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(Adnkronos) - "Nulla comprometterà il cessate il fuoco a Gaza, Israele ha il diritto di reagire". Ad affermarlo il presidente Usa Donald Trump dopo che il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato all'esercito di effettuare "raid massicci" sulla Striscia dopo aver accusato Hamas di aver violato la tregua. Secondo al Jazeera, che cita fonti palestinesi, 63 persone sono morte negli ultimi attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza. "Gli attacchi israeliani contro edifici residenziali e tende per rifugiati nella Striscia di Gaza hanno ucciso 63 persone, tra cui 24 bambini", si legge nella dichiarazione. Secondo quanto riportato dai media, Gaza City, Khan Yunis, Beit Lahiya, i campi di Nuseirat e Bureij nella parte centrale dell'enclave e altre aree sono state sottoposte a bombardamenti aerei nella notte. Anche imbarcazioni e carri armati dell'Idf hanno bombardato Rafah . In precedenza la Protezione civile di Gaza aveva parlato anche di circa 200 persone rimaste ferite “in una chiara e flagrante violazione dell’accordo di cessate il fuoco”, ha aggiunto Mahmud Bassal, portavoce dell'agenzia gestita da Hamas, definendo la situazione a Gaza “catastrofica e terrificante”. Israele afferma di aver lanciato gli attacchi a causa delle ripetute violazioni da parte di Hamas, tra cui un attacco in cui è morto un soldato a Rafah ieri, e della mancata restituzione da parte del gruppo terroristico dei 13 corpi rimanenti degli ostaggi, come concordato nell'accordo di cessate il fuoco. I funzionari israeliani sono fermamente convinti che il gruppo terroristico conosca l'ubicazione della maggior parte dei corpi e che stia falsamente affermando il contrario per ritardarne la restituzione. Gli ospedali di Gaza riferiscono che 63 persone, tra cui 24 bambini, sono state uccise negli attacchi dell'Idf da martedì pomeriggio si legge su Haaretz. “Hanno ucciso un soldato israeliano, quindi gli israeliani hanno reagito e dovevano reagire. Quando succede una cosa del genere, devono reagire”, ha detto Trump ai giornalisti a bordo dell'Air Force One - si legge sul Times of Israel - aggiungendo che “Hamas è una piccola parte dell'accordo sul Medio Oriente". "Hanno detto che si sarebbero comportati bene e, se lo faranno, saranno felici, altrimenti saranno eliminati”, ha continuato, riferendosi all'apparente intesa raggiunta quando i suoi principali collaboratori hanno incontrato i negoziatori di Hamas in Egitto nelle ultime ore prima della conclusione dell'accordo di cessate il fuoco. Trump ha affermato che i funzionari di Hamas hanno detto ai suoi collaboratori Witkoff e Kushner che avrebbero deposto le armi, ma l'organizzazione terroristica ha ripetutamente smentito. Il cessate il fuoco a Gaza tiene nonostante le "scaramucce" tra Israele e Hamas aveva detto nelle ore precedenti il vice presidente degli Stati Uniti JD Vance. "Il cessate il fuoco è ancora in vigore. Ciò non significa che non ci saranno piccoli scontri”, aveva affermato Vance in un commento trasmesso dalla Fox News e pubblicato sui social media dalla Casa Bianca. Gli attacchi da parte di Israele sarebbero arrivati dopo il fuoco aperto da Hamas contro soldati a Rafah e il falso “ritrovamento” dei resti di ostaggi. Hamas dal canto suo ha respinto le accuse di aver attaccato le truppe israeliane a Gaza e confermato l'impegno a rispettare il cessate il fuoco. "Hamas - si legge in una nota - afferma di non aver alcun legame con l'incidente a Rafah e afferma il suo impegno all'accordo di cessate il fuoco". Allo stesso tempo ha rinviato la consegna del corpo di un altro ostaggio che era prevista per martedì sera a causa delle "violazioni" israeliane del cessate il fuoco. "Rinvieremo la consegna che era prevista a causa delle violazioni dell'occupazione", ha affermato il braccio armato del movimento, le Brigate al Qassam, affermando che ogni "escalation" israeliana "ostacolerà la ricerca e il recupero dei corpi". Secondo quanto annunciato dall'Idf un riservista israeliano è stato ucciso ieri nella Striscia di Gaza. La vittima è stata identificata come il sergente maggiore (riserva) Yona Efraim Feldbaum, un soldato di 37 anni del Corpo di Ingegneria militare della Divisione di Gaza, proveniente dall'insediamento di Neria in Cisgiordania.
(Adnkronos) - FederlegnoArredo conferma il proprio impegno per la transizione sostenibile partecipando, per il terzo anno consecutivo, a Ecomondo, l’evento internazionale di riferimento per la green e circular economy, in programma dal 4 al 7 novembre al Quartiere Fieristico di Rimini. Presente in Hall Sud, stand 107, la Federazione sarà protagonista di un calendario di appuntamenti dedicati ai principali temi ambientali e normativi che interessano il comparto legno-arredo, rinnovando così il proprio servizio a supporto delle imprese della filiera verso modelli produttivi sempre più sostenibili che, pur in linea con le nuove direttive europee, consentano una reale sostenibilità economica e sociale delle misure. Il 2025 rappresenta infatti un anno cruciale per il settore, con l’entrata in vigore di regolamenti come il Ppwr sugli imballaggi, l’Eudr sulla deforestazione di cui non sono ancora ben definiti i contorni e la Responsabilità estesa del produttore (Epr) che vede la Federazione e le aziende dell’arredo impegnate in un progetto concreto che ha voluto anticipare un possibile obbligo di legge. “La presenza a Ecomondo non è solo testimonianza, ma rappresentanza su temi chiave dell’economia circolare, a partire dalla tracciabilità delle materie prime, alla progettazione responsabile”, dichiara Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo. “La sostenibilità - prosegue - è un percorso condiviso che si costruisce insieme alle imprese e alle istituzioni, italiane ed europee con coerenza e visione. È questa la direzione che vogliamo rafforzare a Ecomondo, portando la voce di un settore che pur eccellendo sui temi della sostenibilità è pronta a migliorarsi ancora, in un quadro che sappia però tener conto della reale fattibilità di ogni misura. Un impegno che richiede coerenza, dialogo con l’Europa e la volontà di costruire un sistema industriale competitivo. Essere a Ecomondo rappresenta un’occasione per confrontarci con esperti e istituzioni, e ribadire che la transizione ecologica si costruisce attraverso un’azione di sistema”. Con la partecipazione a Ecomondo 2025, FederlegnoArredo riafferma la propria visione di transizione sostenibile come percorso collettivo, fondato su dialogo, innovazione e responsabilità condivisa. Un impegno che guarda all’Europa, ma nasce in Italia, dal valore delle sue imprese e dalla qualità dei suoi prodotti, ma soprattutto dalla volontà di costruire un’economia circolare realmente competitiva.
(Adnkronos) - "La sostenibilità indica la nostra rotta, l'acqua è natura portata ai consumatori. Si pensa al vino come frutto del territorio in cui nasce, ma l'acqua minerale è la stessa identica cosa. E' saldamente ancorata al proprio territorio, da cui non prescinde, ha delle caratteristiche uniche che sono il frutto del territorio da cui sgorga e delle caratteristiche che devono essere costanti nel tempo. Quindi per noi fare sostenibilità vuol dire lavorare per essere un'azienda a prova di futuro. Non è qualcosa da cui possiamo prescindere ed è un impegno quotidiano, non è un obiettivo da raggiungere. E' un impegno quotidiano che mettiamo nel nostro modo di fare impresa, nel prenderci cura dell'acqua, nel prenderci cura delle nostre persone e dei territori in cui operiamo. Lo facciamo, lo facciamo attraverso diverse tipologie di iniziative, diverse leve che andiamo ad attivare". Lo ha detto Fabiana Marchini, head sustainability & corporate affairs Gruppo Sanpellegrino, intervenendo intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’ tenutosi oggi al Palazzo dell’Informazione a Roma. E Marchini ha spiegato nel concreto le attività portate avanti. "Intanto lavoriamo -ha sottolineato- sull'ottimizzazione dei processi industriali e sull'ottimizzazione della gestione della risorsa idrica, è importantissimo. Tutti i nostri stabilimenti sono certificati secondo lo standard internazionale dell'Alliance for water stewardship che attesta la gestione virtuosa e condivisa dalla risorsa idrica. E per noi questo è fondamentale perché l'acqua comunque è vita, è una risorsa fondamentale, infatti perseguiamo il costante efficientamento e il risparmio idrico. Lo facciamo -ha continuato- cercando di mitigare il nostro impatto ambientale, sia in termini di carbon footprint, sia in termini di supporto a un modello di economia circolare. Utilizziamo materiali riciclati nei nostri imballaggi, cerchiamo di evolvere il nostro modello di business adottando una logistica sempre più sostenibile. Quindi sono diverse le leve che attiviamo per poter mitigare il nostro impatto", ha sottolineato. "E poi, non meno importante, è la gestione di quello che noi chiamiamo la nostra casa, che è poi la casa comune, il territorio da cui sgorgano le nostre acque. Quindi è fondamentale per noi prenderci cura dei territori in cui viviamo", ha concluso.