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(Adnkronos) - "Non abbiamo glissato sul tema, le rinunce non sono tante, le scuse sono state sincere, gli spazi sono stati concessi e questo è quello che abbiamo pensato di fare". Così Chiara Valerio, curatrice di 'Più libri più liberi', intercettata dai giornalisti dopo l'apertura ufficiale, oggi alla Nuvola dell'Eur a Roma, della Fiera della piccola e media editoria, risponde alle domande sulle polemiche nate dopo l'invito da lei rivolto al filosofo Leonardo Caffo, imputato per maltrattamenti, seguito poi dalla rinuncia da parte dello stesso Caffo e dalle scuse della direttrice Valerio. A quanto si apprende, le defezioni sarebbero 23 su un totale di 1.200 relatori che si alterneranno nei 5 giorni della manifestazione. Alla domanda poi, su qual è l'obiettivo della Fiera di quest'anno, Valerio risponde che "l'obiettivo è come il messaggio nella bottiglia, quindi non ne abbiamo, nel senso che un programma è una cosa più complicata di un messaggio mandato nella bottiglia. È un programma che ha raccolto le istanze degli editori e delle case editrici presenti in fiera e sostanzialmente risponde alla misura del mondo che è il tema dato, con incontri proposti sulle guerre in atto e sulla non conformità". E ancora: "Mi fa impressione, avendoci pensato, che essendo questa fiera ispirata ai 700 anni del Milione di Marco Polo, che è un libro di viaggi, di natura epica e di natura romanzesca, che il viaggio di Marco Polo oggi via terra non si potrebbe più fare perché è impossibile passarci. Quindi quel mondo che sembrava più piccolo negli anni 20 del 1400 alla fine degli anni 90 del 300 adesso è in realtà molto più piccolo e molto più risicato. Ma io penso che i libri e un programma fatto di libri possano almeno farci immaginare che il mondo può essere più largo e se possiamo immaginare una cosa, quella cosa di solito accade, non tanto per pensiero magico ma per prassi".
(Adnkronos) - “Oggi è una giornata estremamente importante. in occasione della Giornata internazionale della disabilità l'Inail ha deciso di intitolare il proprio auditorium della sede centrale al dottor Antonio Maglio, una figura fondamentale per l'istituto ma anche per lo sport paralimpico italiano. È stato il padre delle Paralimpiadi, a partire da Roma nel 1960, dando il via ad una storia che continua fino ai giorni nostri e che ha dato tantissime grandi soddisfazioni allo sport italiano, come abbiamo potuto vedere recentemente nelle Paralimpiadi di Parigi. Il dottor Maglio, peraltro, per l'Inail è stato veramente un capostipite della riabilitazione, responsabile del nostro centro ad Ostia, ed è stato veramente il moderno ispiratore della nuova riabilitazione, finalizzata a restituire alle persone una vita lavorativa normale”. Lo ha affermato Fabrizio D’Ascenzo, presidente dell’Inail, alla cerimonia di intitolazione dell'Auditorium Inail al Professor Antonio Maglio.
(Adnkronos) - "La sostenibilità è parte essenziale della nostra strategia industriale nella quale la sostenibilità è perfettamente integrata attraverso il Piano Esg, e rappresenta un driver di crescita economica e di creazione del valore per tutti i nostri stakeholder. In qualità di abilitatore della digitalizzazione, contribuiamo anche alla riduzione del digital divide e allo sviluppo economico, sociale e culturale delle comunità in cui operiamo, per superare le barriere territoriali, che molto spesso si tramutano in barriere sociali, in un’ottica di inclusione e di sviluppo del 5G". E' quanto ha detto Michelangelo Suigo, direttore relazioni esterne, comunicazione e sostenibilità di Inwit, intervenendo a 'I giovani e la sostenibilità. Talenti da valorizzare', evento di apertura della 'Social Sustainability Week' in corso al Palazzo dell'Informazione del Gruppo Adnkronos a Roma, commentando i contenuti della ricerca di Eikon Strategic Consulting Italia dal titolo ‘Giovani e sostenibilità sociale’. “Continuiamo a lavorare -ha sottolineato Suigo- per abilitare territori sempre più digitali, inclusivi e sostenibili, da consegnare alle generazioni future. Un tema, questo, su cui le nuove generazioni sono molto sensibili: secondo l’indagine realizzata per Inwit dall'Istituto Piepoli dal titolo 'Il valore delle infrastrutture digitali', per i giovani tra i 18 e i 34 anni la rete digitale si posiziona tra le prime 3 infrastrutture in termini di priorità di investimento per la crescita sostenibile del Paese”.