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(Adnkronos) - Tè, frutti di bosco, mele, cacao: sono cibi ricchi di flavonoidi e potrebbero avere un ruolo protettivo in particolare per gli uomini che non hanno una vita attiva. Secondo una nuova ricerca dell'università di Birmingham (Regno Unito), mangiarli può avere un effetto scudo per difendere la salute vascolare dagli effetti nocivi della sedentarietà prolungata, così diffusa nelle società moderne. Si stima infatti che i giovani adulti restino incollati alla sedia per circa 6 ore al giorno, complici anche le lunghe ore passate in ufficio davanti al pc, ma stare seduti per lunghi periodi - avvertono gli esperti - provoca un declino della funzionalità vascolare. E a pagarne il potenziale prezzo è il cuore. Studi precedenti hanno dimostrato che una riduzione dell'1% della funzione vascolare, calcolata in base a un valore che misura l'elasticità delle arterie, comporta un aumento del 13% del rischio di malattie cardiovascolari, come ictus, infarti, e in generale patologie cardiache. I ricercatori volevano scoprire se esistesse un modo in cui la dieta potesse aiutare a preservare il sistema vascolare dai rischi associati all'inattività ininterrotta. E la loro attenzione si è concentrata in particolare sugli alimenti ricchi di flavanoli, un tipo di composto polifenolico presente naturalmente in alcuni frutti, nel tè, nelle fave di cacao, nella frutta secca, che ha dimostrato di avere benefici per la salute cardiovascolare. Benefici come appunto la protezione del sistema vascolare durante periodi di stress mentale. Gli autori hanno quindi testato se il consumo di flavanoli poco prima di 2 ore di sessioni sedentarie potesse preservare la funzionalità dei vasi sanguigni di braccia e gambe. La ricerca, pubblicata sul 'Journal of Physiology', sembra confermare questa potenziale dote. "Che sia alla scrivania, al volante di un'auto, in treno o sul divano a leggere un libro o a guardare la Tv, oggi noi trascorriamo tutti molto tempo seduti - ragiona Catarina Rendeiro, professoressa associata di Scienze della nutrizione all'università di Birmingham e autrice principale dello studio - E anche se non ci muoviamo, sottoponiamo comunque il nostro organismo a stress. Trovare modi per mitigare l'impatto che la sedentarietà prolungata ha sul nostro sistema vascolare potrebbe aiutarci a ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari". Un obiettivo strategico da raggiungere, se si considera che i decessi per queste patologie sono in aumento: solo nel Regno Unito, la British Heart Foundation segnala un incremento del 18% negli adulti in età lavorativa nel 2023, rispetto al 2019. Inoltre, studi recenti hanno fotografato anche l'impatto economico: le malattie cardiovascolari costano al Regno Unito circa 29 miliardi di sterline. Lo studio ha coinvolto 40 giovani uomini sani - 20 con livelli di forma fisica più elevati e 20 con livelli di forma fisica più bassi - che hanno consumato una bevanda al cacao ad alto contenuto di flavanoli (695 mg di flavanoli totali per bevanda) o a basso contenuto di flavanoli (5,6 mg di flavanoli totali per bevanda), prima di completare l'esperimento rimanendo seduti per 2 ore. Lo studio non è stato condotto sulle donne, chiariscono gli autori, poiché si sospetta che le variazioni dei livelli di estrogeni durante il ciclo mestruale influenzino l'impatto dei flavanoli sulla salute vascolare. Questo aspetto dovrebbe essere oggetto di un'altra ricerca futura, riflettono gli esperti. Il team ha effettuato una serie di misurazioni vascolari prima e dopo la seduta, dalla pressione all'ossigenazione dei muscoli delle gambe, eccetera. Sia i gruppi con un livello di forma fisica basso che quelli con un livello di forma fisica elevato, che avevano assunto cacao a basso contenuto di flavanoli prima di sedersi, mostravano un calo dei valori Fmd, (dilatazione mediata dal flusso), che misurano la funzionalità delle arterie di braccia e gambe. Ciò suggerisce - analizzano gli autori - che livelli di forma fisica più elevati non forniscono protezione dalla sedentarietà. Risultava poi, fra le altre cose, un aumento della pressione diastolica e un calo dell'ossigenazione muscolare. Ma nei gruppi che avevano consumato la bevanda al cacao ad alto contenuto di flavanoli non si riscontrava alcun calo dei parametri Fmd della funzionalità vascolare, indipendentemente dal livello di attività fisica. Ed è la prima volta che si dimostra l'efficacia dei flavanoli nel prevenire la disfunzione vascolare indotta dalla sedentarietà in uomini giovani e sani. "Il nostro esperimento - evidenzia Sam Lucas, professore dell'Università di Birmingham e coautore dello studio - indica che livelli di forma fisica più elevati non prevengono il temporaneo deterioramento della funzione vascolare indotto dallo stare seduti. E' importante sottolineare che, dopo la bevanda ad alto contenuto di flavanoli, sia i partecipanti più in forma che quelli meno in forma hanno mantenuto i loro valori Fmd invariati rispetto a prima di stare seduti per 2 ore". Lo studio è anche il primo a dimostrare che i livelli basali di fitness cardiorespiratorio non alterano gli effetti vascolari dell'assunzione di flavanoli. Ciò significa che si può trarre beneficio indipendentemente dal livello di forma fisica. Ed è "piuttosto facile aggiungere alimenti ricchi di flavanoli alla propria dieta - osserva Alessio Daniele, dottorando dell'università di Birmingham - Nei supermercati e nei negozi di prodotti biologici sono disponibili prodotti a base di cacao lavorati con metodi che preservano i livelli di flavanoli. Se il cacao non fa per voi, frutta come mele, prugne e frutti di bosco, ma anche frutta secca, tè nero e verde, sono tutti alimenti base comuni e facilmente reperibili in cucina". Consumarli quando si è costretti a stare seduti a lungo, conclude Rendeiro, "è un buon modo per ridurre parte dell'impatto dell'inattività sul sistema vascolare". Soprattutto abbinando l'interruzione dei periodi di inattività con una breve passeggiata o stando in piedi, potrebbe essere una strategia valida per migliorare la salute a lungo termine, indipendentemente da quanto si è sportivi nella vita.
(Adnkronos) - "L'anniversario di questi ottanta anni è un traguardo storico ma anche un momento riflessione su figura del manager ieri e tanto più oggi, nella nostra economia e società. Solo il 5% delle 370mila imprese industriali è 'managerializzato' ed è un dato che impone una profonda riflessione, in un contesto in rapida evoluzione che richiede la vostra professionalità. La transizione digitale ed ecologica che stiamo affrontando non riguarda solo la tecnologia ma anche il contesto organizzativo e culturale". Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo con un video messaggio all'assemblea per gli 80 anni di Federmanager. Secondo Urso, "la capacità di adattarsi rapidamente, di rinnovare i modelli di management e di integrare nuove competenze diventa una leva di competitività e talvolta di sopravvivenza stessa per l'impresa. Una governance efficace deve sapere accompagnare queste evoluzioni, incentivando l'innovazione e promuovendo la responsabilità, sia sul piano sociale che su quello ambientale". "Ricordo che nella legge di bilancio abbiamo messo a disposizione delle imprese oltre 9 miliardi di euro in più per il triennio 2026-2028, con varie misure che richiedono la vostra collaborazione per diventare pienamente operativi e centrare gli obiettivi di sviluppo e di crescita. In particolare abbiamo stanziato 4 miliardi di euro per la nuova transizione 5.0, una misura automatica e di semplice accesso che integra in unico strumento i precedenti piani 5.0 e industria 4.0, offrendo una forte spinta all'innovazione digitale ed energetica dell'impresa, attraverso lo strumento dell'iper ammortamento con premialità, a fronte di un incremento di efficienza energetica". "A questo strumento si aggiungono 4 miliardi di euro per la Zes unica nei prossimi 3 anni di cui 2,3 miliardi già nel 2026. Un miliardo nel 2027 e 750 milioni nel 2028. In più 750 milioni per la nuova Sabatini, 550 milioni per i contratti di sviluppo e 150 milioni per le imprese turistiche e alberghiere. In tutto, appunto, oltre 9 miliardi di euro in più in questo progetto politica industriale nei prossimi tre anni", ha concluso.
(Adnkronos) - "Oggi presentiamo il bilancio di sostenibilità per la Città metropolitana di Milano, un momento per noi molto importante perché, essendo Milano assieme a Brescia un territorio di insediamento originario, è fondamentale poter comunicare direttamente alla città il nostro contributo. Quanto emerge dal bilancio di sostenibilità territoriale è la testimonianza dell'impegno che mettiamo nel lavorare per i nostri cittadini, per i Comuni del territorio dell'hinterland e, soprattutto, per continuare ad offrire quei servizi essenziali nelle nostre comunità oggi". Sono le parole del presidente di A2a Roberto Tasca, in occasione della presentazione del nono Bilancio di sostenibilità territoriale di Milano, tenutasi presso la sede di Assolombarda del capoluogo lombardo. Il nostro contributo al territorio si declina in molti modi, "dal lavoro che diamo alle imprese della città metropolitana, agli interventi sugli impianti, dai 21 Comuni serviti dalla raccolta dei rifiuti, con un'estensione molto ampia anche dell'economia circolare - illustra Tasca - fino alla gestione degli impianti per la raccolta e riciclo della plastica e di termovalorizzazione, che consentono alla città di Milano di avere un certo grado di efficienza, che credo sia tangibile sia nel riciclo sia nella raccolta dei rifiuti differenziati". Il territorio di Milano ha visto anche un notevole numero di nuove assunzioni da parte della Life Company: "Oltre 900 persone sono state assunte sul territorio, un’indicazione importante in una fase economica come quella attuale, dove i tassi di crescita del prodotto interno lordo non sono ai massimi storici. Per noi anche questo dato è un’importante testimonianza, perché la ricerca dei talenti è uno dei modi con cui serviamo i valori della life company. Poter inserire 900 persone che iniziano con noi un percorso che speriamo sia lungo è motivo di orgoglio - spiega il presidente di A2a - Noi alimentiamo questo processo di ricambio anche sui territori e cerchiamo sempre di valorizzare i talenti locali. È un modo per provare a trattenerli in Italia e non farli andar via, come fanno altri 50mila loro colleghi ogni anno". A2a ha attuato anche un cambiamento radicale dal punto di vista delle assunzioni, rimuovendo gli stage e promuovendo l’assunzione diretta e immediata: "Nel nostro Paese c'è un problema di mercato del lavoro in questo momento: 50mila giovani laureati che ogni anno scelgono di andare all'estero e salari medi dell'industria ancora a livelli pre covid, quindi 2019, è chiaro che abbiamo un problema. Per quel che riguarda poi i giovani che vengono a vivere nella città metropolitana di Milano, dobbiamo ricordare che hanno dei costi da sostenere, di conseguenza, riteniamo che anche il tema della precarietà vada affrontato seriamente. Noi l’abbiamo affrontato abolendo gli stage - conclude Tasca - dando alle persone un posto di lavoro a tempo indeterminato, speriamo che lo mantengano e quindi che si attivi un processo di crescita all'interno del nostro Gruppo. Diamo loro la possibilità di avere una pianificazione e questo lo abbiamo percepito perché, essendo presenti anche in altri Paesi, vediamo la diversità di situazione: giovani che in Italia sono obbligati a condividere ancora abitazioni, all'estero alla stessa età hanno famiglia e due figli. In tal senso, abbiamo deciso di dare un contributo in questa direzione perché crediamo che sia parte della nostra responsabilità istituzionale e sociale rispetto al Paese".