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(Adnkronos) - Mezza Italia alle prese col caldo record. Al Nord, però, arriva un ribaltone meteo con temporali e grandine. Tutta 'colpa' delle supercelle, fenomeno tipico dell'estate con potenziali effetti devastanti. Le supercelle non sono semplici perturbazioni e non possono essere considerate semplici temporali. I fenomeni potrebbero verificarsi in particolare sy Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Si tratta di immensi sistemi temporaleschi alti fino a 10/12 km al cui interno è presente una zona di bassa pressione definita in termine tecnico mesociclone che imprime una rotazione all'intero corpo nuvoloso, spiegano gli esperti di ilmeteo.it. Tali fenomeni si verificano soprattutto in estate. Con il caldo soffocante, come quello che caratterizza l'Italia da giorni, aumentano anche l'umidità e il calore che nei bassi strati dell'atmosfera possono favorire lo sviluppo di massicce celle temporalesche capaci di provocare eventi estremi. In questo contesto, la possibilità di grandinate aumenta e non è raro che le dimensioni aumentino fino a 3 centimetri di diametro. L'impatto al suolo è violento e sul fenomeno possono influire anche le violente raffiche di vento discendente che arrivano anche a 100 km orari. Si tratta dei downburst: si tratta di vento discensionali con moto orizzontale in uscita dal fronte avanzante del temporale. I danni che possono provocare i downburst sono ingenti: dagli alberi sradicati – con conseguente pericolo per le persone e forti disagi al traffico – agli allagamenti, passando per gli edifici danneggiati alla distruzione delle coltivazioni a causa delle violente grandinate o delle piogge.
(Adnkronos) - “In un contesto in cui il fattore tecnologico e l'innovazione sono ormai alla base di tutte le attività umane, è fondamentale che gli ingegneri cambino pelle. Non devono essere solo tecnici e progettisti, ma degli elementi di indirizzo per società, istituzioni ed enti. Noi come Ordine abbiamo la responsabilità di aiutare i nostri iscritti in questo senso, favorendo le competenze e il loro inserimento nei momenti istituzionali. E' fondamentale che l'Ordine utilizzi le proprie risorse proprio per sviluppare questo nuovo modo di concepire l'essere ingegnere”. Così Carmelo Iannicelli, consigliere tesoriere dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Milano, all’assemblea ordinaria degli iscritti 2025, tenutasi presso la sede dell’Ordine di Palazzo Montedoria a Milano, un’occasione d’incontro e dibattito sul presente ed il futuro della professione. Nel corso della giornata, sono stati condivisi il bilancio consuntivo dell’esercizio 2024 ed il conto economico preventivo 2025. Tra i temi al centro dell’incontro la formazione, il dialogo con le istituzioni, la condivisione e la collegialità. “Quando si parla di bilancio - prosegue Iannicelli - si pensa sempre a qualcosa di tecnico, però, dietro i numeri ci sono indirizzi politici e scelte future. È fondamentale che agli iscritti venga ben spiegato quelle che sono state le attività che abbiamo svolto e quali sono stati gli indirizzi cercando di orientarci con questi numeri”. Infine, Iannicelli sottolinea i punti di svolta: “Le ingegnerie tradizionali ormai stanno cambiando modo di essere. Ci sono novità, come l’intelligenza artificiale, che impongono di cambiare il passo di marcia degli ingegneri e cercheremo di fare questo proprio grazie al bilancio, anche coinvolgendo le istituzioni in questo percorso”.
(Adnkronos) - “Gli italiani hanno una percezione distorta della filiera degli oli minerali usati: pensano che siano in parte bruciati, in parte smaltiti impropriamente o raccolti in modo spontaneo dalle officine, ma la realtà è un’altra. L’Italia è un’eccellenza in Europa: raccoglie e rigenera la quasi totalità (98%) dell’olio usato mentre la media dell’Unione si ferma intorno al 60%. Al centro di questo sistema c’è il modello consortile del Conou, che organizza in modo efficiente tutta la filiera. È un peccato che i cittadini non conoscano questi risultati: la consapevolezza dell’efficacia dell’economia circolare italiana può rafforzarne il successo, anche grazie al ruolo attivo dei cittadini”. Queste le parole di Riccardo Piunti, presidente Conou, in occasione dell’Ecoforum 2025, organizzato a Roma da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club.