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(Adnkronos) - Chiara Giallonardo è incinta. La conduttrice storica di 'Linea Verde' ha annunciato oggi, venerdì 23 maggio, ospite a 'La volta buona' la gravidanza e ha svelato di essere già al settimo mese. "Non lo sa nessuno", ha ammesso Chiara Giallonardo che ha annunciato la gravidanza pubblicamente solo oggi. La conduttrice è in attesa di una bambina e dovrebbe nascere ad agosto: "Potrebbe nascere nel giorno del mio compleanno, cosa che spero con tutto il mio cuore", ha detto la conduttrice. Giallonardo diventerà mamma a 46 anni e a La volta buona ha parlato delle emozioni che sta provando da quando ha scoperto di essere in dolce attesa: "Ultimamente i miei momenti preferiti sono quelli di relax, mi tocco la pancia, sento la bimba che si muove, è un dono meraviglioso che ti fa la vita", e ha aggiunto "è stato un miracolo tanto atteso nel mio caso, la vita spesso ti porta a non avere subito il momento esatto per diventare mamma". Giallonardo ha spiegato: "Per dieci anni sono stata in giro dappertutto per 'Linea Verde', non era il momento giusto per un figlio. Poi, bisogna anche trovare la persona giusta e ora l'ho trovata". Lei e il compagno Carlo hanno preferito tenere nascosta la gravidanza per preservarla: "Solitamente si aspettano i 3 mesi, però quando sei grande trovi che tutto sia più complicato", ha detto la conduttrice. Sarà una bambina ma il nome non è stato ancora scelto: "Noi eravamo pronti sul maschio, lo avrei chiamato come il mio papà che si chiamava Romeo, stiamo pensando. C'è un ballottaggio", ha aggiunto Giallonardo.
(Adnkronos) - Una comunità viva di imprese, istituzioni, startup e centri di ricerca si dà appuntamento a Napoli il 29 e 30 maggio per la decima edizione di Innovation Village, evento di riferimento per l’innovazione nel Centro-Sud Italia. La fiera-evento, organizzata da Knowledge for Business e ospitata nella cornice di Villa Doria d’Angri, sede dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope, accende i riflettori su tecnologie emergenti e modelli di sviluppo sostenibile, con uno sguardo concreto alle sfide di domani. Cresce ancora la partecipazione: 119 aziende coinvolte, 33 espositori, 26 enti istituzionali e 283 relatori animeranno convegni, tavoli di lavoro e attività di networking in una due giorni ad alta intensità tecnologica. Al centro del confronto, alcuni dei temi più attuali del panorama dell’innovazione: dall’applicazione dell’intelligenza artificiale all’automazione, alla robotica e alla sanità, alla bioeconomia e ai nuovi materiali bio-based, fino alle sfide della space economy, del manufacturing avanzato e dell’innovazione quantistica. Spazio anche alle politiche e agli strumenti per la crescita delle startup e per il trasferimento tecnologico, nella consapevolezza che innovare significa anche costruire connessioni efficaci tra ricerca, impresa e territorio. “Innovation Village è nato dieci anni fa per creare ponti, facilitare il dialogo tra soggetti diversi e dare forza a progetti concreti”, spiega Annamaria Capodanno, direttrice dell’iniziativa. “Oggi questo ecosistema è maturo e guarda avanti, con attenzione alle nuove frontiere dell’innovazione, alla sostenibilità e al ruolo dei giovani. È questa la sfida che ci proietta verso il futuro”. Un esempio concreto è l’Innovation Village Award, che nella sua settima edizione premia progetti ad alto impatto, con 17 riconoscimenti in denaro e servizi messi a disposizione da aziende, enti e associazioni. L’obiettivo dell’Award, organizzato con ASviS ed Enea e sponsorizzato da Optima Italia, è valorizzare soluzioni sostenibili capaci di generare benefici sociali, ambientali e produttivi. Tra le novità più attese, un’anteprima assoluta: saranno presentati i primi prodotti realizzati con ScobySkin, un materiale innovativo simile alla pelle ma completamente bio-based, ottenuto da batteri comunemente usati per produrre aceto, combinati con tè, zuccheri naturali e scarti di frutta. Una cellulosa dalla struttura resistente e versatile, lavorabile come un tessuto e completamente priva di sostanze chimiche dannose. Il futuro sostenibile passa anche dalla biodiversità: parte quest’anno la prima edizione dell’Hackathon per la Biodiversità, promosso dal National biodiversity future center (Nbfc) e realizzato da Knowledge for business e future food institute. Durante l’evento, cento studenti di istituti agrari e alberghieri campani si confronteranno in una maratona creativa ispirata al modello dell’hackathon, trasformato in esperienza educativa per ripensare il cibo, l’ambiente e il ruolo attivo delle nuove generazioni.
(Adnkronos) - Nel 2024 1.755.940 tonnellate di legno sono state avviate a riciclo, di cui il 45,69% è costituito da imballaggi. Il tasso complessivo di riciclo degli imballaggi è del 67,14%, rispetto all’immesso al consumo di oltre 3,4 milioni di tonnellate, e in crescita di 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente (l’obiettivo fissato dal nuovo Regolamento Imballaggi Ue -Ppwr è del 30% al 2030). Questi i principali risultati che emergono dalla Relazione sulla gestione dell’attività svolta da Rilegno nel 2024 approvata dall’Assemblea annuale tenutasi a Cesenatico, dove il Consorzio ha la sua sede operativa. Tra le voci più rilevanti spicca quella relativa alla rigenerazione dei pallet, un asset ormai centrale della filiera: oltre 945mila tonnellate di pallet recuperati, equivalenti a più di 70 milioni di unità reimmesse in circolazione. A livello territoriale, nel riutilizzo, è la Lombardia a primeggiare con 300.996 tonnellate (il 32% del totale), seguita dall’Emilia Romagna con 125.758 t e dal Piemonte con 117.376 t. L’Assemblea ha, inoltre, rinnovato il Consiglio di Amministrazione che a sua volta ha confermato Nicola Semeraro alla presidenza per il prossimo triennio. Rilegno garantisce in tutta Italia il riciclo e il recupero degli imballaggi di legno e gestisce una filiera che si basa su 1.949 consorziati, 394 piattaforme di raccolta capillarmente diffuse sul territorio e 16 impianti di riciclo. Nel 2024 il sistema ha gestito quasi 1,76 milioni di tonnellate di rifiuti tracciati e avviati a recupero, realizzando oltre 95mila viaggi documentati, con un incremento dei flussi soprattutto nel Centro-sud Italia. La maggiore distanza dagli impianti di riciclo (concentrati principalmente al Nord) ha inciso sui costi - fa notare il Consorzio - che Rilegno ha comunque fronteggiato attraverso una pianificazione strategica, mantenendo invariati i contributi economici riconosciuti agli operatori del recupero. “Anche nel 2024 Rilegno ha fatto segnare risultati significativi nella gestione sostenibile di una delle filiere più strategiche dell’economia circolare italiana. Il rapporto annuale, che riassume le informazioni e attività del consorzio approvate oggi in Assemblea, fotografa un sistema in piena salute, capace di coniugare innovazione logistica, tracciabilità e visione ambientale - commenta Nicola Semeraro - Questi numeri confermano il valore ambientale e industriale della nostra attività. Ogni tonnellata di legno riciclato significa minori emissioni, risparmio di risorse e sostegno a una filiera che unisce imprese, istituzioni e cittadini nella sfida della sostenibilità”. “Attraverso attività di tracciabilità, controlli merceologici, progetti educativi, eventi pubblici e campagne di comunicazione, Rilegno promuove ogni giorno una cultura del recupero che ha al centro il legno come risorsa e non come rifiuto. Il 2024 ha visto, inoltre, l’avvio del dialogo con il Ministero dell’Ambiente per l’estensione sperimentale delle attività consortili al riciclo di manufatti legnosi diversi dagli imballaggi, in settori chiave come l’edilizia e la grande distribuzione. Una prospettiva che conferma Rilegno come punto di riferimento per una gestione avanzata e circolare del legno in Italia e in Europa”, conclude Semeraro.