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(Adnkronos) - Sara Errani e Jasmine Paolini volano in finale nel Roland Garros 2025. Le due tenniste azzurre hanno battuto oggi, venerdì 6 giugno, le russe Mirra Andreeva, numero sei del mondo eliminata a sorpresa pochi giorni fa dalla rivelazione Lois Boisson ai quarti del tabellone singolare femminile, e Diana Shnaider nella semifinale di doppio dello Slam parigino in due set, con il punteggio di 6-0, 6-1. Un dominio netto fin dal primo parziale, dove le azzurre riescono a imporsi al servizio e non hanno difficoltà a colpire in risposta, piazzando un break dopo l'altro. Le russe non sembrano aver imparato molto dalla semifinale degli ultimi Internazionali d'Italia, quando furono eliminate proprio da Errani e Paolini, alla fine vincitrici del torneo, e perdono anche il secondo set 6-1. Ora in finale Errani e Paolini affronteranno la coppia formata dalla kazaka Anna Danilina e dalla serba Aleksandra Krunic.
(Adnkronos) - Non solo Fiorello. Anche i social ironizzano sulla premier Meloni, che andrà a votare ai referendum dell’8 e 9 giugno ma non ritirerà la scheda (risultando così “non votante” e non contribuendo al quorum). Mentre lo showman siciliano a 'La pennicanza' su Radio2 ha scherzato dicendo Meloni va al seggio ma non vota, va a fare le analisi ma non ritira il referto, va al cinema ma non guarda il film, sui social si sono moltiplicati i paragoni umoristici. "Andare al seggio senza ritirare la scheda è un concerto di Vasco senza 'Albachiara'", scrive ThePeriod, che tra gli esempi possibili aggiunge anche: "E' come giocare a briscola con le carte di Uno". La pagina di storia gastronomica Doipodcast, invece, ha lanciato i paragoni culinari: "Andare al seggio e non ritirare la scheda è come mangiare un risotto alla milanese senza zafferano, è come mangiare una carbonara senza uova". Molti i commenti dello stesso tenore: "E' come sedersi al ristorante e non ordinare, è come ordinare una pizza da asporto e tornare a casa solo col cartone". D’altro canto, sin dalle ore immediatamente successive alla dichiarazione della presidente del Consiglio, lo stesso Maurizio Landini, Segretario generale della Cgil, sindacato promotore dei quattro quesiti sul lavoro, non aveva mancato di utilizzare l’ironia sui social network della stessa Cgil: "E' come se uno decidesse di andare al supermercato senza fare la spesa o di andare a Palazzo Chigi per non governare".
(Adnkronos) - “Il contributo che i biocombustibili sostenibili possono dare al processo di decarbonizzazione – o meglio, di defossilizzazione – dei trasporti, non è un’opzione: è un elemento essenziale. Si stima che sarà necessario incrementare di due volte e mezzo, se non tre, la produzione registrata nel 2023 per poter restare sul percorso verso il net zero e, al tempo stesso, dare alle altre filiere – elettrico, idrogeno, e-fuels e altre tecnologie – il tempo di svilupparsi e raggiungere la necessaria scala industriale. Ricordiamo anche che questi altri combustibili richiedono un importante sviluppo delle infrastrutture, mentre i biocarburanti sono essenzialmente pronti: possono essere distribuiti attraverso infrastrutture esistenti e utilizzati con i sistemi attuali. Applicando una corretta valutazione della sostenibilità, con un approccio ‘well to wheel’ e non ‘tank to wheel’, cioè dal campo alla ruota, possiamo ottenere risultati estremamente rilevanti sul piano della riduzione delle emissioni climalteranti. In alcuni casi, possiamo addirittura andare in negativo, rimuovendo CO₂ dall’atmosfera e restituendola come carbonio organico destinabile al suolo – dove ce n’è enorme bisogno – o ad altri impieghi industriali”. Lo ha dichiarato David Chiaramonti, professore ordinario di Economia dell’Energia e Bioeconomia al Politecnico di Torino, intervenendo alla tappa romana del Tour d’Europe presso il Centro Congressi Eni.