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(Adnkronos) - "Non ho potuto fare diversamente. Ho lottato contro me stessa, contro il dolore e la paura. Ho a lungo sperato in un cambiamento, ma mi sbagliavo e ammetterlo è straziante. Ho dovuto proteggere me, nostra figlia e le persone che amo". A scriverlo in una storia su Instagram è Sophie Codegoni, ex compagna dell'influencer Alessandro Basciano, arrestato ieri per stalking nei suoi confronti. "Dicono che ci voglia coraggio ma io non mi sento coraggiosa - scrive Codegoni - mi sento semplicemente una donna e una madre che ha fatto quello che era purtroppo necessario, anche quando avrebbe voluto solo chiudere gli occhi e sperare che tutto si aggiustasse da solo. In mezzo a questo caos mi rimane la consapevolezza di aver avuto la forza, di scegliere il giusto, di mettere al primo posto la sicurezza e la serenità mia e della mia famiglia". "Adesso - conclude - devo andare avanti, fare la mamma, continuare a lavorare, ritrovare me stessa, un passo alla volta, con la speranza che un giorno tutto questo possa restare solo un ricordo lontano".
(Adnkronos) - Riformare la contrattazione collettiva in Italia. Non è un auspicio né un appello, quello della Uiltucs, la Uil del terziario che sottoscrive i contratti collettivi di commercio, turismo e servizi in Italia, ma un proposito. Ed è attraverso una serie di punti fermi che si articola la proposta, concreta e attuabile, presentata dal sindacato guidato dal segretario generale Paolo Andreani in occasione dell’iniziativa di oggi, 21 novembre, a Roma, dal titolo 'Terziario. Per un nuovo sistema di relazioni sindacali'. Alla mattinata, preceduta dalla presentazione di una ricerca sul settore, hanno preso parti i principali attori delle associazioni datoriali del commercio e della cooperazione, docenti universitari ed esperti che, proposta alla mano, hanno dialogato sui punti individuati dalla Uiltucs per rafforzare la contrattazione collettiva nazionale, estendere e rendere più efficiente quella decentrata, garantire certezza dei rinnovi, e combattere la frammentazione e il dumping. Innanzitutto, sostituire l’Ipca, indicatore del costo della vita, con un indicatore basato su un paniere in linea con l’inflazione reale. Poi, portare o confermare la vigenza del contratto nazionale a quattro anni e confermare i due livelli contrattuali, nazionale e decentrato. Inoltre, prevedere l’adeguamento biennale del salario nazionale di settore all’inflazione, e introdurre per via contrattuale un meccanismo di recupero certo di una parte sostanziale dell’inflazione reale nei casi di mancato accordo e di scostamento tra salari e inflazione. Altri punti: assicurare che gli accordi aziendali prevedano erogazioni di salario legate alla produttività e al suo incremento; introdurre e privilegiare l’incremento della produttività del lavoro accanto agli indicatori di redditività, efficienza, ed efficacia fin qui usati nella distribuzione organizzata; assicurare la partecipazione e l’accesso dei lavoratori all’organizzazione del lavoro delle imprese, ai bilanci e ai dati sulla base dei quali l’impresa determina il raggiungimento degli obiettivi per l’erogazione dei premi. Infine, estendere e rafforzare forme di contrattazione territoriale con meccanismi di redistribuzione di quote della produttività del lavoro. “Non possiamo più accettare – ha concluso il segretario generale Uiltucs Andreani - che in presenza di una sostanziale stagnazione degli investimenti, più 1,6%, la crescita del margine operativo lordo di molte imprese che si è spinto al 44 per cento ed un aumento generalizzato dei profitti non venga redistribuita la produttività realizzata”. Senza mezze misure. È l’ora di trovare una soluzione che inverta la rotta. “Serve ora un protagonismo delle parti e diffusa responsabilità sociale d’impresa nel rispetto del patto costituzionale”.
(Adnkronos) - Premiati i vincitori della nona edizione di Cresco Award - Città Sostenibili, il contest promosso da Fondazione Sodalitas con il patrocinio e la collaborazione di Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), che riconosce l’impegno dei Comuni italiani per lo sviluppo sostenibile dei territori in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'Onu. Gli award sono stati consegnati oggi ai sindaci e assessori dei Comuni vincitori nel corso di una cerimonia tenutasi presso il Centro Congressi Lingotto di Torino, in concomitanza con la 41esima Assemblea Annuale dell’Anci. Cinque i riconoscimenti di Fondazione Sodalitas, selezionati da una giuria multistakeholder indipendente presieduta dalla rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto, assegnati ai Comuni di San Possidonio (MO), Fermignano (PS), Gualdo Tadino (PG), La Spezia e Milano. Sono 25, poi, i progetti di Enti locali premiati da parte di un gruppo di imprese associate a Fondazione Sodalitas, particolarmente impegnate sul fronte della sostenibilità, partner dell’iniziativa: Ad Store, Bureau Veritas, Cellnex, Certiquality, Confida, Consulnet, FedEx, Feralpi Group, Industree Communication Hub, Infocert, Intesa Sanpaolo, Kpmg, Lexmark, Mapei, Nexumstp, Ntt Data, Pirelli, Poste Italiane, Sias, STMicroelectronics, Ubs, Wise Engineering. All’edizione di quest’anno sono stati candidati 126 progetti da 105 Enti (Comuni, Città Metropolitane, Comunità Montane o Unioni di Comuni di tutta Italia). Sono oltre mille i progetti raccolti in questi anni da Cresco Award. Tutte queste iniziative sono consultabili nella Biblioteca Cresco, una banca dati online che testimonia l’impegno fondamentale dei Comuni italiani per guidare lo sviluppo dei territori verso un futuro sostenibile. “I Comuni italiani sono a pieno titolo tra gli attori protagonisti della sfida per assicurare uno sviluppo del territorio pienamente sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale - ha dichiarato Alberto Pirelli, presidente Fondazione Sodalitas - Lo dimostrano i numeri di Cresco Award che in questi anni ha raccolto oltre mille progetti presentati da 802 Comuni ed Enti Locali, un patrimonio che ci ha permesso di far conoscere le esperienze eccellenti realizzate in tutta Italia per ispirare un’emulazione virtuosa. Guardando al futuro, le ragioni che hanno ispirato questo premio sono quanto mai attuali e ci motivano a proseguirlo sia perché è necessario che questo impegno diventi pervasivo e coinvolga tutti gli Enti locali italiani, sia perché abbiamo davanti a noi sfide grandi e dall’esito incerto legate alla transizione ambientale, all’impatto dei trend demografici su lavoro e welfare, ai cambiamenti generati dalla rivoluzione digitale, nonché all’ampliarsi delle disuguaglianze. Sfide che sollecitano l’impegno diffuso dei Comuni e l’incremento di partnership con le imprese private per le quali lo sviluppo del territorio è un fattore fondamentale di crescita competitiva”.