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(Adnkronos) - "Questi sono i sedicenti antifascisti. Questo è il clima, ormai, anche in Italia. Nessuno dirà nulla, e allora lo faccio io. Non ci facciamo intimidire". Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni commentando un post con la foto a testa in giù dell'attivita dell'ultradestra Charlie Kirk e la scritta meno uno.
(Adnkronos) - Dal 20 al 25 ottobre 2025 torna Digitalmeet, il più grande festival nazionale dedicato all’alfabetizzazione e alla cultura digitale: sul tavolo temi di grande attualità come Ia, salute, turismo e innovazione nei settori cardine del Paese, le startup e il futuro che ci attende (almeno nel mondo tech). L'evento è promosso dalla Fondazione Comunica presieduta da Gianni Potti. Giunta alla sua tredicesima edizione, la rassegna si conferma come un appuntamento nazionale strategico per la crescita del capitale umano e per la competitività del sistema Paese, con l’obiettivo di diffondere competenze digitali, sostenere l’innovazione e ridurre il divario che ancora separa l’Italia dalla media europea nei principali indicatori di digitalizzazione (Indice Desi). "L'evento Digitalmeet è nato - spiega il presidente di Fondazione Comunica, Gianni Potti - per diffondere la cultura digitale a tutti i livelli. Senza comprensione non c'è utilizzo. E l'Ia rischia così di trasformarsi in un veicolo di nuove disuguaglianze. Digitalmeet vuole essere un laboratorio diffuso dove istituzioni, imprese, università e cittadini possono condividere esperienze e strumenti per costruire insieme il futuro digitale del nostro Paese”. Il programma 2025 – che sarà presentato ufficialmente a Roma il 10 ottobre presso il Senato della Repubblica e anticipato da una preview il 3 ottobre presso l’Università di Padova - prevede oltre 150 appuntamenti diffusi in tutta Italia, con il contributo di più di 300 relatori tra esponenti del mondo accademico, scientifico, imprenditoriale e istituzionale. La scorsa edizione è stata seguita da oltre 130mila persone sommando presenze agli eventi e online. Digitalmeet 2025 si conferma dunque come il più importante appuntamento italiano per la cultura digitale, un luogo di dialogo tra esperti, istituzioni e cittadini per affrontare le sfide dell’innovazione. Alcune anticipazioni: per i più 'nerd' e per gli amanti del tech-vintage, la 64k Stunning Running o 'Sfida del Commodore 64', iniziativa che vede contrapposti i linguaggi di programmazione di oggi utilizzando l'hardware di ieri. Altro importante incontro è Startup Marathon, iniziativa promossa da Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica, in collaborazione con UniCredit Start Lab e Digitalmeet che supporta e valorizza lo sviluppo delle startup. Digitalmeet è promosso da Fondazione Comunica con sostegno di: Considi, Caffè Diemme, Umana, Add Value, Laborability, WaYout Consulting, Infocamere, Venice Promex, Veneto Innovazione, Abbott, Open Fiber, Federmanager. Il programma completo sul sito ufficiale (in costante aggiornamento): www.digitalmeet.it e sui profili social Facebook, Instagram, LinkedIn e YouTube. Hashtag ufficiale: #digitalmeet25.
(Adnkronos) - Benessere delle famiglie con animali d’affezione, l’Italia non tiene il passo: i servizi offerti nel settore pet care mostrano ritardi strutturali e forte disomogeneità tra Comuni costieri e interni. E' la fotografia del XIV rapporto nazionale 'Animali in Città' di Legambiente sulle performance dei Comuni e delle Asl nella gestione degli animali nei centri urbani (con il patrocinio di Anci, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Enci, Fnovi, Amvi e Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva), presentato questa mattina in occasione ella 37esima edizione di Festambiente, il festival nazionale del Cigno Verde dal 6 al 10 agosto a Rispescia (GR). Nel 2024, su un campione di 734 amministrazioni comunali (appena il 9,3% dei comuni italiani) che hanno risposto in modo completo al questionario di Legambiente, solo il 39,5% (meno di 4 comuni su 10) ha ottenuto una performance almeno sufficiente nella gestione degli animali d’affezione. Di questi - spiega l'associazione - 82 Comuni costieri (il 12,7% del totale in Italia) e 652 interni (il 9% del totale) che, pur condividendo ritardi strutturali, dimostrano andamenti divergenti, con differenze marcate nella qualità e disponibilità dei servizi offerti ai cittadini e ai loro animali. La disomogeneità più evidente riguarda l’accesso ad aree libere per cani: presenti nel 36,2% dei Comuni costieri e nel 10,4% appena dei Comuni interni - rileva Legambiente - Altra differenza si registra per i servizi di pensione per animali, disponibili nel 57,3% dei Comuni costieri e in appena il 21,9% di quelli dell’entroterra. Nella gestione del fine vita degli animali d’affezione, invece, solo il 28% dei Comuni costieri e il 10% degli interni ha predisposto regolamenti per cremazione, tumulazione o inumazione. Altro tema sensibile sono botti e fuochi d’artificio, spesso fonte di stress per gli amici a quattro zampe - si legge nel report - ad adottare regolamenti specifici per limitarne l’uso il 21,9% dei Comuni costieri e l’8,3% di quelli interni. Ancora limitata, poi, la presenza di Sportelli Animali o di un Garante per i diritti degli animali (l’8,5% dei Comuni costieri e il 4,4% per quelli interni) e di un sostegno economico ai cittadini nella sterilizzazione degli animali (14,6% e 4,7%). Un grave ritardo dei Comuni costieri - avverte l'associazione - è costituito dall’adozione di un regolamento per la corretta fruizione delle spiagge da parte delle famiglie con animali d’affezione, presente solo nel 23,2% dei casi. Il Cigno Verde è tornato a denunciare, poi, l'assenza di una sanità veterinaria pubblica di prossimità. Non solo la fotografia dei ritardi da colmare. Anche quest’anno Legambiente assegna il Premio 'Animali in città' a quelle realtà virtuose che si sono distinte per l’offerta di servizi e azioni dedicate alla prevenzione del benessere animale, sulla base di 36 indicatori per i Comuni e di 25 per le Aziende Sanitarie. Tra le amministrazioni comunali premiate, Napoli che si distingue per la copertura sanitaria e l’integrazione tra servizi veterinari e socioassistenziali; San Giovanni in Persiceto (BO) che eccelle grazie a servizi integrati, un forte attivismo civico e ordinanze comunali efficaci; Modena per l’investimento economico significativo e una regolamentazione urbana completa a tutela del benessere animale. Tra i Comuni sotto i 5mila abitanti, premiati Zocca (MO) e Campodolcino (SO) per i loro investimenti in educazione civica e in progetti sociali adattati al contesto rurale e montano. Tra le Asl più virtuose, invece, si distinguono Napoli 1, Bergamo e Vercelli, che oltre a fornire dati puntuali, integrano meglio i servizi sanitari con quelli offerti dai Comuni, operando con proattività. "Il XIV Rapporto di Animali in città - dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente - conferma che solo grazie a solide alleanze tra amministrazioni pubbliche e soggetti privati è possibile garantire il benessere delle famiglie con animali d’affezione. Per questo chiediamo di promuovere ed agevolare la firma di 1.000 accordi o patti di comunità in tutto il Paese. È urgente rilanciare la sanità veterinaria pubblica di prossimità, obiettivo per cui chiediamo al governo di realizzare un piano nazionale a supporto delle Regioni che consenta l’assunzione stabile di 6mila veterinari e alle Regioni il raggiungimento complessivo di 1.000 strutture veterinarie pubbliche (850 tra canili sanitari e gattili sanitari e circa 150 ospedali veterinari pubblici), distribuite equamente sul territorio in rapporto alla popolazione servita. Inoltre, alle Amministrazioni comunali l'appello è di potenziare le aree verdi con libero accesso dedicate alle famiglie con cani, di valorizzare l’applicazione di regolamenti e ordinanze e rafforzare il senso civico grazie al supporto di 10mila guardie ambientali e zoofile delle associazioni di volontariato, per migliorare concretamente la qualità della vita di cittadini e animali”.