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(Adnkronos) - Ricompense fino a un milione di dollari ai soldati russi per abbandonare il fronte in Ucraina. Sarebbe questa la proposta di Kiev ai militari di Mosca dispiegati nella provincia orientale di Donetsk. La denuncia arriva dal Servizio federale di sicurezza (Fsb) del Cremlino, i cui agenti avrebbero "fermato un'operazione” ucraina che prevedeva appunto di ricompensare i russi che scelgono di "abbandonare le loro posizioni nella città di Gorlovka". “Le intenzioni della Direzione principale dell'intelligence del Ministero della Difesa ucraino sono state rapidamente identificate dai servizi di controspionaggio militare dell'Fsb”, ha dichiarato l'agenzia, aggiungendo che gli agenti sono riusciti a ricevere circa 97.050 euro da Kiev come ‘anticipo’. L'Fsb ha inoltre sottolineato che “durante le attività operative sono state localizzate aree di concentrazione delle unità delle Forze armate ucraine”, il che ha permesso all'esercito russo “di effettuare attacchi preventivi con missili e artiglieria sulle rotte di movimento identificate”. “Il nemico ha subito significative perdite umane e materiali”, ha dichiarato l'Fsb, aggiungendo che i fondi presumibilmente consegnati da Kiev “sono stati utilizzati per acquistare attrezzature e risorse tecniche a beneficio delle unità che partecipano all'operazione militare speciale”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha intanto proposto all'Occidente di acquistare armi dall'Ucraina con i circa 250 miliardi di dollari provenienti dai beni russi congelati. "Il sostegno più forte all'esercito ucraino è quello di stanziare 250 miliardi. L'Ucraina prenderà questi soldi, ne stanzierà una grande quantità per la produzione nazionale e per l'importazione di quei tipi di armi che l'Ucraina non ha e di cui ha esattamente bisogno", ha detto Zelensky durante una conferenza stampa a Varsavia.
(Adnkronos) - Un giro ferroviario d'Italia che, con i treni regionali, porta a percorrere oltre 4.000 chilometri di binari dalla stazione più settentrionale della penisola fino a quella più a Sud. A raccontarlo, nel libro 'Italia ad altra velocità. In viaggio dal Brennero alla Sicilia con i treni regionali' (Youcanprint), è Fabio Bertino, torinese, reporter di viaggio e scrittore, alla sua quarta opera dopo 'Worldzapping' (goWare 2016), 'Destinazione Russia. Una nave e un gatto nella tundra e altri incontri stra-ordinari' (goWare 2018) e 'Binari. Racconti di viaggi e di treni sulle ferrovie minori italiane' (Youcanprint 2021). Il nuovo libro racconta uno dei modi più belli per viaggiare 'slow', alla scoperta di un'Italia solo apparentemente 'minore' che si rivela invece uno scrigno di meraviglie. Un itinerario dalle Alpi al Mar Ionio, dalla laguna veneta al cuore d’Italia, fino alla costa calabra e siciliana, dall’Adriatico al Tirreno, dalla capitale ai piccoli paesi. Un viaggio lento (da qui il titolo 'Italia ad altra velocità') attraverso la provincia italiana e le sue tante, a volte inaspettate, meraviglie: i paesaggi, i borghi e le cittadine, la storia e le tradizioni, l'architettura e la cultura, il cibo e il vino. Su tutto, poi, i tanti piccoli grandi incontri sui vagoni, nelle stazioni, nei dehor dei bar, nelle piazze, che restano sempre i momenti più preziosi di ogni viaggio. "Non un viaggio qualunque, ma un'avventura che vi porterà a scoprire l'anima autentica dell'Italia, quella nascosta fra le pieghe del tempo e del paesaggio, quella che si svela solo a chi sceglie di rallentare e di osservare", si legge nella prefazione al libro, che "non è solo un diario di viaggio, ma un invito a guardare con occhi nuovi il nostro Paese", in cui l'autore "non si limita a descrivere i luoghi, ma condivide con noi le sue riflessioni sulla storia, l'arte e la cultura dei territori attraversati". "Il suo sguardo attento coglie i dettagli, gli aneddoti, le curiosità che rendono unico ogni luogo. Ci racconta le sue conversazioni con i compagni di viaggio, spesso veri e propri spaccati di vita vissuta, che offrono un'immagine sincera e coinvolgente della quotidianità italiana", si legge ancora. Queste le tappe percorse, che corrispondono ad altrettanti capitoli del libro: 'Da nord, sulla via dei pellegrini' (Brennero-Trento); 'Sotto al ponte di Bassano' (Trento-Venezia); 'La Mesopotamia d’Italia' (Adria-Mestre-Chioggia-Rovigo); 'La terra trema' (Verona-Bologna); 'Questa è la triste storia di Stefano Pelloni' (Bologna-Ravenna); 'La ferrovia immortale' (Faenza-Firenze); 'Nel cuore del Granducato' (Firenze-Empoli-Terontola); 'In treno al centro del mondo' (Terontola-Foligno-Ancona); 'Oltre il portone proibito' (Ferrovia vaticana); 'Di nuovo ad est' (Roma-Sulmona-Pescara); 'Ancora nuove scoperte' (Pescara-Foggia); 'Altra spiaggia, altro mare' (Foggia-Napoli); 'Dove tutto è cominciato' (Napoli-Portici-Battipaglia); 'Nella terra del mito e degli dei' (Battipaglia-Reggio Calabria); 'Rotolando verso sud' (Reggio-Messina-Pozzallo).
(Adnkronos) - Lavorare sulla transizione dagli ioni di litio a quelli di sodio per risparmiare e ridurre la dipendenza dai paesi in cui si estraggono e vengono lavorate le terre rare. È questa la sfida in cui si sono cimentati gli esperti del Canepa Lab e quelli del CNRS, in Francia, ottenendo buoni risultati. In tal senso, giocherebbero un ruolo chiave il fosfato di sodio e vanadio, che nei test di laboratorio hanno fatto registrare delle performance molto interessanti. I risultati della ricerca sono stati recentemente pubblicati su “Nature Materials”.