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(Adnkronos) - L’Inail promuove il progetto Si.in.pre.sa. (Sicurezza, informazione, prevenzione, salute), iniziativa itinerante che nell’arco di 24 mesi toccherà tutte le regioni italiane per ascoltare i bisogni di imprese e lavoratori e fornire risposte tempestive e mirate in termini di supporto e assistenza di prossimità. La prima tappa nazionale si svolge nelle Marche, ad Ancona, oggi lunedì 10 e martedì 11 novembre, presso il Porto di Ancona, molo Luigi Rizzo/Arco Clementino, dove una delle due unità mobili del progetto, vere e proprie stazioni attrezzate trasportate da truck, sarà a disposizione delle realtà produttive e dei cittadini. L’unità mobile comprende diverse sale, tra cui un’aula per incontri formativi e una sala medica, e ospiterà attività di consulenza specialistica, assistenza personalizzata e dimostrazioni pratiche sui servizi offerti dall’Inail a imprese e lavoratori. Il comparto portuale – all’interno delle attività produttive (distretti industriali, insediamenti produttivi e consorzi agricoli) – riveste un ruolo di assoluto rilievo strategico nell’economia della regione. Inoltre, la complessità delle attività che in esso si svolgono contribuisce a rendere la scelta del porto quale sito produttivo particolarmente significativo per poter realizzare la tappa di apertura al livello nazionale del progetto. Nel corso delle due giornate verrà presentata la mappatura degli infortuni e delle malattie professionali sul territorio regionale e saranno illustrati i bandi Isi e la premialità ot23 - a cura della sovrintendenza sanitaria e della consulenza tecnica salute e sicurezza di Inail Marche - alle aziende che operano nel porto, autorità e operatori portuali, compagnie di navigazione, spedizionieri, aziende di logistica e servizi portuali, società di costruzione e cantieristica, manutenzione e riparazione navale. Parteciperanno all’iniziativa il Comitato italiano paralimpico e l’Anmil, un atleta paralimpico e un assistito Inail, oltre a diversi testimonial della sicurezza Anmil rilasceranno la propria testimonianza. Di particolare interesse, l’intervento dei ricercatori del dipartimento medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale Dimeila e del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici Dit che presenteranno rispettivamente la piattaforma 'Condivido' e la movimentazione delle merci in ambito portuale come corretta gestione delle attrezzature di lavoro. Numerose le professionalità Inail presenti all’interno delle varie sale del Truck: assistenti sociali, infermieri, medici, professionisti, ricercatori e tecnologi.
(Adnkronos) - Si è svolto questa mattina, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università degli studi di Perugia, il workshop 'Il colore della qualità' in cui è stato presentato un nuovo studio promosso dalla Fondazione Ets Istituto Nutrizionale Carapelli (Inc) e condotto da Maurizio Servili, ordinario di Scienze e Tecnologie Alimentari dello stesso Ateneo e membro del Comitato Scientifico dell’Inc. Lo studio, mirato a valutare sistemi innovativi per determinare la freshness dell’olio extra vergine di oliva (evo) durante la shelf-life, ha preso in considerazione nuovi parametri chimici per determinare l’evoluzione dello stato ossidativo dell’olio e nuovi colori di bottiglia. La conservazione della qualità dell’olio evo confezionato è influenzata sia dalla tipologia di packaging che dalle condizioni di stoccaggio a scaffale. Il naturale processo di foto-ossidazione può compromettere, infatti, anche in tempi brevi, le proprietà sensoriali e salutistiche del prodotto. Bruno Seabra, presidente della Fondazione, nell’aprire i lavori ha sottolineato: “La mission della Fondazione Ets Istituto Nutrizionale Carapelli è quella di promuovere la ricerca nel settore dell’olio d’oliva e di diffonderne i risultati a beneficio del miglioramento della qualità e dell’educazione del consumatore. Oggi, grazie all’importante lavoro scientifico dell’Università di Perugia, presentiamo dei risultati che possono avere un impatto concreto sulla gestione dell’olio extra vergine a scaffale. Conservare al meglio la qualità significa tutelare tutti quei valori distintivi, sensoriali e nutrizionali, dell’olio extra vergine di oliva, che lo rendono un alimento essenziale della Dieta Mediterranea. Sostenere la ricerca, per l’Inc, vuol dire mettere al centro il consumatore e il futuro della sua salute. Ringraziamo Verallia per la collaborazione, predisponendo i prototipi del vetro oggetto della sperimentazione". Come dettagliato da Maurizio Servili, “lo studio in oggetto ha valutato, per la prima volta, l’impatto di diverse tonalità cromatiche del vetro quali il verde chiaro, l’ambra, il verde Uvag e il blu, sulla stabilità ossidativa degli oli evo esposti alla luce, simulando le condizioni di conservazione tipiche dei punti vendita". "Per valutare la shelf-life sono stati introdotti nuovi parametri strumentali per meglio interpretare il livello ossidativo degli oli e/o il loro grado di freschezza. I risultati ottenuti, testando oli di diversa origine geografica e composizione chimica, hanno evidenziato che il vetro blu ha un effetto protettivo sull’olio evo superiore a tutti gli altri colori di vetro testati. Gli effetti più significativi si sono osservati sull’evoluzione di parametri strumentali tradizionali come il K270 ed innovativi quali l’evoluzione dei composti fenolici ossidati, i composti volatili di neoformazione ossidativa e le pirofeofitine”, ha spiegato. Durante il workshop, la Stazione Sperimentale del Vetro di Venezia ha illustrato le proprietà ottiche e tecniche che rendono il vetro un materiale ideale per la protezione e la conservazione degli alimenti. Verallia ha approfondito invece il tema della sostenibilità, sottolineando l’impegno dell’azienda orientato ad una costante riduzione dell’impatto ambientale del prodotto, evidenziato dall’alto contenuto di materia riciclata (65,7%), utilizzato per la innovativa bottiglia in vetro Blu. “Sempre più riconosciuto - ha precisato nelle conclusioni Michele Carruba, presidente del Comitato scientifico di Inc - è il ruolo della nutrizione nel prevenire patologie di grande impatto sociale e l’olio extra vergine di oliva è sempre più considerato un componente indispensabile all’interno di una dieta sana. Questo studio, come gli altri condotti dall’Inc, ha un grande valore scientifico e contribuisce ad accrescere le conoscenze delle caratteristiche qualitative dell’olio evo e degli effetti nutrizionali dello stesso”.
(Adnkronos) - Novamont annuncia di aver ottenuto il certificato di conformità al Regolamento Fertilizzanti 2019/1009 per il telo di pacciamatura in Mater-Bi, utilizzato in agricoltura per il controllo delle infestanti, che biodegrada in suolo e a fine ciclo non necessita di essere smaltito separatamente. Secondo il Regolamento - spiega Novamont - il telo in Mater-Bi può essere considerato un ammendante inorganico, ovvero un prodotto fertilizzante con la funzione di mantenere, migliorare o proteggere le proprietà fisiche o chimiche, la struttura o l’attività biologica del suolo a cui è aggiunto. Il telo in Mater-Bi ha dimostrato di non accumularsi in suolo, di non rilasciare microplastiche persistenti e non provocare effetti ecotossici nell’ambiente. L’attività dei microrganismi ne determina la mineralizzazione completa e la successiva trasformazione in anidride carbonica e acqua. “Questa certificazione è una dimostrazione concreta che Mater-Bi, la pionieristica famiglia di bioplastiche di Novamont, non rilascia microplastiche persistenti nell’ambiente - spiega Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont - Novamont si è data l’obiettivo di adottare volontariamente gli stringenti criteri del regolamento fertilizzanti anche per lo sviluppo del Mater-Bi destinato alla produzione di shopper, sacchi frutta e verdura e tante altre applicazioni. L’applicazione dei criteri del Regolamento Fertilizzanti innalza il livello di garanzia delle caratteristiche di biodegradabilità, non accumulo in suolo e assenza di effetti ecotossici nell’ambiente di questi bioprodotti a tutela di tutta la filiera, dei nostri territori e delle comunità”.