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(Adnkronos) - L'Italia sta affrontando le conseguenze di un progressivo invecchiamento demografico e di una crescente 'pandemia non trasmissibile', rappresentata dalle malattie cronico-degenerative che colpiscono oltre l'80% della popolazione con più di 65 anni. A patologie tipiche dell'età avanzata, quali demenze e deficit cognitivi, si associano frequentemente disturbi cardiovascolari e condizioni croniche come diabete, obesità e ipertensione arteriosa. "Il Servizio sanitario nazionale è chiamato a fronteggiare una complessa crisi epidemiologica che richiede strategie innovative e sostenibili, volte ad assicurare interventi sanitari efficaci e appropriati. In questo contesto, una concreta integrazione tra medicina clinica e medicina di laboratorio rappresenta una condizione imprescindibile per il miglioramento degli esiti terapeutici". Lo ha detto Marcello Ciaccio, presidente nazionale della Sibioc - Società italiana di biochimica clinica e biologia molecolare clinica-medicina di laboratorio, oggi all'apertura del 57° Congresso nazionale che si svolge a Firenze dove per 3 giorni oltre 1.000 specialisti si riuniscono per un incontro scientifico-professionale. L'evento rappresenta anche un'occasione di riflessione collettiva sul futuro del servizio sanitario italiano. "Viviamo in un contesto in continua evoluzione contraddistinto da innovazione tecnologica crescente, ma anche da una sempre maggiore complessità clinica - sottolinea Ciaccio - L'invecchiamento demografico è rilevante dal momento che in Italia gli over 65 ammontano a oltre 14 milioni, pari al 24% dell'intera popolazione. Gli over 80 sono addirittura più di 4 milioni e sono aumentati di 50mila persone solo in 1 anno. E' evidente che le patologie cronico-degenerative siano in costante aumento, anche a causa della diffusione di stili di vita poco salutari, come fumo, obesità, sedentarietà e consumo eccessivo di alcol. Il progressivo allungamento dell'aspettativa di vita, in Italia come negli altri Paesi occidentali - osserva - ha comportato un sensibile incremento del carico assistenziale e gestionale da parte del sistema sanitario. La medicina di laboratorio svolge un ruolo di primo piano nella prevenzione delle malattie, offrendo strumenti in grado di identificare le alterazioni patologiche ancor prima della comparsa dei sintomi e consentendo così di attuare interventi preventivi mirati che possano bloccare o rallentare la progressione della malattia". In questa prospettiva, "la collaborazione tra il professionista della medicina di laboratorio e il clinico - evidenzia il presidente Sibioc - rappresenta una condizione imprescindibile, sia per garantire la sostenibilità del sistema sanitario sia per contenere l'impatto delle patologie croniche. Solo attraverso un'integrazione effettiva è possibile assicurare percorsi di cura efficaci, sicuri e sempre più orientati alle reali esigenze dei cittadini". Il meeting della Sibioc è stato organizzato prevedendo in tutte le sessioni scientifiche la partecipazione di società scientifiche di area clinica di riferimento. "Il congresso nazionale rappresenta un'opportunità per promuovere l'integrazione tra medicina di laboratorio e medicina clinica - rimarca Ciaccio - Le sessioni congiunte vedono la partecipazione di numerose società scientifiche, impegnate insieme a noi nell'affrontare in modo trasversale un ampio spettro di patologie: dalle più diffuse e in costante aumento fino alle malattie rare. Inoltre, verranno presentate le più recenti evidenze scientifiche relative alle malattie neurodegenerative, ai tumori solidi e oncoematologici, nonché ai progressi nei trattamenti di procreazione medicalmente assistita". "In tutte queste condizioni cliniche - prosegue il presidente Sibioc - la medicina di laboratorio rappresenta oggi un pilastro fondamentale, imprescindibile per un approccio diagnostico e terapeutico efficace. In quest'ottica - spiega - il contenimento della spesa pubblica e la tutela della salute e del benessere dei cittadini passano anche attraverso un costante miglioramento e potenziamento della medicina di laboratorio. Il primo passaggio di questo processo inizia con l'appropriatezza prescrittiva, ovvero richiedere l'esame giusto per il paziente giusto e nel momento migliore. Questo si realizza anche attraverso un costante aggiornamento dei professionisti di medicina di laboratorio e il congresso nazionale rappresenta un'occasione preziosa per condividere conoscenze, esperienze e innovazioni che permettono di migliorare la pratica quotidiana e garantire percorsi diagnostico-terapeutici sempre più appropriati". Quello di Firenze "è un momento di incontro e confronto tra professionisti, un'occasione per crescere professionalmente e rafforzare il legame tra laboratorio e clinica - conclude Ciaccio - Un'effettiva integrazione tra medicina di laboratorio e medicina clinica rappresenta la condizione per sviluppare servizi sanitari più efficaci, sostenibili e orientati al miglioramento degli esiti di salute. Il traguardo da raggiungere non riguarda soltanto la cura, ma anche la prevenzione e la riduzione dell'impatto delle patologie croniche e degenerative".
(Adnkronos) - Dopo il grande successo della prima edizione che si era chiusa con oltre 20.000 incontri tra candidati e aziende e con un pubblico variegato proveniente da tutta Italia, Domani Lavoro torna a Brescia dal 6 all’8 novembre presso Brixia Forum, con una nuova edizione ancora più ricca di opportunità, contenuti e collaborazioni. Organizzato da Seven events in collaborazione con ProBrixia e Area Fiera, l'evento si conferma come il principale punto di incontro tra aziende, enti formativi, istituzioni e candidati, con un obiettivo concreto: mettere in contatto diretto domanda ed offerta. "Domani Lavoro - dice in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia Mauro Grandi, ceo di Seven Events - nasce per cambiare davvero l’esperienza di chi cerca un impiego o vuole crescere professionalmente. A differenza delle fiere tradizionali, dove spesso si consegna un curriculum e si attende una risposta, qui i candidati incontrano direttamente i responsabili hr delle aziende, parlano con loro, si raccontano e possono sostenere anche dieci colloqui in un solo giorno. E' un’occasione concreta, che ridà centralità alla relazione umana e accorcia i tempi tra candidatura e opportunità. Accanto all’esperienza dal vivo, abbiamo integrato strumenti digitali di matching, che permettono di incrociare in modo intelligente profili e offerte di lavoro già prima dell’evento, programmando i colloqui. In questo modo la fiera diventa un luogo dove fisico e digitale si incontrano: la tecnologia potenzia il contatto umano, non lo sostituisce". L'evento riunisce oltre 200 aziende e più di 1.600 offerte di lavoro. Ma quali settori professionali risultano oggi più dinamici e quali competenze sono maggiormente richieste dalle imprese presenti? "Il mercato del lavoro italiano - sottolinea - sta vivendo una fase di forte trasformazione. Secondo Unioncamere-Anpal, nel 2025 le imprese prevedono oltre 1,4 milioni di nuove assunzioni, con un fabbisogno crescente di profili tecnici e digitali. I settori più dinamici, rappresentati anche in fiera, sono manifatturiero avanzato, Ict e intelligenza artificiale, energia e sostenibilità, servizi alle imprese e grande distribuzione. Le aziende cercano figure con competenze specialistiche, ma anche persone capaci di adattarsi e collaborare. Le soft skills – comunicazione, problem solving, lavoro di squadra – stanno diventando decisive quanto le competenze tecniche. Cresce inoltre la domanda di profili Stem, data analyst, esperti di automazione, marketing digitale e green economy, a conferma di un mercato sempre più orientato all’innovazione". "Uno degli obiettivi centrali di Domani Lavoro - ricorda - è favorire il dialogo tra scuola, impresa e istituzioni. Questo dialogo è uno dei pilastri di Domani Lavoro. Crediamo che il futuro si costruisca solo se formazione, imprese e istituzioni lavorano insieme. Durante la fiera abbiamo previsto incontri, tavoli di confronto e momenti di networking tra dirigenti scolastici, università, Its, aziende e amministrazioni pubbliche, per discutere di competenze, orientamento e occupabilità giovanile. Il nostro obiettivo è rendere più fluido il passaggio tra scuola e lavoro, costruendo percorsi condivisi che uniscano teoria e pratica. Ci aspettiamo che da questi momenti nascano collaborazioni durature e progetti formativi concreti, capaci di rispondere ai reali bisogni del territorio e delle imprese". "Il programma della fiera - afferma Mauro Grandi - include incontri su temi come inclusione, intelligenza artificiale, soft skills e benessere lavorativo. Temi che rappresentano la realtà del lavoro di oggi. Le imprese non cercano solo competenze tecniche, ma persone consapevoli, curiose e aperte al cambiamento. Parlare di inclusione, intelligenza artificiale, soft skills, parità di genere e benessere significa guardare al lavoro come a uno spazio di crescita umana, non solo professionale. Domani Lavoro affronta questi argomenti con talk ispirazionali, workshop e testimonianze aziendali, aiutando i partecipanti a leggere i cambiamenti in atto e a costruire un percorso di carriera coerente con i nuovi scenari. E' una fiera che non si limita a offrire colloqui, ma propone una riflessione concreta sul futuro del lavoro e sulle competenze necessarie per viverlo da protagonisti". "La piattaforma di digital matching prevista da Domani Lavoro - commenta - è uno dei nostri punti di forza. E' un sistema che permette a candidati e aziende di incontrarsi prima, durante e dopo la fiera, incrociando automaticamente profili e offerte e consentendo di prenotare i colloqui. Questo strumento rende il processo molto più efficiente: i candidati arrivano in fiera già con una serie di appuntamenti fissati e possono concentrarsi sulle opportunità più adatte".
(Adnkronos) - Economia circolare, innovazione e responsabilità estesa del produttore: sono le parole chiave dell’intervento di Giuseppina Carnimeo, direttrice generale di Ecopneus, durante la giornata inaugurale di Ecomondo 2025 a Rimini. “Ecopneus è una società consortile senza fine di lucro - ha spiegato Carnimeo - che si occupa della raccolta e del riciclo dei pneumatici fuori uso, cioè quelli arrivati al termine della loro vita utile. Diamo nuova vita a questo materiale, con applicazioni in numerosi settori, dall’edilizia alle infrastrutture, dallo sport alla mobilità sostenibile”. Nel 2024, il consorzio ha raccolto 168mila tonnellate di pneumatici fuori uso (Pfu) in tutta Italia, servendo 19mila punti di generazione - tra gommisti e officine - e rispondendo a 45mila richieste di ritiro. Numeri che testimoniano l’efficacia del modello di responsabilità condivisa tra produttori e operatori, previsto dal decreto del ministero dell’Ambiente che regola il settore. Tra le principali novità presentate a Ecomondo, spiccano i Cam strade, i criteri ambientali minimi dedicati agli asfalti modificati con gomma riciclata, che puntano a rendere le infrastrutture più silenziose, durevoli e convenienti. “Le strade realizzate con asfalto e gomma riciclata - ha sottolineato Carnimeo - sono più resistenti, richiedono meno manutenzione e comportano costi inferiori per la pubblica amministrazione. È un esempio concreto di come l’economia circolare possa coniugare benefici ambientali ed economici”. Ecopneus è presente in fiera anche con la campagna di comunicazione 'L’unica traccia che vogliamo lasciare nel futuro', dedicata a promuovere la cultura del riciclo e della sostenibilità. “L’economia circolare - ha concluso Carnimeo - non è solo un valore ambientale, ma anche un fattore di innovazione, coesione sociale e sviluppo economico. Ecomondo è il luogo ideale per costruire, insieme a istituzioni e imprese, una filiera sempre più sostenibile”.