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(Adnkronos) - Antonio Conte 'accende' Inter-Fiorentina. Il tecnico del Napoli, al termine del match vinto contro il Lecce al Via del Mare, 1-0 firmato Anguissa, ha attaccato di nuovo i nerazzurri, tornando sulle polemiche che sono seguite al big match del Maradona della scorsa giornata, quando gli azzurri hanno battuto 3-1 proprio la squadra di Chivu. "Penso sia giusto che siate voi a giudicare quello che è successo. Non è giusto venire a lamentarmi, sono passati troppi pochi giorni rispetto all'ultima partita con comportamenti diversi da parte di altri", ha detto Conte in conferenza stampa, riferendosi alle parole di Marotta del post partita. "Noi restiamo tranquilli e fiduciosi in Rocchi e nella classe arbitrale sperando che certe lamentele non condizionino", ha continuato il tecnico del Napoli dopo la vittoria di Lecce, facendo salire la pressione alla vigilia del match di San Siro tra Inter e Fiorentina, in programma oggi, mercoledì 29 ottobre, "quando si presentano i presidenti pensano di dare un indirizzo importante. Noi non ci lamentiamo ma facciamo attenzione, non siamo scemi. Se qualcuno voleva mandare messaggi particolari, non va bene".
(Adnkronos) - “Ringrazio il presidente Brunetta e il presidente Aurigemma per aver dato l’opportunità oggi di questo importante confronto istituzionale. Come già affermato in precedenza, abbiamo ricostruito un percorso che riguarda il diritto alla salute. L’articolo 32 della Costituzione Italiana è uno dei più belli, ma l’esigibilità del diritto che sancisce deve essere il tema centrale di discussione. Le difficoltà nascono anche da vicende storiche”. Così Egidio Schiavetti, responsabile della Segreteria tecnica/Europa del Consiglio regionale del Lazio, intervenuto oggi a Roma all’incontro interistituzionale tra Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome e Cnel, che segna l’inizio di una collaborazione su alcune tematiche specifiche come salute, imprese e lavoro. “Oggi al Cnel, organo costituzionale di primo piano, vanno approfondite - ha detto - le difficoltà d’accesso al Servizio Sanitario pubblico. Le Regioni, in questo, sono centrali: quarant’anni fa, con la riforma della legge 833, momento fondante e universale a livello parlamentare con un voto unanime, si è portata a compimento una delle più grandi infrastrutture della storia del nostro Paese. Le riforme del 1992 e del 1999 hanno puntato a temi di collaudo e gestione delle aziende. Questo modello aziendalista ha guardato troppo alle esigenze individuali. Nel 2001 siamo andati a rafforzare il ruolo delle Regioni, che oggi governano questo sistema. Lo Stato stabilisce le regole, il finanziamento e i Lea. Il binomio rappresenta il quadro costituzionale, dove va rafforzata la governance per una nuova unità nazionale. In tutte le Regioni italiane i cittadini devono poter trovare eguali livelli di accoglienza". "La legge 311 del 2004 - ha proseguito Schiavetti - sui commissariamenti delle Regioni, a lungo termine, non ha portato alle soluzioni che il legislatore aveva auspicato. Purtroppo, le Regioni sono uscite dalle situazioni di difficoltà, peggiorando però complessivamente l’offerta a beneficio dei cittadini. Il finanziamento del Fondo sanitario nazionale ha raggiunto livelli altissimi, con 137 miliardi nel 2025, a salire poi nei prossimi anni secondo la legge di bilancio appena presentata. La Corte Costituzionale ci ha detto nel 2024 che le spese per la salute sono costituzionalmente necessarie. Il rapporto tra lo Stato e le Regioni deve essere forte, ma vanno trovate sintesi sulle liste d’attesa e sulle altre criticità del sistema. Credo che questa opportunità che ci viene data oggi possa essere quella di aprire una nuova visione all’interno del sistema della salute, con una riforma bipartisan che ricalchi il coraggio del 1978, senza guardare bandiere politiche”, ha concluso il membro del Consiglio Regionale del Lazio.
(Adnkronos) - Prenderà il via a ottobre 2025 il progetto 'Climwater - Climate-resilient and mitigation actions for sustainable water management', finanziato da Regione Lombardia nell’ambito del bando Collabora & Innova, volto a promuovere progetti complessi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale realizzati in collaborazione con Pmi, grandi imprese e organismi di ricerca. L'obiettivo è favorire investimenti strategici per lo sviluppo di innovazioni di prodotto e di processo. Climwater, che si è collocato al terzo posto in graduatoria su 100 progetti candidati, avrà una durata di 2 anni e 3 mesi e un budget complessivo di oltre 4,6 milioni di euro, di cui oltre 1,8 milioni assegnati a Gruppo Cap. La green utility che gestisce il servizio idrico della Città metropolitana di Milano avrà il ruolo di capofila di tre dei cinque Work Package previsti. Al fianco di Gruppo Cap ci saranno Acqua&Sole, Biochem Solution, REF Ricerche e Università di Pavia, Invernizzi Agri Lab di Sda Bocconi, oltre alla collaborazione esterna di Politecnico di Milano e Università degli Studi di Milano. Climwater nasce con l’obiettivo di investigare gli impatti del cambiamento climatico sul ciclo idrico integrato, con un focus sull’hinterland milanese, e proporre soluzioni innovative per accrescere la resilienza del sistema idrico, migliorare la sostenibilità dei sistemi e degli impianti di depurazione e contribuire alla neutralità emissiva ed energetica. Le tre macro-attività in cui è coinvolto Gruppo Cap sono: Resilienza dell’approvvigionamento idrico (Work Package 1); in collaborazione con Università di Pavia e Ref Ricerche verrà sviluppato un modello idrogeologico avanzato basato su machine learning, per realizzare analisi di rischio e strategie di adattamento climatico a supporto della pianificazione infrastrutturale. Monitoraggio delle emissioni climalteranti (Work Package 2); Gruppo Cap condurrà campagne di monitoraggio diretto delle emissioni di gas serra (Ghg) in almeno sei depuratori civili, prima e dopo gli interventi di manutenzione, per valutarne l’impatto e aggiornare gli indicatori aziendali di performance (Kpi) ambientale. Trattamento innovativo dei fanghi (Work Package 3); in collaborazione con Università di Pavia e Biochem Solution, saranno selezionati e testati ceppi fungini capaci di ridurre la quantità di fanghi prodotti, degradare microinquinanti e ottenere prodotti valorizzabili in agricoltura, come ammendanti e biostimolanti. "Climwater -spiega il presidente di Gruppo Cap, Yuri Santagostino- si inserisce appieno nella missione di Gruppo Cap di garantire un approvvigionamento idrico sicuro e sostenibile per il territorio metropolitano milanese, e rappresenta un tassello fondamentale nella nostra strategia di adattamento climatico e innovazione tecnologica. L’eccezionale risultato ottenuto in graduatoria conferma la qualità del progetto e l’impegno del Gruppo nel contribuire attivamente a costruire un sistema idrico più resiliente, sostenibile ed efficiente".