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(Adnkronos) - L'agenzia per la difesa civile di Gaza ha accusato l'esercito israeliano di aver condotto "esecuzioni sommarie" con l'attacco del mese scorso, quando ha condotto i raid nei quali sono stati uccisi 15 operatori sanitari. "I video girati da uno dei paramedici dimostra che la narrativa dell'occupante israeliano è falso e che sono state condotte esecuzioni sommarie", ha denunciato all'Afp Mohammed Al-Mughair, funzionario della difesa civile della Striscia, accusando Israele di cercare di "aggirare" gli obblighi previsti dal diritto internazionale. I raid israeliani risalgono al 23 marzo scorso, cinque giorni dopo la ripresa dell'offensiva israeliana contro Gaza: tra le 15 vittime, colpite 'deliberatamente' da Israele secondo le accuse, c'erano otto membri dello staff della Croce rossa, sei dell'agenzia di difesa civile di Gaza e uno dell'Unrwa. Il rapporto diffuso ieri da Israele dopo l'indagine condotta dall'esercito sostiene che "non ci siano prove per sostenere l'accusa di esecuzione o di attacco indiscriminato" da parte dei soldati, pur ammettendo "un errore operativo" che ha portato al licenziamento di un comandante. Distruggere Hamas è più importante che riportare a casa gli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich parlando alla radio dell'esercito e affermando che l'obiettivo principale della guerra non è trarre in salvo gli ostaggi. Il ritorno degli ostaggi ''è, ovviamente, un obiettivo molto, molto, molto importante, ma chiunque voglia distruggere Hamas e impedire la possibilità di un altro 7 ottobre deve capire che non può esserci una situazione a Gaza in cui Hamas rimanga presente e intatta", ha affermato Smotrich. "Prendiamo la decisione di porre fine a Gaza una volta per tutte, costruiamo un rapporto di fiducia con la gente e dimostriamo che stiamo raggiungendo l'obiettivo e distruggendo Hamas", ha dichiarato il ministro. "Le scuse sono finite. Non c'è nessun Biden, nessun Blinken, nessun Gallant, nessun capo di Stato maggiore che si frapponga al blocco degli aiuti umanitari: non ci sono scuse, e dico al primo ministro: non c'è tempo per le chiacchiere. L'alternativa alla resa è conquistare il territorio della Striscia e distruggere Hamas", ha concluso Smotrich. Sono almeno 12 le persone che sono state uccise e altre 30 quelle che sono state ferite in raid aerei americani condotti nelle prime ore di oggi su Sana'a, capitale dello Yemen. E' quanto ha reso noto il ministero della Sanità dei ribelli Houthi. L'agenzia di stampa Saba guidata dagli Houthi spiega che i raid aerei condotti ''dal nemico americano'' hanno colpito un mercato nel distretto di Farwa.
(Adnkronos) - Nonostante la complessità dello scenario geopolitico internazionale con l’ulteriore elemento di incertezza legato ai recenti dazi, le aziende familiari italiane confermano la crescita e un ruolo di rilevanza a livello globale. Secondo il Global 500 Family business index 2025, l’indice biennale realizzato da EY in collaborazione con Saint Gallen University, che classifica le 500 migliori aziende familiari sulla base dei ricavi, l’Italia è al quarto posto su scala globale e al terzo in Europa per numero di aziende presenti nella top 500. Rispetto all’Indice elaborato da EY nel 2023, i ricavi combinati delle aziende familiari italiane sono cresciuti del 12%, raggiungendo 179 miliardi di dollari nel 2025. “L’analisi del Global 500 Family business index 2025 evidenzia la crescita e la rilevanza delle aziende familiari italiane nel panorama economico globale, posizionando l’Italia al quarto posto dopo Stati Uniti, Germania e Francia. Nonostante le sfide degli ultimi anni e i recenti dazi che hanno introdotto un ulteriore elemento di incertezza, le aziende italiane continuano a dimostrare una forte capacità di adattamento al contesto esterno e crescita, anche grazie ad una gestione attenta ed orientata agli investimenti in tecnologia, ricerca e innovazione. La resilienza e la flessibilità, già dimostrate durante la pandemia, sono ora più che mai qualità cruciali su cui far leva, oltre alla prontezza decisionale. Inoltre, in settori chiave come il consumer products e l’advanced manufacturing, tipici del panorama delle aziende familiari italiane, la focalizzazione sulla qualità del prodotto rappresenta un fattore differenziale che può aiutare ad affrontare l’attuale contesto economico”, ha commentato Massimo Meloni, EY Italy private leader and Italy audit & assurance market leader. Tra i dati principali che emergono dal 500 Global family business, la crescita del numero di aziende del nostro Paese: delle 500 aziende top a livello globale, 22 sono italiane, pari al 4,4% del totale, con 4 nuove entrate nell’indice del 2025, a fronte dell’uscita di due realtà incluse nella precedente analisi. Una crescita che si evidenzia ancora di più dal punto di vista dei ricavi combinati, aumentati da 160 miliardi a 179 miliardi di dollari, pari a circa il 12% in più rispetto all’indagine precedente realizzata nel 2023. Per contro, i ricavi medi delle aziende italiane, 8,1 miliardi di dollari, risultano inferiori sia rispetto alla media europea (16,1 miliardi di dollari) che a quella globale (17,6 miliardi). Un dato fondamentale che contraddistingue le imprese familiari italiane riguarda la loro longevità, infatti, il 36% delle società comprese nel Global 500 Family business index 2025 ha più di un secolo di storia. Circa la distribuzione territoriale, la Lombardia si segnala con 8 società family business nella top 500, mentre a livello di ricavi maggiori, le imprese lombarde e piemontesi contribuiscono per il 58% del totale nazionale. Limitata, invece, la presenza delle aziende familiari del Centro-Sud: solo il 27% delle imprese incluse appartiene a queste regioni, con una contribuzione sui ricavi combinati italiani del 23%, a testimonianza di un tessuto economico-imprenditoriale che in quelle aree del Paese presenta ancora significativi margini di crescita. In quanto al settore di pertinenza, le società familiari nazionali operano in 11 diversi macrosettori, principalmente nel consumer products, circa 23% delle società, seguito dall’advanced manufacturing e dal retail products, ciascuno con il 14%.
(Adnkronos) - Cial, il Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, rinnova il suo duraturo impegno e collaborazione con il mondo dell’arte sostenendo Lakapoliesis, la nuova mostra dell’artista internazionale Matteo Cibic in programma dal 26 marzo al 13 aprile 2025 presso la Fondazione Luigi Rovati, nell’ambito di Art Week e Design Week di Milano. (VIDEO) Le due opere monumentali in alluminio riciclato, Lakapoliesis Renovata e Lakapoliesis Vitalis, realizzate con il supporto di Cial, incarnano l’immortalità di questo materiale e la sua capacità di rinascita infinita. Sculture, queste, che introducono una narrazione mitologica futura, in cui il mondo vegetale assume un ruolo attivo e indipendente dall’uomo, ribaltando l’approccio antropocentrico che ha dominato la relazione tra esseri umani e natura. Da sempre impegnato nella promozione della cultura del riciclo, Cial considera l’arte un veicolo privilegiato per sensibilizzare il pubblico sull’economia circolare e sul valore dell’alluminio riciclato. Nel corso degli anni, il Consorzio ha sostenuto numerosi progetti artistici e culturali, dimostrando come la sostenibilità possa trasformarsi in espressione creativa e ispirazione per nuove narrazioni. Tra le iniziative più significative, Cial ha collaborato con Città dell’Arte Biella, per la realizzazione in più eventi dell’opera Il Terzo Paradiso del Maestro Michelangelo Pistoletto, e sempre con il Maestro Pistoletto, ha supportato diverse pubblicazioni d’arte focalizzate sul recupero e il riciclo dei materiali. Da segnalare anche la ventennale collaborazione con il Dipartimento Educazione del Museo di Rivoli (Torino), ente con il quale Cial organizza e realizza ogni anno diversi laboratori d’arte per ragazzi e famiglie. "Per Cial, supportare l’arte significa promuovere un messaggio chiaro: l’alluminio non è solo un materiale strategico per l’economia circolare, ma anche un incredibile strumento espressivo. Con Lakapoliesis, l’alluminio riciclato diventa protagonista di un racconto artistico innovativo, dimostrando che sostenibilità e creatività possono convivere in perfetta armonia", dichiara Stefano Stellini, direttore generale di Cial. "'Lakapoliesis Renovata' e 'Vitalis' introducono una narrazione mitologica futura. Rappresentano figure che incarnano l'immortalità e la capacità di rinascita dell’alluminio - commenta l’artista Matteo Cibic - l’alluminio è un materiale magico, si plasma facilmente, è leggero e molto resistente, i riflessi cangianti e le sue infinite vite ci accompagnano in memorie del passato e sogni del futuro”. L’esposizione sarà visitabile gratuitamente presso il Padiglione d’arte e il giardino della Fondazione Luigi Rovati, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva tra arte, natura e sostenibilità.