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(Adnkronos) - Il mercato del costruito sta entrando in una nuova stagione. Secondo le anticipazioni del Rapporto Congiunturale 2025, elaborate da Cresme per Fiera Milano, dopo il forte impulso trainato dagli incentivi come il Superbonus, quest’anno gli investimenti in costruzioni sono destinati a contrarsi a valori correnti del 2,5%, dopo il -3,3% dello scorso anno. Lo si legge in una nota. Performance frutto di un calo della riqualificazione nell’ordine del 15% nel 2024 e del 16% nel 2025, a fronte di una crescita delle opere pubbliche del 15,6% nel 2024 e dell’11% nel 2025. Tuttavia, la prospettiva cambia radicalmente se si mette a confronto il 2024, ultimo anno per il quale ci sono dati consolidati, con quanto valeva il mercato delle costruzioni nel 2019, prima della pandemia. Il bilancio delle imprese che operano nel mercato è infatti cresciuto notevolmente passando dai 180 miliardi del 2019 ai 288 miliardi del 2024, vale a dire il 60,6% in più. Mentre, se si depura questa crescita dall’aumento dei prezzi degli interventi in edilizia, il progresso reale è del +26,8%. Nel contesto di questo cambiamento, emergono la necessità di nuove strategie che sappiano rispondere alle richieste di una domanda abitativa in crescita, dove mancano ancora oltre 250 mila nuove unità residenziali, e di un'innovazione tecnologica e sostenibile che accompagna il settore verso modelli più efficienti ed ecosostenibili. È proprio in questo scenario che Fiera Milano presenta l'edizione 2025 di Miba –Milan International Building Alliance, l'evento che da mercoledì 19 novembre vedrà svolgersi in contemporanea quattro manifestazioni che insieme coprono l'intera filiera del costruito: Made expo (edilizia e architettura), Smart Buinding Expo (integrazione tecnologica e impiantistica), Sicurezza (soluzioni per proteggere luoghi, persone e dati) e GEE – Global Elevator Exhibition (mobilità interna). Made expo chiuderà i battenti il 22 novembre, mentre le altre il 21. “In un mercato che chiede un approccio sempre più sinergico, con Miba offriamo un’occasione unica dove materiali, tecnologie, reti e impianti dialogano tra loro, supportando la transizione energetica e digitale in atto.” – osserva Paola Sarco, Amministratore Delegato di Made Eventi e Head of Building & Industrial Exhibitions di Fiera Milano – “È una scelta strategica che rende l’Italia un hub di riferimento per l’innovazione del building e delle città e la mette al centro del contesto internazionale: delle 1.369 aziende di Miba, infatti, il 28% proviene dall’estero, in rappresentanza di 44 Paesi”. Ad arricchire l’offerta di MIBA 2025, che occupa in totale 8 padiglioni, un programma di oltre 100 eventi formativi e conferenze che affrontano temi fondamentali quali la sostenibilità ambientale, l'efficienza energetica, la digitalizzazione dei servizi, la sicurezza e l'intelligenza artificiale, elementi chiave per la competitività futura del settore edilizio e un maggiore comfort abitativo. Intanto, il mercato immobiliare residenziale italiano mostra segnali di vitalità. Le recenti rilevazioni dell’Agenzia delle Entrate-OMI evidenziano un’accelerazione nella compravendita di abitazioni, con un +11,2% nel primo trimestre del 2025 e un +8,1% nel secondo. Una corsa favorita dal calo dei tassi relativi ai mutui. Ora la situazione si va normalizzando, tanto che secondo Cresme l’anno potrebbe chiudersi con una crescita del 6,4%. In questo contesto, Miba si propone come piattaforma strategica per mostrare le soluzioni e le tecnologie capaci di rispondere alle sfide attuali e future, facendo incontrare domanda e offerta e alimentando il dibattito sulle trasformazioni in atto. Gee – Global Elevator Exhibition (19-21 novembre 2025, Fiera Milano), hub internazionale per la mobilità verticale e orizzontale, vede presenti 112 aziende da 13 Paesi, per il 22% estere. Una vetrina su innovazione tecnologica, sicurezza, sostenibilità e manutenzione predittiva, con una attenzione particolare alla formazione professionale, grazie a sessioni certificate talk di settore e incontri B2B. Principale appuntamento italiano per edilizia e architettura, Made expo propone l’offerta di 625 aziende per il 23% estere da 29 Paesi. Temi chiave dell’edizione sono la sicurezza del costruito, la sostenibilità e l’innovazione, con focus su materiali performanti, intelligenza artificiale e nuove tecnologie per la progettazione. In programma il Made Sustainability Prize, il ritorno di Fel – Festival dell’Edilizia Leggera – e l’Inspirational Talk “AI Architectural Intelligence”, dedicato al ruolo dell’AI nel ridisegnare gli spazi del futuro. Sbe conferma il suo ruolo di piattaforma internazionale per l’integrazione tecnologica negli edifici e nelle città. Con 162 espositori da 17 Paesi per il 26% estere e un ricco programma di workshop, talk e piazze dell’innovazione, la manifestazione permette di fare il punto su opportunità e rischi della twin transition del costruito, grazie a tre giornate verticali su decarbonizzazione, elettrificazione, smart building e smart city. Un’area dedicata alle rinnovabili e un focus sull’illuminotecnica completano l’offerta dedicata all’efficientamento energetico. Sicurezza 2025 si conferma punto di riferimento europeo per security & fire, con 470 espositori da 34 Paesi per il 36% esteri. Con una proposta espositiva altamente rappresentativa di tutti i comparti, racconta un mercato in grande cambiamento, sempre più orientato a soluzioni complesse, integrate e interconnesse. Novità di questa edizione, la proposta formativa si articola in tre giornate tematiche – Cyber Day, Security Day e Job in Security Day- focalizzate sulle grandi sfide del settore: la tutela dei dati, fondamentale in tecnologie sempre più digitali, la customizzazione delle soluzioni, la ricerca di nuove leve e lo sviluppo di nuove competenze.
(Adnkronos) - In collaborazione con Ringo C’è un bisogno profondo, spesso poco riconosciuto, che attraversa l’infanzia e la preadolescenza: tempi e luoghi tra coetanei, liberi ma sicuri, dove costruire autonomia e relazioni autentiche: il cosiddetto ‘Terzo Spazio’. Una ricerca promossa da Ringo, in collaborazione con AstraRicerche, ha esplorato, intervistando i genitori, come i loro figli tra i 7 e i 14 anni vivono oggi tempo libero, uso del digitale e supervisione di un adulto, mettendo a fuoco il ruolo del 'Terzo Spazio' al di fuori di casa e scuola. In continuità con la campagna 'Tra di noi c’è più gusto!', on air da settembre, Ringo sceglie di dare voce a questo bisogno, facendo conoscere, in primis ai genitori, l’importanza dei 'Terzi Spazi', momenti in cui i tween sono completamente liberi di essere loro stessi e creano rapporti più profondi: ridono, scherzano, scoprono il mondo e crescono, insieme. Piccoli spazi che restano tra loro ma che legano, un po’ come fa la crema di Ringo con i suoi due biscotti, per creare qualcosa di unico. Dare fiducia e creare occasioni di autonomia significa quindi investire nelle nuove generazioni e, di riflesso, in quello dell’intera società. Ciò si concretizza nella routine familiare e nei momenti di condivisione tra ragazze e ragazzi che Ringo accompagna da generazioni con i suoi biscotti dal gusto inimitabile. La ricerca fotografa la quotidianità di ragazzi e ragazze, divisa fra momenti in famiglia, routine scolastica, hobby e tempo libero con i coetanei. Infatti, il 66% dei tween riserva almeno un’ora a compiti e studio, con sport e TV (entrambi al 52%) a completare il quadro. In mezzo, trova posto il tempo dedicato agli amici, che dà forma alle relazioni e all’autonomia. Ed è così che il Terzo Spazio prende forma nei luoghi di prossimità: cortili scolastici, campi sportivi, biblioteche, panchine. La sua importanza per autonomia e indipedenza è riconosciuta dall’87% dei genitori, che in larga maggioranza credono che rafforzi le abilità sociali (66%). Nella pratica però i momenti senza supervisione sono rilevati nel 33% dei casi, e salgono al 47% nella fascia 13–14 anni. A incidere ci sono il timore dei genitori per la sicurezza fisica e le “cattive compagnie” (entrambi al 34%), ma anche come gestire il controllo online (33%). I momenti di autonomia, infatti, non si sviluppano più solo all’esterno, ma anche nel digitale, con internet, utilizzato da quasi la metà dei preadolescenti (44%), che diventa a tutti gli effetti un nuovo Terzo Spazio da considerare. Online, l’attenzione di ragazzi e ragazze è catturata dai social media (59%), specialmente nella fruizione di video brevi (YouTube e TikTok). In preadolescenza poi l’uso del web si allarga: tra gli 11–14 anni entra nello studio (47%) e diventa il modo per restare in contatto con gli amici (46%), più che tra i 7–10 anni (35% e 21%). Cambiano anche le modalità con cui ci si collega: i più grandi navigano più spesso da soli (39%), i più piccoli lo fanno affiancati dai genitori (56%). E gli effetti? Più occasioni di dialogo (33%) ma anche qualche momento di isolamento (26%), segnali che descrivono un uso del digitale in continua trasformazione. “Questa ricerca restituisce tutta la verità della complessità educativa attuale. I genitori sono consapevoli dei rischi connessi all’uso eccessivo di internet e contemporaneamente non si fidano del mondo reale, percepito come inospitale e pericoloso. Allo stesso tempo riconoscono che l’autonomia individuale e sociale di bambini e preadolescenti possa svilupparsi solo attraverso esperienze di gioco e socializzazione fuori dal controllo adulto”, commenta lo psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini. “Non bastano la scuola, lo sport e le attività ricreative, serve anche -continua- la sperimentazione graduale di sé nel mondo. L'aggregazione libera tra coetanei. I rapporti di amicizia in assenza degli adulti sono fondamentali per la crescita. Per questo a noi adulti tocca lasciarli andare e non solo organizzare”. La fotografia restituita dalla ricerca guidata da Ringo è quella di una quotidianità tangibile: pomeriggi tra compiti, sport e TV; passioni digitali che scorrono tra social media e video ultrabrevi e la rete che, in preadolescenza, diventa anche studio e modo per restare in contatto con gli amici. Dentro questo ritmo, il Terzo Spazio è fatto di momenti e luoghi semplici in cui autonomia e relazioni prendono forma, delineando un equilibrio contemporaneo tra presenza adulta, coetanei e digitale. Come sottolinea lo psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini, la complessità educativa di oggi chiede agli adulti di favorire esperienze di autonomia graduale e di fidarsi dell’aggregazione tra ragazzi e ragazze, permettendo legami e tempi tra amici senza una regia costante. Lasciarli andare, senza scomparire, è l’atto educativo più difficile, eppure necessario.
(Adnkronos) - A Bologna, in occasione della premiazione del Cresco Award 2025 – Comuni sostenibili e Agenda 2030, il Comune di Vimodrone (Milano) è stato premiato per la categoria dei Comuni sopra i 10 mila abitanti grazie al progetto Luoghi Comuni, iniziativa dedicata ai giovani e al loro protagonismo nella vita cittadina. "Luoghi Comuni è un concetto di apertura e relazione – ha spiegato Marco Albertini, vicesindaco di Vimodrone – un progetto che offre ai ragazzi spazi e momenti di incontro, dove potersi esprimere liberamente e costruire insieme il futuro della città". Il programma, ha proseguito, nasce dalla volontà dell’amministrazione di investire sulle nuove generazioni come risorsa strategica per la comunità: "Puntare sui giovani significa investire nel futuro. Abbiamo creato luoghi aperti, con educatori e percorsi partecipativi, per dare ascolto alle loro esigenze e alle loro idee". Il progetto mira a rafforzare la coesione sociale e a rendere la sostenibilità non solo ambientale ma anche umana, educativa e comunitaria, in linea con i principi dell’Agenda 2030.