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(Adnkronos) - Apple svela la nuova linea iPhone 17, un vero e proprio salto generazionale che introduce tre modelli profondamente rinnovati: iPhone 17, iPhone 17 Pro e Pro Max, e il nuovo iPhone Air, che porta per la prima volta in gamma un design sottilissimo in titanio. La presentazione ha confermato quello che i rumor delle ultime settimane lasciavano intuire: prestazioni da record grazie al chip A19 Pro, fotocamere da 48 megapixel in tutte le varianti e funzioni avanzate di Apple Intelligence integrate in iOS 26. Tutti i modelli saranno disponibili in pre-ordine dal 12 settembre e nei negozi dal 19 settembre, con nuove colorazioni e una rinnovata gamma di accessori. In Italia iPhone 17 sarà disponibile a partire da 979 euro per la versione da da 256 GB. La versione da 512 GB invece costa 1.229 euro. I modelli Pro introducono un design completamente riprogettato con scocca in alluminio serie 7000 e un plateau posteriore che consente di ospitare una batteria più grande. All’interno debutta una camera a vapore progettata da Apple e saldata al telaio per migliorare la dissipazione termica: un sistema che consente al chip A19 Pro di mantenere prestazioni elevate più a lungo, soprattutto nel gaming e nell’editing video. Il nuovo Super Retina XDR Display da 6,3 e 6,9 pollici raggiunge i 3000 nit di luminosità massima all’aperto e integra la seconda generazione del Ceramic Shield, ora presente anche sul retro per una resistenza ai graffi e alle cadute mai vista prima su iPhone. La vera rivoluzione arriva dal comparto fotografico: tre sensori da 48 MP (principale, ultra-grandangolare e teleobiettivo) che simulano otto diverse lunghezze focali, inclusa un’inedita ottica 200 mm con zoom ottico 8x, la più spinta mai vista su iPhone. A completare l’offerta, una nuova fotocamera frontale Center Stage da 18 MP con sensore quadrato, che amplia automaticamente l’inquadratura nei selfie di gruppo e supporta la registrazione video stabilizzata in 4K HDR. Per i videomaker, iPhone 17 Pro e Pro Max introducono il supporto a ProRes RAW, Apple Log 2 e genlock, strumenti fino ad oggi appannaggio delle produzioni professionali. Accanto ai modelli Pro, Apple lancia iPhone Air: appena 5,6 millimetri di spessore, scocca in titanio di grado aerospaziale e un peso ridottissimo. Nonostante la silhouette, il dispositivo integra il chip A19 Pro affiancato dal modem C1X di nuova generazione e dal chip N1 per le connessioni wireless, garantendo prestazioni da top di gamma e consumi ottimizzati. Il display Super Retina XDR da 6,5 pollici supporta ProMotion a 120 Hz e raggiunge anch’esso i 3000 nit di luminosità. Fotocamera principale da 48 MP con focale variabile, tele 2x e il nuovo frontale Center Stage da 18 MP portano la stessa esperienza fotografica dei modelli più grandi, in un formato pensato per chi cerca leggerezza senza compromessi. La batteria, favorita dalla nuova architettura interna, offre un’autonomia da “tutto il giorno”, ulteriormente estendibile con la MagSafe Battery sottile e leggera presentata insieme agli accessori dedicati. Il modello base cresce nelle dimensioni (6,3 pollici) e adotta per la prima volta una doppia fotocamera Fusion da 48 MP, con grandangolo e ultra-wide completamente ridisegnati, oltre al nuovo sensore frontale Center Stage. L’uso quotidiano beneficia del chip A19, costruito a 3 nanometri, che garantisce fluidità, efficienza e supporto nativo alle funzioni di Apple Intelligence. Lo schermo Super Retina XDR con ProMotion offre la stessa luminosità dei modelli Pro, mentre il Ceramic Shield 2 migliora del triplo la resistenza ai graffi rispetto alla generazione precedente. Anche la batteria compie un balzo in avanti, con fino a 30 ore di riproduzione video e ricarica rapida al 50% in 20 minuti. Disponibile in cinque colori (nero, lavanda, azzurro mist, salvia e bianco), parte da 256 GB di memoria, raddoppiando lo spazio di archiviazione minimo rispetto all’anno scorso. Oltre ai tradizionali case in silicone e trasparenti, Apple introduce le custodie TechWoven e Air Case, realizzate con tessuti tecnici e materiali riciclati, disponibili in nuove colorazioni. Arriva inoltre un accessorio inedito: la Crossbody Strap magnetica regolabile, pensata per portare l’iPhone come una borsa a tracolla.
(Adnkronos) - Mercoledì 17 settembre, alle ore 11.00, al Salone degli Arazzi di Palazzo Piacentini, sede del Mimit, si terrà la cerimonia di svelamento del francobollo ordinario dedicato a FederlegnoArredo, emesso nell’ambito della serie tematica 'Le eccellenze del sistema produttivo e del Made in Italy'. L’iniziativa vedrà la partecipazione del ministro del Mimit Adolfo Urso e del sottosegretario Fausta Bergamotto, insieme ai vertici di FederlegnoArredo. Il francobollo è a cura del grafico progettista Mauro Bubbico. A seguire, verrà inaugurata nell’Atrio d’onore del Ministero, alla presenza del ministro Urso, la mostra '80 anni di FederlegnoArredo': la direzione artistica di Beppe Finessi, storico e critico del design, le opere grafiche realizzate da Mauro Bubbico e il progetto espositivo di Massimo Curzi, intrecciano con maestria la storia e l'identità della filiera legno-arredo.
(Adnkronos) - Dopo due anni e mezzo di diminuzioni, tornano a crescere nel I semestre 2025 le emissioni di CO2 (+1,3%), nonostante i consumi energetici complessivi siano rimasti stazionari (gas +6%, petrolio -2%, generazione elettrica da rinnovabili -3%). Lo evidenzia l’Analisi Enea del sistema energetico nazionale che rileva, inoltre, prezzi di elettricità e gas tra i più elevati in Europa e un trend negativo per la transizione energetica (-25%) misurato dall’indice Ispred. In particolare, riguardo ai prezzi, quello dell’energia alla Borsa italiana (120 €/MWh media semestrale) è risultato doppio rispetto a quello di Spagna (62 €/MWh) e Francia (67 €/MWh). “Di fatto, ne risente la produzione industriale dei settori energy intensive, che resta inferiore di oltre il 10% rispetto a quella dell’intera industria manufatturiera, già sui minimi di lungo periodo”, spiega Francesco Gracceva, il ricercatore Enea che cura l’aggiornamento trimestrale. Dall’analisi emerge che nel primo trimestre le fonti rinnovabili hanno registrato un forte calo della produzione idroelettrica (-20%) ed eolica (-12%), non compensato dall’aumento del fotovoltaico (+23%), che è cresciuto in linea con il progressivo incremento della capacità installata (+3,3 GW). I consumi di gas naturale sono stati invece sostenuti dal clima rigido del primo trimestre 2025, che ha spinto i consumi per il riscaldamento. Una situazione che rispecchia sostanzialmente il quadro europeo dove l’inverno rigido ha fatto salire il consumo di gas (+5%), mentre sono diminuite le rinnovabili (-3%), con il solo fotovoltaico in crescita (+20%). Segno positivo anche per la produzione di energia nucleare (+2%), legata all'aumento della produzione francese. “Nel complesso i consumi energetici dell’area euro sono stimati stazionari e così le emissioni di CO2, un dato in chiaro contrasto con la traiettoria necessaria per il target 2030, che richiede un calo medio annuo di circa il 7%”, sottolinea Gracceva. A livello di settori, in Italia si rileva una contrazione dei consumi nei trasporti (-1%), concentrata nel primo trimestre, e un incremento nel civile (+3%), attribuibile principalmente all’aumento della domanda di gas per riscaldamento e alla maggiore domanda elettrica del settore terziario. Nel complesso, nel semestre la domanda elettrica nazionale risulta in lieve aumento (+0,4%), confermando la sostanziale stazionarietà del grado di elettrificazione dei consumi energetici in Italia. Il peggioramento dell’indice della transizione Enea Ispred è da attribuirsi soprattutto alla componente decarbonizzazione: “Nei prossimi cinque anni le emissioni di CO2 dovranno scendere del 6%, quasi il doppio di quanto fatto negli ultimi 3 anni. Se la traiettoria delle emissioni seguisse il trend degli ultimi 3 anni, il target 2030 sarebbe raggiunto non prima del 2035”, prosegue Gracceva. Sul fronte sicurezza energetica, e con particolare riferimento al gas, il sistema è risultato solido anche per la bassa domanda invernale. Un contributo è arrivato anche dall’entrata in funzione del rigassificatore di Ravenna, che a maggio e giugno ha portato il gas liquefatto ad essere la prima fonte di approvvigionamento di gas italiana (35% del totale), superando l’import dall’Algeria. Nel sistema elettrico europeo sono divenute sempre più frequenti le ore con prezzi zero o negativi, fino a un massimo raggiunto in Spagna con una media di oltre 6 ore al giorno. “Si tratta di segnali di un eccesso di produzione di elettricità da fonti intermittenti, in primis il fotovoltaico, e di flessibilità non adeguata a gestire la variabilità delle rinnovabili. Ma è notevole come sul mercato italiano questi effetti risultino al momento radicalmente più contenuti, con prezzi zero solo nello 0,5% delle ore nella zona Sud, a conferma del persistente ruolo del gas nella fissazione dei prezzi sul mercato all’ingrosso”, conclude Gracceva.