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(Adnkronos) - Paura per Alexander Zverev. Il tennista tedesco, alla vigilia del Roland Garros 2025, ha rivelato in conferenza stampa che il suo aereo per la capitale francese è stato colpito da un fulmine. "Il mio volo per Parigi è partito alle 18.45 e per quell'ora sono decollato da Amburgo", ha raccontato Zverev, "durante il tragitto siamo stati colpiti da un fulmine. Abbiamo dovuto fare un atterraggio d’emergenza. C'è stato un po’ di rumore, ma nessun sobbalzo vero e proprio. È stata un’esperienza nuova, ma alla fine sono arrivato qui alle 3 del mattino". Si tratta dell'ennesima disavventura per Zverev, sceso al terzo posto del ranking Atp e soprassato da Carlos Alcaraz dopo la vittoria dello spagnolo negli Internazionali d'Italia. Il tedesco proprio a Roma si era lamentato delle condizioni di gioco, in particolare della palline del Foro Italico, dopo essere stato eliminato ai quarti di finale da Lorenzo Musetti. Dopo il Masters 1000 della Capitale, Sascha ha partecipato all'Atp 500 di Amburgo, perdendo però contro il francese Alexandre Muller agli ottavi. Nel post partita Zverev ha rivelato che la notte prima "ho vomitato 37 volte, avevo 39.4 di febbre. Eppure ero a due punti dalla vittoria".
(Adnkronos) - “La ricerca dimostra che oltre due terzi di italiani sente di appartenere al ceto medio. Ceto medio che è protagonista vitale della società italiana, ma da troppo tempo costretto a non facili adattamenti di fronte alla persistenza di un fisco penalizzante, di un senso di sicurezza in erosione e di un'attenzione ridotta al valore delle competenze e delle funzioni avanzate in una società ad alta complessità. Tutelare e rilanciare il ceto medio è oggi una scelta essenziale per la crescita del Paese”. Così il segretario generale Censis, Giorgio De Rita, commenta il 2° rapporto Cida-Censis 'Rilanciare l'Italia dal ceto medio. Riconoscere competenze e merito, ripensare fisco e welfare', presentato oggi durante un convegno tenutosi alla Camera dei Deputati.
(Adnkronos) - “I numeri principali e gli obiettivi conseguiti sono molti, ma riguardano soprattutto 111.000 tonnellate di Co2 evitate con i nostri impianti e le nostre energie rinnovabili, 400.000 tonnellate di rifiuti trattati di cui 260.000 si sono trasformati in nuova materia e il complemento a 400 sono diventati nuova energia e direi anche il fatto che il 40% della nostra produzione elettrica che, in Piemonte è di circa 1.300 GWh all'anno arriva da fonti rinnovabili”. Sono i numeri principali emersi nel corso del settimo bilancio di sostenibilità territoriale del Piemonte, presentato a Biella dal Presidente e amministratore delegato di A2A Ambiente, Fulvio Roncari. “L'anno scorso - continua il presidente - abbiamo investito 32 milioni di euro sul territorio piemontese, circa il doppio di quelli investiti negli anni precedenti. Noi siamo in Piemonte ormai da più di 20 anni, perché è una delle regioni in cui siamo nati e cresciuti e ci siamo rafforzati e se non avessimo investito in tutti questi anni – sottolinea Roncari - le attività che avevamo 20 anni fa, oggi sono tutte chiuse. E’ stato un procedimento virtuoso ma anche indispensabile per crescere in coerenza con i principi della sostenibilità”. “In Piemonte, a Cavaglià, avevamo una discarica, avevamo degli impianti di stabilizzazione dei rifiuti che poi venivano portati a discarica. Queste attività oggi non ci sono più e ora ricicliamo la plastica, creiamo nuovi prodotti, nuovi sacchetti che commercializzeremo e produciamo combustibile che viene inviato per il recupero energetico nei cementifici di tutta Italia”. “Nel tessile – continua Roncari - c'è una nuova frontiera che è regolata anche e imposta da un cambiamento normativo; è una sfida perché riciclare i prodotti tessili presenta delle difficoltà tecnologiche mai affrontate in passato e per questo che proprio a Cavaglià abbiamo sviluppato un progetto pilota in coerenza e insieme all'istituzione del territorio, naturalmente le associazioni imprenditoriali per testare un impianto pilota, da capacità di circa 3.000 tonnellate all'anno, per capire quali sono le tecnologie migliori, le innovazioni applicabili al settore del recupero proprio del tessile in generale”.