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(Adnkronos) - Un pezzo di storia del cinema hollywoodiano va all'asta: dalla macchina da scrivere del primo film girato a Hollywood alle iconiche tavole di pietra del kolossal 'I Dieci Comandamenti'. Oggi, martedì 15 luglio, casa d'aste di Dallas Heritage Auctions apre le porte a una vendita straordinaria: la collezione personale di Cecil B. DeMille (1881-1959), il leggendario regista e produttore statunitense. Tra i pezzi più attesi ci sono due veri cimeli del cinema: la macchina da scrivere Underwood No. 5 utilizzata per 'The Squaw Man' (1914) e una coppia di tavole in granito provenienti dal set de 'I Dieci Comandamenti' (1956). La Underwood No. 5 in asta è molto più di una macchina da scrivere: è il simbolo dell'inizio dell'era hollywoodiana. DeMille la usò per battere a macchina lo scenario di 'The Squaw Man', il suo debutto alla regia e il primo lungometraggio mai realizzato a Hollywood. Il soggetto del film, scritto di getto da DeMille e Oscar Apfel durante un viaggio in treno da New York a Los Angeles, fu inizialmente redatto a mano prima di essere trascritto sulla Underwood. Questo pezzo d’epoca, con struttura in metallo nero e dettagli dorati, apparteneva in origine alla sua dattilografa e contabile, Stella Stray, che lo cedette al regista nel dicembre del 1913. Un oggetto che racchiude non solo valore storico, ma anche un momento di svolta per l’industria del cinema. Insieme alla macchina da scrivere, l'asta include anche una rara coppia di tavole in granito rosso ispirate a quelle maneggiate da Charlton Heston nel ruolo di Mosè in 'I Dieci Comandamenti'. Ma a differenza dei leggeri oggetti di scena, queste tavole pesano circa 14,5 kg ciascuna, e sono state realizzate in vero granito rosso proveniente dal Monte Sinai, luogo biblico dove Mosè avrebbe ricevuto la legge da Dio. Per garantire autenticità storica, DeMille consultò esperti dell’Oriental Institute dell’Università di Chicago. Il professor Ralph Marcus contribuì con una traduzione dei Dieci Comandamenti in antico alfabeto cananaico, simile a quello che si sarebbe usato all’epoca di Mosè. A completare il lotto, una teca in legno realizzata su misura, commissionata dallo stesso regista, pensata per esporre le tavole in contesti promozionali ed educativi.
(Adnkronos) - E' stato pubblicato da Ismea il nuovo numero del report AgriMercati relativo al primo trimestre 2025, che fotografa una congiuntura complessivamente positiva per il settore agroalimentare italiano, a conferma della solidità del settore nonostante il contesto ancora segnato da incertezze economiche internazionali. Il trimestre in esame chiude con un recupero congiunturale del valore aggiunto agricolo (+1,4%) e un incremento dell'indice dei prezzi agricoli alla produzione (+2,3% rispetto allo stesso periodo del 2024), trainato soprattutto dai prodotti zootecnici. Un dato che rappresenta una buona notizia per le aziende agricole, poiché riflette un miglioramento delle condizioni di mercato.Nello stesso periodo, anche la produzione industriale alimentare ha segnato un +1,6%, a conferma del dinamismo della filiera e del rafforzamento della domanda, sia interna che internazionale. Le esportazioni agroalimentari italiane sono salite del 6% su base tendenziale, superando i 18 miliardi di euro, con una forte spinta da comparti chiave come formaggi, vino e caffè. Sul fronte dei consumi, la spesa alimentare delle famiglie italiane è aumentata del 3,8%, con un incremento dei volumi in settori strategici come carne, pesce, lattiero-caseari, frutta e verdura. Si tratta di un segnale importante: il consumatore continua a premiare la qualità e l'origine dei prodotti, nonostante il contesto inflattivo.Anche le aspettative degli operatori agricoli e dell'industria alimentare sono orientate all'ottimismo: il 21% degli agricoltori prevede un miglioramento dell'andamento aziendale nel secondo trimestre, mentre oltre la metà delle imprese dell'industria alimentare prevede un incremento delle vendite. Il direttore generale di Ismea, Sergio Marchi, ha dichiarato: "I dati del primo trimestre 2025 confermano la tenuta e la capacità di adattamento del sistema agroalimentare italiano. Ismea, attraverso il report AgriMercati, continua a offrire uno strumento aggiornato e di analisi trasparente, a supporto delle scelte strategiche di imprese e istituzioni".
(Adnkronos) - “Spesso si pensa che sia l’Europa a imporre scelte ai Paesi membri, ma nel caso dell’economia circolare è accaduto il contrario: l’Italia ha tracciato per prima la strada, con esperienze concrete di raccolta differenziata, impianti industriali e filiere produttive che l’Unione ha inserito nelle proprie direttive e regolamenti, e che hanno anticipato gli obiettivi europei. Abbiamo una leadership internazionale che raccontiamo ancora troppo poco: il modello italiano dell’economia circolare è un esempio straordinario, da preservare e rafforzare per il futuro”. Questo il commento di Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente, in occasione dell’Ecoforum 2025, tenutosi a Roma e organizzato da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club.