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(Adnkronos) - L’Unione europea spera ancora di evitare una guerra commerciale con gli Stati Uniti, ma considera tutti gli strumenti. Preso "atto con rammarico e delusione" della lettera inviata sabato dal presidente Usa Donald Trump, "soprattutto considerando lo stato avanzato delle nostre trattative in corso", ha detto il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, entrando alla riunione straordinaria del Consiglio affari esteri a Bruxelles, dove i dazi al 30% minacciati dal presidente Usa Donald Trump sono all'ordine del giorno. "La sensazione da parte nostra era di essere vicinissimi a un accordo, abbiamo negoziato questo accordo in linea di principio per settimane e credo che ci siamo andati davvero vicino. Naturalmente ci sono stati alcuni temi settoriali sui quali stavamo trattando. Quindi la mia impressione era che ci avvicinassimo a un buon risultato per entrambe le parti", ha spiegato Sefcovic. "Come sapete, l’Ue ha affrontato questi negoziati in buona fede e con il massimo impegno fin dall’inizio", ha puntualizzato. In ogni caso, "l’Ue è e resterà pienamente unita nel rispondere alle sfide attuali, e apprezzo il forte e costante sostegno degli Stati membri alla Commissione", ha detto ancora il commissario Ue al Commercio. Dazi sulle esportazioni Ue al 30% o oltre, nella pratica, bloccherebbero il commercio transatlantico, ha ricordato Sefcovic. L'impatto sul commercio e sulle catene di fornitura "sarebbe enorme, sarebbe quasi impossibile continuare ad avere il rapporto commerciale che conosciamo", ha aggiunto, sottolineando che "nessuno lo desidera davvero: mostratemi un leader industriale che sia contento di questa politica dei dazi. Per questo sentiamo una grande responsabilità nei confronti del più grande rapporto commerciale del pianeta: 1,7 trilioni di dollari, 400 miliardi che ogni giorno attraversano l’oceano sotto forma di beni e servizi". È per questo che l'Ue sta "dimostrando enorme pazienza ed enorme creatività per trovare soluzioni. Ma se la situazione dovesse restare oltre il 30%, semplicemente il commercio, così come lo conosciamo, non potrebbe continuare, con effetti negativi enormi da entrambe le parti dell’Atlantico. E per questo credo che dobbiamo fare, e sicuramente io farò, tutto il possibile per evitare questo scenario estremamente negativo", ha sottolineato definendoli "di fatto proibitivi per il commercio reciproco". "Restiamo convinti che la nostra relazione transatlantica meriti una soluzione negoziata, che costruisca le basi per una stabilità e una cooperazione rinnovate. Ed è per questo che continuiamo a confrontarci con l’amministrazione statunitense e a dare priorità a soluzioni negoziate entro la nuova scadenza del 1° agosto. Oggi stesso intendo parlare di nuovo con i miei omologhi statunitensi, perché non posso immaginare di rinunciare senza aver fatto un reale sforzo", ha affermato ancora Sefcovic. "Detto questo, l’attuale incertezza causata da dazi ingiustificati non può persistere indefinitamente e pertanto dobbiamo prepararci a ogni esito, incluse, se necessario, contromisure ben ponderate e proporzionate per ristabilire l’equilibrio nel nostro rapporto transatlantico", ha proseguito. "Discuterò con i ministri i prossimi passi per le settimane a venire. Li vedo concentrati su quattro ambiti: negoziati, misure di riequilibrio, coinvolgimento con partner che condividono i nostri valori e diversificazione del nostro commercio. E, su quest’ultimo punto, voglio semplicemente sottolineare che stiamo raddoppiando gli sforzi per aprire nuovi mercati: l’accordo politico raggiunto e annunciato ieri nei negoziati per l’accordo di libero scambio e investimenti Ue-Indonesia è l’ultimo esempio concreto". La decisione del presidente Usa di imporre i dazi al 30% "ci pone in una dinamica totalmente diversa. Tuttavia, ho percepito anche dai miei omologhi americani che, nonostante la lettera, siamo pronti a continuare i negoziati. Naturalmente sfrutteremo questa opportunità, perché sono assolutamente sicuro al 100% che una soluzione negoziata sia molto migliore della tensione che potremmo avere dopo il 1° agosto se non arrivassimo a un accordo", ha detto ancora Sefcovic. L’Unione europea spera ancora di evitare una guerra commerciale con gli Stati Uniti, ma considera tutti gli strumenti. "Non vogliamo alcun tipo di guerra commerciale con gli Stati Uniti. Sarebbe devastante non solo per gli americani ma anche per l'Europa, quindi non vogliamo un’escalation. D'altra parte, però, dobbiamo anche mostrare i muscoli e credo che non dovremmo escludere nessuna possibilità. Dobbiamo prepararci a eventuali contromisure e dobbiamo rimanere aperti all’uso di tutti gli strumenti a nostra disposizione". Così Lokke Rasmussen, ministro danese degli Esteri, presidente di turno Ue, entrando alla riunione straordinaria del Consiglio affari esteri con gli omologhi Ue a Bruxelles, dove i dazi del 30% minacciati dal presidente Usa Donald Trump, che il politico definisce "molto preoccupanti", sono all'ordine del giorno. "Le nostre relazioni commerciali con gli Stati Uniti si trovano a un punto critico. È importante che restiamo uniti dopo quanto abbiamo vissuto questo fine settimana", evidenzia Rasmussen, sottolineando di voler sostenere la squadra negoziale del commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic che "ha fatto un lavoro eccezionale in circostanze molto difficili. Personalmente ho avuto l’opportunità di incontrare il segretario al commercio Howard Lutnick a Washington D.C. la scorsa settimana, il che mi ha dato una certa visione d’insieme", ha aggiunto. La speranza del ministro danese è che al Consiglio si sviluppi una "discussione onesta, con conclusioni chiare e mantenendo l’unità, che ovviamente è la cosa più importante. Al di là di questo, penso anche che, sebbene stiamo vivendo tempi di incertezza, ci siano anche delle opportunità", ha proseguito, sottolineando che gli Usa rappresentano circa il 13% del commercio globale; i Paesi che costituiscono il restate 87% "percepiscono una disponibilità" a "tendere la mano verso l’Europa. Accolgo con molto favore l’accordo di principio con l’Indonesia raggiunto durante questo fine settimana", ha concluso, asserendo che per la presidenza di turno danese "sarà una priorità assoluta concludere l’accordo con il Mercosur".
(Adnkronos) - Un angolo gourmet in un luogo dove il lusso ha un tocco umano. L’indirizzo che non ti aspetti, nel cuore di una delle città d’arte tedesche più amate, e che spicca tra un’offerta mediamente distante dagli standard nostrani. E’ il Gewandhaus di Dresda, hotel a cinque stelle del Gruppo Marriott Bonvoy (Autograph Collection) che in questa città della ex Germania Est rasa al suolo sul finire della Seconda Guerra mondiale, e poi orgogliosamente ricostruita, ha puntato su un’offerta food&beverage di altissimo livello e, soprattutto, con un format unico nel suo genere, che comprende un ristorante specializzato nella carne e un cake-shop. Il concept del ristorante interno all’albergo, aperto anche a clienti esterni con ingresso diretto dalla strada, è tutto nel nome: [m]eatery. Un vero e proprio invito rivolto ai meat-lovers per venire ad assaporare carne di eccellente qualità. A rendere originale la proposta è il fatto che qui la carne non viene solo selezionata dai migliori allevamenti e cucinata a regola d’arte, ma viene anche stagionata a secco ‘in casa’ all’interno di una cella climatizzata a vista, come la cucina, da cui il cliente può vedere il grado di maturazione e scegliere il taglio. Questo procedimento, che assicura la giusta temperatura fredda, un’elevata umidità e la costante circolazione di aria, consente di ottenere un manzo più tenero e dal gusto più concentrato. E le preparazioni sono le più varie, dalla tartare per gli amanti del crudo alla tagliata italian style, passando per le immancabili bistecca e filetto, fino ai tagli tipicamente americani come la rib-eye e la t-bone; tutto servito con una varietà di salse di accompagno e contorni a scelta. Un locale che è al tempo stesso una steakhouse per intenditori e un pub di lusso ma anche un ‘botanist bar’, con ricca carta di vini, birre, distillati e più salutari succhi e centrifugati. A completare la speciale offerta food&beverage del Gewandhaus hotel di Dresda è il Kuchen Atelier, una pasticceria raffinatissima che offre una selezione di torte e pasticcini, realizzati con ingredienti di prima qualità, dalla frutta fresca e secca al cioccolato fondente. Ce ne sono per tutti i gusti, dai macaron, ormai divenuti internazionali, all’Eierschecke, dolce tradizionale della città di Dresda: una torta a tre strati, con una base di pasta lievitata, uno strato intermedio di crema pasticcera e uno superiore a base di uova, burro, zucchero e vaniglia. Il Kuchen Atelier occupa un angolo colorato dell’albergo, a cui si accede dalla hall e, anche in questo caso, direttamente dalla strada; i dolci fanno bella mostra di sé nelle teche una volta usciti dalle mani del maestro pasticcere Dirk Gunther. Kuchen Atelier, infatti, è aperta a chiunque voglia acquistare un dolce, ordinarlo magari per una ricorrenza, oppure consumarlo in loco, che si sia alloggiati in hotel oppure clienti esterni. Così, a una certa ora soprattutto del pomeriggio gli eleganti saloni al piano terra del Gewandhaus, compreso il suo cortile interno coperto, diventa un luogo di ritrovo e un punto di riferimento per i più golosi che si danno appuntamento qui per gustare un irresistibile dolce accompagnato da un tè, un caffè o una bibita (da provare una speciale limonata bio alle erbe). Come spiega il direttore dell’hotel Gewandhaus, Stephan Becker, “questo è un format creato dalla proprietà, un piccolo Gruppo che è in franchising con Marriott fin dal 2015, anno in cui l’hotel è stato rinnovato”. “Nel ristorante, il cliente sceglie il taglio di carne che preferisce dalla vetrina: è la carne migliore, proveniente da Argentina, Stati Uniti e da allevamenti locali. Si può scegliere addirittura il coltello, che per i più affezionati viene personalizzato. Anche nella pasticceria è tutto fatto in casa dal nostro pasticcere e si può vedere la preparazione. Spesso ci ordinano torte particolari per occasioni speciali. Vero valore aggiunto è poi il personale, molto attento, fidelizzato, flessibile: qui, infatti, tutti sono sempre pronti a dare una mano per qualsiasi necessità, ad aiutarsi l’un l’altro nei vari reparti”, sottolinea. Il Gewandhaus è un hotel che, spiega il direttore, “vanta una clientela abituale, molti americani, ma anche tedeschi; tante le persone dall’Asia e dall’Europa dell’Est; Oltre agli ospiti dell’hotel, per il ristorante abbiamo una clientela esterna, anche business durante la settimana, mentre nei weekend prevalgono i turisti in città per un city break”. Una storia, quella del Gewandhaus, che va di pari passo con quella di Dresda. L’edificio infatti è menzionato fin dal 1295, ai suoi albori, e da allora ha seguito le sorti della città, fino al bombardamento del 1945, quando della struttura riprogettata nel 1724 dall’architetto Johann Friedrich Knobel rimasero solo tre muri esterni. Fu ricostruito, come tutta la città, esattamente dov’era e com’era, al numero 1 di Ringstrasse, in quello stile tra il Barocco e il Classicismo che nel 18° secolo rifletteva l’animo culturale ma anche mercantile del tempo. Il Gewandhaus, infatti, è stato in fasi alterne azienda, banca, teatro e poi albergo dalla ricostruzione del 1997 fino al rinnovamento che 10 anni fa lo ha reso il cinque stelle di oggi, con 94 camere e 3 suite. Il cortile interno coperto, da cui si accede anche alla Spa, ricorda i palazzi ringhiera e soprattutto offre un’atmosfera raccolta e al tempo stesso maestosa. Fiore all’occhiello sono gli arredi, tutti realizzati da artigiani del territorio, in un’ottica di sostenibilità. L’albergo si trova proprio a fianco del Rathaus e da qui ci si può facilmente muovere a piedi per una passeggiata in centro. Pochi passi e si è alla Kreuzkirche, con la sua inconfondibile torre campanaria, e nella piazza dell’Alt-Markt. Da qui, è facile raggiungere il Neumarkt con l’iconica Frauenkirche, emblema della ricostruzione post-bellica. Pochi passi ancora e si può passeggiare sulla terrazza affacciata sull’Elba, con la vista sul quartiere di Neu-Stadt, arrivare alla Cattedrale e al Castello o alla zona dei musei con il palazzo dello Zwinger, e il Semperoper, uno dei teatri più importanti della Germania. Tutto raggiungibile a piedi in pochi minuti, così come, in direzione opposta, la zona commerciale fino alla stazione centrale, dal Gewandhaus, dove le porte per viaggiatori e locals sono sempre aperte.
(Adnkronos) - Servizio di raccolta a domicilio anche per le capsule esauste di caffè in alluminio: la Giunta di Palazzo Marino ha approvato le linee di indirizzo per un accordo di programma tra il Comune, Amsa, Nespresso Italiana e il Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio (Cial) per l’avvio del primo progetto sperimentale del servizio, grazie a una collaborazione tra pubblico e privato che integra di fatto il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti urbani. La raccolta sarà operativa dal mese di settembre 2025 e sarà effettuata a domicilio, in tutto il comune di Milano. Il servizio potrà essere attivato contestualmente a un nuovo ordine di capsule sul sito Nespresso.it al momento del check-out, selezionando l’opzione 'Riconsegna e ricicla le tue capsule Nespresso usate' nonché da app e servizio clienti, e non comporterà costi aggiuntivi. Sarà possibile consegnare al corriere massimo due sacchetti contenenti esclusivamente capsule esauste in alluminio, utilizzando la recycling bag Nespresso o in normali sacchetti. Obiettivo dell'iniziativa - a cui potranno aderire anche altre aziende che producono e commercializzano capsule per caffè o altri infusi siglando lo stesso accordo - è in un’ottica di economia circolare di migliorare ulteriormente i processi di recupero dell'alluminio, che essendo un materiale riciclabile all'infinito contribuisce in modo significativo alla riduzione dei rifiuti destinati allo smaltimento. Il servizio inoltre ottimizza i trasporti e riduce l'impatto ambientale della logistica grazie all’uso di veicoli elettrici in partnership con Wora Delivery, che consente il conferimento a un punto di stoccaggio intermedio per poi essere lavorate da un impianto che suddivide alluminio e caffè. Il progetto aggiunge una ulteriore possibilità di riciclo che si affianca all’opzione già attiva da 14 anni, di riportare le capsule usate in alluminio nei punti vendita Nespresso e riciclerie convenzionate su tutto il territorio nazionale. Le capsule ritirate rientreranno nel sistema dedicato di raccolta e riciclo di capsule in alluminio 'Da Chicco a Chicco', sviluppato già dal 2011 grazie a un protocollo di intesa tra Nespresso, Cial, Utilitalia e Cic (Consorzio italiano Compostatori), e che consente di dare una seconda vita ai due materiali che compongono la capsula: l’alluminio, viene fuso e riciclato al 100%, e il caffè residuo, può essere trasformato in compost e utilizzato in una risaia da cui viene riacquistato il riso per donarlo a Banco Alimentare e Fondazione Progetto Arca. "Siamo felici di questo accordo con Nespresso e Cial, oltre che con Amsa, per la raccolta delle capsule di caffè: è un gesto concreto e responsabile che rappresenta un passo in più nella filiera del riciclo dell'alluminio e dell'economia circolare che contribuirà ad aumentare la raccolta differenziata della nostra città - ha detto l'assessora all'Ambiente e Verde Elena Grandi - Ogni piccola azione quotidiana, come il corretto smaltimento di queste capsule, può avere un impatto significativo sull’ambiente”. “Questo progetto - spiega Monica Pellegrini, direttrice Operativa di Nespresso Italiana - segna un nuovo importante tassello che si aggiunge al nostro impegno costante per il riciclo e il recupero delle capsule di caffè in alluminio, iniziato in Italia oltre 14 anni fa, con il progetto 'Da Chicco a Chicco' entro cui questo nuovo accordo si inserisce, con l’obiettivo di portare a riciclo anche le capsule che saranno raccolte dal servizio e domicilio. Rappresenta inoltre un unicum sul territorio italiano che speriamo possa rappresentare un esempio virtuoso e circolare di impatto concreto ambientale e sociale”. “In questa fase di sperimentazione - aggiunge Matteo Di Poce, specialista in Sostenibilità di Nespresso Italiana - stimiamo di raccogliere e riciclare nel solo Comune di Milano, con il servizio a domicilio, oltre 80 tonnellate di capsule nel corso di un anno, recuperando oltre 50 tonnellate di caffè esausto e più di 5 di alluminio da rimettere in circolo”. “L’impegno del nostro Consorzio per far sì che l’alluminio non finisca mai in discarica, ci spinge a sperimentare e supportare nuove sfide e nuovi sistemi di captazione di questo prezioso metallo, riciclabile al 100% e all’infinito. Il packaging in alluminio, in Italia, grazie alla raccolta differenziata di milioni di cittadini, viene riciclato con ottimi risultati, circa il 70% di quanto immesso sul mercato, ponendo il nostro Paese ai primi posti in Europa”, ha dichiarato Stefano Stellini, direttore generale Cial.