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(Adnkronos) - Saranno Termini, Esquilino e alcune strade del Tuscolano le zone rosse di Roma. A quanto apprende l'Adnkronos, il prefetto Lamberto Giannini ha firmato oggi, 8 gennaio 2025, l'ordinanza sulle zone a vigilanza rafforzata tra cui appunto quella della stazione e il relativo quartiere della Capitale. Per la zona Esquilino nell'ordinanza figurano via Giovanni Giolitti, via Giovanni Amendola, via Filippo Turati, via Principe Amedeo, via Daniele Manin, via Vincenzo Gioberti, Piazza Manfredo Fanti, via Carlo Cattaneo, via Enrico Cialdini, via Urbano Rattazzi, via Mamiani, via Cappellini, via Bettino Ricasoli, via La Marmora, Piazza Vittorio Emanuele II. Per la zona Tuscolano, invece, nell'ordinanza firmata da Giannini spuntano via Monselice, via Tuscolana (fronte civico 212), via Mestre e Piazza Ragusa. Le zone rosse sono tornate sotto i riflettori negli ultimi giorni del 2024 con una serie di provvedimenti varati in diverse città, comprese Milano e Napoli. Nel 2018 è Matteo Piantedosi, allora prefetto di Bologna, a introdurre il divieto di stazionamento nel parco della Montagnola con un'apposita ordinanza. Un'idea che viene accettata di buon grado anche da Marco Minniti, che in quel momento è ministro dell'Interno. L’anno successivo diventano zone rosse anche in diverse aree di Firenze. Una volta al Viminale, dall'ottobre del 2022, Piantedosi dà subito il via al 'forum delle aree metropolitane'. La prima riunione è del 16 dicembre e a partire dal gennaio 2023 viene avviata d'intesa con i sindaci delle tre grandi città metropolitane di Roma, Milano e Napoli, la costruzione di una rete che attraverso la condivisione di buone prassi a l'assunzione di iniziative comuni mira a una governance più efficiente dei fenomeni che possono compromettere la convivenza civile. In sostanza da quel momento si tengono sessioni specifiche dedicate al confronto con i sindaci per fronteggiare alcune problematiche come la sicurezza urbana e la criminalità che affliggono le aree metropolitane. Il focus fin da subito è sul degrado che coinvolge le stazioni ferroviarie, luoghi dove c'è una maggiore concentrazione di persone e di fenomeni delittuosi: vengono così messe in campo le operazioni ad alto impatto che colpiscono proprio questa criticità. Per le undici principali infrastrutture del Paese viene poi garantito un dispositivo di sicurezza visibile e rafforzato anche grazie all'impiego degli 800 militari dell'operazione Strade Sicure, destinati ad hoc. Ad aprile del 2023 il 'forum delle aree metropolitane' viene esteso anche a tutte le altre città italiane: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia. Dialogando con i sindaci Piantedosi introduce fin da subito la prospettiva dei 'controlli rafforzati' anche in determinate zone limitrofe a quelle delle infrastrutture ferroviarie per evitare che presidiando esclusivamente le stazioni i problemi si spostino proprio nelle aree vicine. Dall'inizio del suo mandato il ministro dell'Interno svolge inoltre comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza pubblica nelle diverse città italiane proprio per monitorare da vicino le maggiori criticità legate alla sicurezza nelle città. Nell'ambito di queste riunioni a settembre scorso Piantedosi è in prefettura a Firenze e a ottobre il prefetto della città Francesca Ferrandino decide di introdurre una 'zona rossa'. A novembre l'ordinanza per l'istituzione di una zona rossa viene applicato anche a Bologna. Sulla scorta dei risultati raggiunti, il 17 dicembre Piantedosi invia una direttiva ai prefetti con l'invito a valutare quindi l'istituzione delle cosiddette 'zone rosse' in tutte le città italiane. Invito che viene recepito a Milano, dove il prefetto Claudio Sgaraglia, introduce cinque zone rosse a ridosso del Capodanno (30 dicembre) e fino al 31 marzo. Il 7 gennaio anche il prefetto di Napoli Michele Di Bari istituisce quattro zone rosse nei Comuni della provincia: Castellammare di Stabia, Pompei, Pozzuoli e San Giorgio a Cremano. Per creare una zona rossa, ovvero un'area da cui le forze dell'ordine potranno allontanare le persone responsabili di attività illegali e già destinatarie di segnalazioni all’autorità giudiziaria per determinate fattispecie di reato, con il cosiddetto 'Daspo urbano', i prefetti possono fare ricorso al potere di ordinanza contingibile e urgente previsto dall’articolo 2 del Regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 (Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza). Si tratta di una misura mirata a prevenire e contrastare l’insorgenza di condotte di varia natura che, anche quando non costituiscono violazioni di legge, sono comunque di ostacolo al pieno godimento di determinate aree pubbliche, caratterizzate dal persistente afflusso di un notevole numero di persone. Tra gli ambiti cittadini potenzialmente interessati da questa categoria di provvedimenti rientrano a pieno titolo le stazioni e i quartieri adiacenti, già oggetto di una rafforzata strategia di prevenzione in quanto esposti a fenomeni di degrado sociale. Identica valenza hanno anche le piazze dello spaccio e tutti gli altri spazi urbani a rischio, come, tra le altre, le zone dove si concentra la movida con un'alta percentuale di persone e attività commerciali che può tradursi in episodi di microcriminalità (come i furti e le rapine) e di violenza (risse, aggressioni), atti di vandalismo, consumo eccessivo di alcol, inquinamento acustico e degrado ambientale. Per quanto riguarda Roma nel corso del Giubileo 2025, potranno essere considerate anche le aree ad alta concentrazione di monumenti e siti religiosi e quelle turistiche, dove non di rado si verifica lo stabile stazionamento di persone dedite al compimento di reati contro la persona e il patrimonio.
(Adnkronos) - “Io e FitActive siamo stati premiati come 'Eccellenza italiana 2024'. Unici nominati nell'ambito palestre e fitness alla X edizione del 'Premio 100 eccellenze italiane'. Il riconoscimento evidenzia l'impegno costante per l'innovazione e la qualità, oltre al contributo che FitActive apporta al benessere degli italiani. Un ringraziamento per l'organizzazione va alla presidente dell'associazione Liber, Verdiana Dell'Anna, e all'editore Riccardo Dell'Anna”. Lo ha detto Eduardo Montefusco, ceo & founder del network di palestre FitActive, in occasione della consegna del 'Premio 100 eccellenze italiane', ricevuto rispettivamente come imprenditore e realtà\imprenditoriali. Un appuntamento, giunto alla X edizione, che celebra il talento, l’innovazione e le storie di personalità, enti e aziende che rendono grande il nostro Paese.
(Adnkronos) - In esecuzione del contratto di compravendita sottoscritto il 9 marzo scorso, A2a ha completato le attività relative al closing dell’acquisizione da e-distribuzione del 90% del capitale sociale di Duereti, veicolo societario beneficiario del conferimento da parte di e-distribuzione delle attività di distribuzione di energia elettrica in alcuni comuni situati nelle province di Milano e Brescia. La cessione della partecipazione ad A2a avrà efficacia a far data dal 31 dicembre 2024. "Con il completamento di questa acquisizione, la più grande del settore in Italia, il Gruppo incrementa del 70% i contatori elettrici gestiti - con una rete che cresce di 17mila km nelle province di Milano e Brescia – e prevede investimenti aggiuntivi nella distribuzione, che nel complesso superano i 4 miliardi di euro al 2035 - commenta l’amministratore delegato di A2a, Renato Mazzoncini -. Per supportare il percorso di elettrificazione dei consumi in atto e trend come lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, è fondamentale aumentare le risorse destinate alle infrastrutture. A livello europeo per il periodo 2020-2030 sono attesi oltre 580 miliardi di investimenti sulle reti elettriche; solo in Italia fino a 60 miliardi. Abbiamo quindi deciso di acquisire asset rilevanti che consentiranno ad A2a di realizzare economie di scala contribuendo ulteriormente alla crescita di aree già fortemente abitate e industrializzate. L’operazione conferma la nostra strategia per la transizione energetica del Paese e l’impegno del Gruppo per favorire la decarbonizzazione dei centri urbani”. Il corrispettivo dell’operazione, definito sulla base di un Enterprise Value (riferito al 100% di Duereti) di circa 1,35 miliardi di euro, è pari a circa 1,2 miliardi di euro ed è soggetto a un meccanismo di successivo aggiustamento prezzo, tipico per questo tipo di operazioni. Grazie all’investimento e all’espansione del perimetro di gestione, la Rab elettrica del Gruppo salirà a 3,4 miliardi nel 2035. Il closing è avvenuto a seguito del verificarsi delle condizioni sospensive previste nell’accordo sottoscritto il 9 marzo scorso, tra cui il rilascio dell’autorizzazione Antitrust, il positivo completamento della procedura in materia di Golden Power presso la presidenza del Consiglio dei ministri e il rilascio in favore di Duereti di un’autonoma concessione per l’attività di distribuzione di energia elettrica da parte del Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica. E-distribuzione mantiene una partecipazione pari al 10% del capitale sociale di Duereti, funzionale alla fase di start-up della società, che è oggetto di un meccanismo di opzioni put e call, esercitabili dopo un anno dalla data di closing.