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(Adnkronos) - Un tratto di mare siciliano, quello della sua Vigata, intitolata ad Andrea Camilleri. E' la proposta lanciata dal giornalista Vincenzo Mollica, nel corso della presentazione del suo libro 'Amo le triglie di scoglio' (Rai Libri), scritto con Bruno Luverà, alla Galleria d'arte moderna di Palermo. Mollica, assente per motivi di salute, ha inviato un videomessaggio proiettato durante la presentazione, moderata dalla giornalista Adnkronos Elvira Terranova, con Bruno Luverà e Gaetano Savatteri. "Mi piace pensare ad Andrea Camilleri come un grande pescatore, un pescatore di storie. E mi piacerebbe tanto che in quel mare che c'è davanti alla sua zona in Sicilia si chiamasse 'Mare Camilleri'- dice Mollica - In genere si intitolano piazze e strade e a lui va intitolare il mare, perché lui ha seminato, gestito, migliaia di storie. Ogni tanto ne pescava una e ne faceva un libro, un libro da leggere nei momento tristi. Che esista un 'Mare Camilleri' dove ritroviamo un Camilleri a pescare sarebbe una cosa bellissima e mi auguro che accada presto". Poi conclude: "Considero Camilleri un benefattore della umanità. Qualsiasi pagina può solo fare bene alla mente e alla salute". Il libro 'Amo le triglie di scoglio' raccoglie le numerose interviste concesse dallo scrittore siciliano al Tg1. Per circa venti anni, infatti, Bruno Luverà e Vincenzo Mollica, hanno dialogato con l’inventore di Montalbano e adesso, in un volume di 348 pagine, si propongono non solo di dare voce allo scrittore attraverso la riproduzione delle sue appassionanti conversazioni, ma anche di ripercorrere la sua straordinaria e irripetibile parabola artistica e umana.
(Adnkronos) - Ha preso il via oggi a Napoli la convention dei consulenti del lavoro dedicata ai 60 anni della professione. La prima giornata di incontri ha visto la presentazione del protocollo d’intesa tra il Consiglio nazionale dell’ordine e il consiglio di presidenza della Giustizia Tributaria, finalizzato a una maggiore efficienza della giustizia tributaria nell'interesse dei cittadini e a rafforzare la formazione continua e l'aggiornamento professionale di giudici, magistrati tributari e consulenti del lavoro. L’intesa prevede una sinergia tra i due organismi per la realizzazione di attività congiunte e una collaborazione stabile in tutti i campi in cui ciò risulti coerente con le rispettive funzioni, nonché utile al perseguimento del comune obiettivo: rendere la giustizia tributaria più efficiente e vicina ai cittadini. Con tale sottoscrizione, le parti si impegnano a individuare le migliori opportunità di collaborazione tra i due organi, anche mediante l’organizzazione congiunta di eventi scientifici e culturali in materia tributaria; a stipulare, ai sensi dell’articolo 5-bis del decreto legislativo n. 545 del 1992, una convenzione per l’organizzazione e la gestione di corsi periodici di formazione continua e aggiornamento professionale destinati ai giudici e ai magistrati tributari. Il protocollo prevede, infine, l’istituzione di un Tavolo congiunto per l’individuazione condivisa di 'buone prassi' nell’organizzazione dell’attività degli uffici giudiziari e per la soluzione delle eventuali criticità riscontrate.
(Adnkronos) - Città in affanno sulla sostenibilità. La classifica dei 106 capoluoghi di provincia stilata da Ecosistema Urbano, il report annuale di Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, restituisce per il 2024 una fotografia in chiaroscuro. Ancora nessuna città raggiunge il punteggio del 100% e cala al 54,24% la media del punteggio raggiunta dai capoluoghi, registrando un -3,8% rispetto a due anni fa quando si attestava al 56,41%. Se si guarda ai singoli capoluoghi, nel 2024 sono Trento (79,78%) e Mantova (78,74%) le uniche città a superare la soglia di 75 punti e a dominare la classifica di Ecosistema Urbano ottenendo rispettivamente il primo e secondo posto. Trento torna sul gradino più alto (nel 2023 era seconda) rappresentando il meglio della vivibilità in città. Mantova ottiene la medaglia d’argento risalendo la classifica di cinque posizioni (nel 2023 era 7 settimana), grazie ad alcuni risultati negli indici più significativi come il calo dei consumi idrici e delle perdite idriche e la raccolta differenziata che è all’84%. Dietro di loro si piazza Bergamo, al terzo posto con un punteggio del 71,82%, risalendo la classifica di ben 13 posizioni (nella passata edizione era 16esima), grazie ad un impegno costante soprattutto nel settore della raccolta differenziata e della ciclabilità. Le altre città che rientrano della top ten sono Bolzano, quarta, seguita da Pordenone, Reggio Emilia, Parma, Rimini, Bologna, Forlì: tutte aree urbane del nord Italia e con Bologna, al 9° posto, che si conferma la migliore tra le grandi città anche se perde una posizione rispetto alla passata edizione. Il Sud è sempre in grande affanno, ad eccezione di Cosenza, 16esima in classifica, unica città del Meridione nella top 20 anche se rispetto alla passata edizione perde 3 posizioni (era 13esima). In fondo alla classifica ci sono nove città del sud - Caltanissetta (97° posto), Caserta (98°), Catania (100°), Palermo (101°), Catanzaro (102°), Napoli (103°), Crotone (104°), Vibo Valentia (105°), Reggio Calabria (106°) - che non arrivano a toccare il 35% del punteggio. Crotone, Vibo Valentia, Reggio Calabria sono al di sotto dei 25 punti su 100. Smog e rete idrica colabrodo - rileva il rapporto - restano le principali criticità da affrontare per i capoluoghi di provincia. Diminuiscono troppo lentamente le città con perdite d’acqua superiori o uguali al 50%: 20 quest’anno (erano 24 nel 2023 e 27 nel 2022). Nel 2024, inoltre, cala la media della superficie urbana dedicata alle infrastrutture per la ciclabilità - 10,39 metri equivalenti ogni 100 abitanti (11,02 m eq/100 ab nella passata edizione e 10,69 due anni fa) - così come diminuisce sia l’estensione media delle isole pedonali nei comuni capoluogo passando dai 50,7 mq ogni 100 abitanti della scorsa edizione agli attuali 48,6 mq sia quella delle zone a traffico limitato che nel 2024 si attesta a 368,3 mq ogni 100 abitanti rispetto ai 406,9 della scorsa edizione. Cresce, stando ai dati Ispra, il consumo di suolo nel totale dei capoluoghi: dal 2018 al 2023 è pari a circa 4500 ha, a fronte di un calo del numero degli abitanti (-346mila abitanti). Ne deriva una crescita del suolo impermeabilizzato per ogni abitante delle città, sempre su base quinquennale, pari a +6,3 mq/ab dal 2018 al 2023 (+3,5% rispetto al 2018), con forti variazioni da città a città. Tra i segnali positivi che emergono dal nuovo report Ecosistema Urbano, c’è la raccolta differenziata che per la prima volta, tra i capoluoghi, supera la media del 65%. Inoltre, sono ben 15 i capoluoghi che sono oltre l’80% di Rd. Cresce il numero dei passeggeri trasportati dal servizio di Tpl nelle città capoluogo, anche se le performance generali sono ancora lontane dai livelli europei. C’è Milano con 424 passeggeri nel 2024 rispetto ai 415 dello scorso anno, i 357 del 2022 e ai 303 del 2021. Anche Roma mostra lievi segnali incoraggianti salendo dai 259 viaggi procapite all’anno della passata edizione ai 277 di quest’anno. Venezia resta la migliore sebbene in calo, interrompendo una crescita costante, mentre Firenze continua a migliorare (sale dai 225 dello scorso anno ai 247 passeggeri/ ab/anno).