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(Adnkronos) - “Oggi presentiamo la settima edizione di My Selection, che evidenzia un rapporto molto vicino con la filiera agroalimentare italiana. McDonald's ha iniziato nel 2008 a valorizzare i prodotti Igp e Dop e da allora siamo riusciti a proporre all’interno delle nostre ricette ben 22 ingredienti, per un totale di oltre 8mila tonnellate di materie prime utilizzate. In questa nuova edizione valorizziamo cinque prodotti Dop e Igp. In questi anni abbiamo avuto modo di far assaggiare oltre 100 milioni di panini dando molta visibilità ad ingredienti che sono delle vere eccellenze delle nostre regioni italiane”. Sono le parole di Giorgia Favaro, amministratrice delegata di McDonald’s Italia, a margine della presentazione delle nuove ricette ideate in occasione dell’edizione 2025 di My Selection. “McDonald’s Italia - spiega l’ad di McDonald’s Italia - è in questo Paese da 39 anni e fin da subito ha cercato di essere estremamente rilevante per i consumatori italiani, valorizzando le eccellenze del settore agroalimentare italiano. Da allora abbiamo collaborato con diversi fornitori locali e cerchiamo di trovare delle modalità per valorizzare anche delle filiere in difficoltà. Negli ultimi due anni, ad esempio, abbiamo valorizzato il pomodoro di Pachino Igp inserendolo nelle nostre insalate, che è una filiera in difficoltà dovuta alla concorrenza estera. Lo scorso anno, invece, siamo riusciti a introdurre la pera dell'Emilia-Romagna Igp, per aiutare un settore fortemente in crisi a causa dei cambiamenti climatici”. “Per noi questo è un impegno che continua nel tempo ed è per questo che oggi presentiamo la linea My Selection, nella quale continuiamo a dare la possibilità a moltissimi clienti e soprattutto ai giovani di provare gusti e prodotti dei vari territori delle nostre regioni”, conclude.
(Adnkronos) - “Il panorama imprenditoriale italiano sta vivendo una trasformazione significativa, con sempre più aziende che investono in sostenibilità e responsabilità sociale. Nel quinquennio 2018-2022, più di 1 azienda su 3 ha effettuato eco-investimenti. Il sistema imprenditoriale italiano deve costruire aziende che non siano solo leader di mercato, ma anche leader di cambiamento, capaci di ispirare la nuova generazione di imprenditori a intraprendere un percorso simile”. A dirlo all’Adnkronos/Labitalia è Matteo De Fusto, amministratore delegato di Lartotecnica, azienda veronese nel settore degli ausili sanitari, che promuove una visione di imprenditoria etica, sostenibile e innovativa. “Essere un’azienda etica - sottolinea De Fusto - significa mettere le persone e il pianeta al centro di ogni decisione. Non si tratta solo di rispettare normative o adottare pratiche ecologiche, ma di costruire una cultura aziendale che valorizzi il bene comune. Secondo i dati, già nel 2021, le aziende in Italia hanno destinato circa 2,16 miliardi di euro a progetti legati alla responsabilità sociale d'impres e alla sostenibilità ambientale, sociale e di governance, segnando un aumento del 22% rispetto al 2019. Le imprese devono impegnarsi a migliorare la qualità della vita, promuovere l’inclusività e contribuire al benessere globale”. Lartotecnica ha adottato iniziative significative che riflettono questo approccio, tra cui progetti umanitari in Venezuela e Ucraina, dove ha donato ausili sanitari e sostenuto il dialogo per l’abbattimento delle barriere architettoniche. “Un’impresa non vive in una bolla; ogni nostro successo è il risultato di un sistema di relazioni, e per questo abbiamo il dovere di restituire alla comunità, contribuendo a risolvere problemi reali. Un’azienda deve creare valore, non solo per i propri clienti, ma anche per la comunità in cui opera. Ogni progetto che realizziamo, ogni scelta che prendiamo, deve riflettere il nostro impegno verso un futuro migliore”, aggiunge De Fusto. La crescita di Lartotecnica è stata in linea con questi valori, con un fatturato previsto di 5 milioni di euro per il 2024, rispetto ai 2,8 milioni del 2019. “Unire innovazione, etica e sostenibilità è la sfida più grande, ma è ciò che permetterà alle aziende italiane di essere leader non solo di mercato, ma anche di cambiamento. E' necessario nel 2025 far coesistere innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e impegno sociale”, conclude De Fusto. Il supporto pubblico attraverso incentivi come il credito d’imposta per ricerca e sviluppo e i fondi europei per la transizione ecologica sta favorendo sempre più le imprese che investono in Csr e sostenibilità, dimostrando che il futuro imprenditoriale italiano è legato alla responsabilità sociale e alla protezione dell’ambiente.
(Adnkronos) - Dall’energia solare alla produzione di idrogeno pulito. È questa la strada tortuosa su cui si è incamminato un gruppo di ricerca internazionale coordinato dalla Flinders University, in Australia, ottenendo risultati eccezionali. Gli esperti avrebbero infatti messo a punto un nuovo metodo che dall’energia immagazzinata nelle celle fotovoltaiche porta dritto alla scissione fotocatalitica dell’acqua, con una netta riduzione delle emissioni inquinanti. I risultati dello studio sono stati pubblicati su “The Journal of Physical Chemistry C”.