggi, più che mai, è fondamentale rinnovare il nostro approccio alla sostenibilità partendo da una considerazione semplice: non possiamo parlare di sostenibilità senza pensare all’essere umano nella sua interezza. La nuova dimensione Esg+H che proponiamo nel nostro saggio pone al centro la salute, il benessere e la dignità della persona, come base per un auspicato nuovo umanesimo".