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(Adnkronos) - Pioggia sull'Australian Open. Il primo Slam della stagione, al via oggi, domenica 12 gennaio, parte subito in salita per gli organizzatori a causa del maltempo che si è abbattuto su Melbourne. Nella notte italiana, quando erano previste numerose partite del primo turno, in Australia ha cominciato a piovere copiosamente, tanto da portare al rinvio di diversi match, tra cui anche quello dell'azzurro Luciano Darderi, che sfiderà, non prima della tarda mattinata, lo spagnolo Pedro Martinez. Difficile prevedere quando riprenderanno le partite, mentre si stanno disputando gli incontri sui due campi al coperto, la Rod Laver Arena e la John Cain Arena, dove è in programma il match tra l'italiano Matteo Gigante, che per la prima volta si è qualificato in uno Slam e che sfiderà il francese Ugo Humbert. Non è a rischio il match d'esordio di Jannik Sinner. Il tennista azzurro sfiderà, nel primo turno dell'Australian Open, il cileno Nicolas Jarry domani, lunedì 13 gennaio nella notte italiana. Anche in caso di maltempo la sfida non rischia di essere rinviata perché prevista sul campo centrale della Rod Laver Arena che, come detto, gode di copertura.
(Adnkronos) - In un Paese che invecchia e si riduce a causa della crisi demografica, cambia il rapporto degli italiani con il lavoro e in particolare le aspettative dei giovani, ma cambiano anche le prospettive previdenziali specialmente dei cosiddetti boomer che vorrebbero continuare a lavorare anche oltre l’età di pensionamento. E quanto emerge dal secondo report dell’Osservatorio Enpaia-Censis del mondo agricolo nel quale si evidenzia come se da una parte l’innalzamento dell’età di pensionamento viene vissuto nel 65,1% dei casi come “una costrizione alla libertà individuale” (che arriva al 69,6% nella fascia dei 35 ai 64 anni), dall’altra una quota ancora più ampia degli italiani (circa il 70%) afferma che si debba consentire ai pensionati, se vogliono, di continuare a lavorare (percentuale che sfiora l’80% tra gli over 64) . Una richiesta – viene sottolineato nel report – coerente con la struttura demografica di una società che invecchiando si fa longeva e che deve essere accompagnata da un sistema integrato e coerente di misure di active ageing, permettendo ai più anziani di essere attivi nei diversi ambiti della sfera sociale, mercato del lavoro incluso, senza che l’età sia un fattore discriminante. Il report, spiega il direttore generale di Enpaia Roberto Diacetti, “fotografa un’Italia dove il 92% degli occupati non disdegnerebbe avere più libertà di scelta per quanto riguarda l’età di pensionamento, con una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro, quindi con la possibilità di poter andare in pensione un po’ prima con delle penalizzazioni ridotte, ma anche di poter restare al lavoro più a lungo, oltre l’età pensionabile”. Ma nel nostro Paese, aggiunge Diacetti, "abbiamo un enorme problema costituito da salari troppo bassi che impatta negativamente anche sulle future pensioni oltre che sulla domanda interna". Perciò, conclude il Dg di Enpaia, "l’idea di rinunciare a una minima quota di dividendi da parte delle imprese per aumentare le retribuzioni, merita una riflessione seria".
(Adnkronos) - I tessuti intelligenti nel futuro della moda e del Pianeta? È quanto afferma un gruppo di ricerca inglese, in un articolo recentemente comparso sulle colonne di “Energy and Environmental Materials”, una delle riviste scientifiche più autorevoli del settore. In particolare, gli esperti non sono solo riusciti a produrre dei tessuti che incorporano dispositivi elettronici, ma sono anche riusciti a rendere sostenibile l’intera filiera produttiva. Anche se ovviamente saranno necessarie ulteriori ricerche, si tratta di una scoperta che potrebbe rivoluzionare il settore della moda.