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(Adnkronos) - "Dai dati del ministero della Salute, visibili anche sul sito, sappiamo che in Italia si associano al fumo di sigaretta 93mila decessi all'anno. Circa 2 terzi (oltre 60mila) sono prevalentemente legati al cancro del polmone, ma non solo. Il fumo di sigaretta è il più diffuso fattore di rischio del cancro della vescica. Ma 93mila morti ogni anno non solo sono una strage, ma rappresentano un peso anche economico per il Servizio sanitario nazionale, che si stima essere oltre 25 miliardi di euro. Da qui l'idea di promuovere la campagna contro il fumo 'Aumentare di 5 euro il prezzo delle sigarette e dei prodotti da fumo', che ci vede al fianco di Fondazione Aiom, Airc e Fondazione Veronesi, perché non possiamo assistere senza reagire a quanto il fumo di sigaretta e anche i nuovi prodotti arrecano danno a chi li utilizza e alla nostra comunità". Così Francesco Perrone, presidente di Aiom - Associazione italiana oncologia medica, intervendo alla presentazione dell'iniziativa in un convegno nazionale al Senato promosso da Aiom alla vigilia del suo XXVII Congresso nazionale, su iniziativa della vicepresidente del Senato Mariolina Castellone. "Si riconosce e si attribuisce al fumo un numero impressionante di morti per anno in Italia, per cancro al polmone, che ovviamente è il più frequente, ma anche per altri tipi di tumore come il cancro della vescica e per altre patologie, cardiovascolari e respiratorie - spiega Perrone - E' un'abitudine, comprendiamo non è semplice smettere, ma siamo convinti che l'aumento drastico del prezzo sia la strategia più efficace. Ci sono segnali in tal senso in altri Paesi europei che hanno implementato politiche di questo tipo, e per tale motivo raccoglieremo le firme e speriamo di riuscire nell'arco di qualche mese a ottenere una discussione in Parlamento di una legge che preveda un incremento drastico del prezzo dei prodotti da fumo". "Nessuno nega che il finanziamento del Ssn stia crescendo nel corso di questi anni, il problema è che non basta e questo significa che bisogna in qualche modo che tutti facciamo la nostra parte - sottolinea il presidente di Aiom - Noi continueremo a dire che se un 40% dei tumori è associato in qualche modo a un fattore di rischio, di questo 40% la metà è associato al fumo e questo significa che il fumo è la priorità assoluta se vogliamo agire e fare qualcosa per senso di responsabilità nei confronti dei singoli cittadini e della collettività". E sul Ssn: "E' un bene di cui il Paese non può assolutamente fare a meno. Ma questo Servizio sanitario nazionale pubblico si regge e continuerà a reggersi e a funzionare se viene finanziato adeguatamente, se riusciamo a razionalizzare l'uso delle risorse, ma anche se riusciamo a ridurre il carico di malattia. Ridurre il carico di malattia significa fare opinione e fare azioni per ridurre l'impatto della patologia, prima di tutto il fumo", conclude Perrone.
(Adnkronos) - Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone ha nominato Natale Forlani, presidente dell’Inapp, l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche. Rinnovato anche il consiglio di amministrazione dell’Istituto con la nomina di Fabrizio Antolini, in rappresentanza del ministero del Lavoro, di Fiorella Lunardon, in rappresentanza del ministero del Lavoro d’intesa con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Giovanni Bocchieri, in rappresentanza della Conferenza delle regioni e delle province autonome e Sandra D’agostino in rappresentanza dei ricercatori e dei tecnologi dell’Inapp. Presidente e consiglio di amministrazione dureranno in carica 4 anni. Per Natale Forlani, che svolgerà il suo incarico a titolo gratuito, si tratta di una conferma in quanto era stato nominato al vertice dell’Istituto nell’aprile del 2024. Esperto di relazioni industriali, mercato occupazionale e organizzazione del lavoro, è stato tra gli estensori con Marco Biagi del Libro bianco sul lavoro. Dopo aver ricoperto il ruolo di Segretario confederale nazionale della Cisl, Forlani è stato presidente e amministratore delegato di Italia Lavoro spa, in seguito direttore generale della D.G. Immigrazione e Politiche di Integrazione del ministero del Lavoro e delle politiche sociali, nonché membro del collegio dei sindaci dell’Inps.
(Adnkronos) - “La digitalizzazione è la chiave per una gestione più efficiente e sicura delle reti idriche. Abbiamo digitalizzato circa 26mila chilometri di rete su 45mila, identificando oltre 11mila perdite e ottenendo un risparmio stimato di 73 milioni di metri cubi d’acqua”. Lo ha dichiarato Fulvio Conti, market director di Almaviva, durante Ecomondo 2025. Conti ha spiegato che “grazie a progetti come lo Smart Water Management System, oggi siamo presenti in oltre 50 water utility in Italia. L’acqua è un’infrastruttura critica ed essenziale e dobbiamo garantirne non solo la continuità del servizio ma anche la sicurezza del dato”. “Negli ultimi anni - ha aggiunto - Almaviva ha ampliato la propria filiera grazie all’acquisizione di Almaviva Bluebit, che ci consente di integrare modellazione matematica e idraulica, migliorando la capacità di prevenire perdite e proteggere un bene vitale come l’acqua”.