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(Adnkronos) - Al via da oggi, mercoledì 22 ottobre, gli incentivi statali per l'acquisto di auto elettriche. Dalle 12 privati e imprese (ma con alcuni vincoli per queste ultime) possono accedere alla piattaforma informatica per le richieste del bonus. Un vero e proprio 'click day' con una corsa alla registrazione per ottenere l'ambito certificato da portare in concessionaria per concludere l'acquisto. Infatti le somme messa a disposizione - vista l'entità dei benefici a fondo perduto - permetterà, secondo alcuni calcoli, di esaudire circa 40 mila richieste. Si tratta di 597 milioni di euro da ripartire con incentivi fino a 11 mila euro per le vetture prenotate da privati e fino a 20 mila euro per l'acquisto di veicoli commerciali da parte delle microimprese. Peraltro, prima di registrarsi sulla piattaforma web del ministero dell’Ambiente - all’indirizzo www.bonusveicolielettrici.mase.gov.it - bisognerà verificare se si risponde a una serie di requisiti. Per iniziare, bisognerà considerare che l'iniziativa è riservata a chi risiede o ha sede legale in uno dei comuni che fanno parte delle 83 aree urbane funzionali (per un totale di 2.260 comuni italiani): l'obiettivo è infatti quello di contribuire a ridurre le emissioni delle località a maggiore concentrazione urbana e industriale. Altro requisito richiesto è la rottamazione di un veicolo fino a Euro 5 che deve essere intestata al richiedente da almeno sei mesi. Importante vincolo, poi, quello di reddito: possono accedere agli incentivi solo le persone fisiche con Isee fino a 40 mila euro mentre sono accettate dalla piattaforma le imprese fino a 10 dipendenti e con un fatturato o un bilancio annuo fino a 2 milioni di euro. In ogni caso, è obbligatorio il mantenimento della proprietà dell'auto 'incentivata' per almeno ventiquattro mesi. La procedura prevede innanzitutto la scelta del bonus, se quello riservato alle persone fisiche per l’acquisto di una vettura M1 elettrica oppure a quello previsto per le microimprese per l’acquisto di un autocarro N1 o N2 elettrico. Quindi si potrà accedere con Spid o Cie (Carta d’identità elettronica) e inserire - se si tratta di privati - il proprio indirizzo di posta elettronica, la regione, provincia e comune di residenza. In caso di registrazione regolare l’importo del voucher - pari a 9.000 o 11.000 euro a seconda delle situazioni - sarà calcolato automaticamente in base all’Isee del richiedente. Dopo un'ultima verifica sulla targa dell'auto da rottamare, infine, si può scegliere se intestare il voucher a se stessi o a un familiare convivente (ma con apposito codice fiscale). Dopo un ultimo check - sempre che i fondi non siano esauriti - si potrà cliccare il tasto “genera voucher”: va ricordato che il tagliando ha una data di scadenza (è valido 30 giorni, dopo di che sarà annullato). In ogni caso il voucher potrà essere annullato dall’utente. Per la scelta dell'auto, la piattaforma del ministero dell'Ambiente propone un motore di ricerca delle concessionarie accreditate e alcuni filtri per la selezione dei veicoli. Da ricordare infine che sono acquistabili solo vetture con prezzo di listino ufficiale non superiore a 35 mila euro, Iva, messa in strada e optional esclusi.
(Adnkronos) - “Le aziende non possono più permettersi di comunicare solo in modo tradizionale: oggi è indispensabile utilizzare tutti i nuovi strumenti messi a disposizione dai social media e costruire una vera e propria media company. Solo così riusciremo a raggiungere i nostri clienti e, soprattutto, le nuove generazioni”. Sostiene Fernando Vacarini, responsabile media relations, corporate reputation and digital PR Gruppo Unipol, intervenuto alla presentazione, presso a Camera dei Deputati, del Brand journalism festival 2025, evento promosso da Social Reporters e in programma l’11 novembre al Talent Garden di Roma. Vacarini ha poi commentato i risultati dell’Osservatorio GenerationShip 2025 di Changes Unipol, evidenziando il cambio di paradigma nei consumi mediatici giovanili: “I giovani si informano molto meno attraverso giornali, radio e tv, preferendo i social network. Per questo dobbiamo incontrarli nei luoghi in cui si trovano, assecondando i loro linguaggi e abitudini, ma senza abbandonare del tutto i canali tradizionali. La sfida è integrare mondi diversi in un’unica strategia di comunicazione coerente e credibile”.
(Adnkronos) - "La sostenibilità indica la nostra rotta, l'acqua è natura portata ai consumatori. Si pensa al vino come frutto del territorio in cui nasce, ma l'acqua minerale è la stessa identica cosa. E' saldamente ancorata al proprio territorio, da cui non prescinde, ha delle caratteristiche uniche che sono il frutto del territorio da cui sgorga e delle caratteristiche che devono essere costanti nel tempo. Quindi per noi fare sostenibilità vuol dire lavorare per essere un'azienda a prova di futuro. Non è qualcosa da cui possiamo prescindere ed è un impegno quotidiano, non è un obiettivo da raggiungere. E' un impegno quotidiano che mettiamo nel nostro modo di fare impresa, nel prenderci cura dell'acqua, nel prenderci cura delle nostre persone e dei territori in cui operiamo. Lo facciamo, lo facciamo attraverso diverse tipologie di iniziative, diverse leve che andiamo ad attivare". Lo ha detto Fabiana Marchini, head sustainability & corporate affairs Gruppo Sanpellegrino, intervenendo intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’ tenutosi oggi al Palazzo dell’Informazione a Roma. E Marchini ha spiegato nel concreto le attività portate avanti. "Intanto lavoriamo -ha sottolineato- sull'ottimizzazione dei processi industriali e sull'ottimizzazione della gestione della risorsa idrica, è importantissimo. Tutti i nostri stabilimenti sono certificati secondo lo standard internazionale dell'Alliance for water stewardship che attesta la gestione virtuosa e condivisa dalla risorsa idrica. E per noi questo è fondamentale perché l'acqua comunque è vita, è una risorsa fondamentale, infatti perseguiamo il costante efficientamento e il risparmio idrico. Lo facciamo -ha continuato- cercando di mitigare il nostro impatto ambientale, sia in termini di carbon footprint, sia in termini di supporto a un modello di economia circolare. Utilizziamo materiali riciclati nei nostri imballaggi, cerchiamo di evolvere il nostro modello di business adottando una logistica sempre più sostenibile. Quindi sono diverse le leve che attiviamo per poter mitigare il nostro impatto", ha sottolineato. "E poi, non meno importante, è la gestione di quello che noi chiamiamo la nostra casa, che è poi la casa comune, il territorio da cui sgorgano le nostre acque. Quindi è fondamentale per noi prenderci cura dei territori in cui viviamo", ha concluso.