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(Adnkronos) - ''Io non giudico il pensiero di altri, su questa vicenda giudicherà l'autorità giudiziaria, segnalo che l'Arma dei carabinieri ha consegnato tutti quelli che erano i video che riguardavano l'episodio''. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ospite di 'Dritto e Rovescio' in prima serata su Retequattro, rispondendo sulle dichiarazioni di Franco Gabrielli sul caso di Ramy. Per Gabrielli l'inseguimento non si è svolto "nella modalità corretta". 'Io ho difficoltà a concepire un inseguimento, che è una modalità operativa di intervento delle forze dell'ordine che non solo è consentita alle forze dell'ordine ma addirittura prescritta in certi casi, che si possa svolgere senza un inseguimento'', ha affermato Piantedosi. ''Probabilmente dovremmo fare un ragionamento e mettere al primo posto il fatto che non ci si sia fermato all'alt - ha sottolineato - Se noi lanciamo il messaggio che fermarsi all'alt è il primo fattore che può evitare che poi ci si trovi in una condizione di pericolo per sé stesso e per gli operatori. Talvolta, potrei citare un'ampia casistica, i primi a trovarsi in condizioni di pericolo sono le forze dell'ordine che incorrono in incidenti proprio perché hanno l'obbligo di inseguire chi si sottrae all'obbligo di fermarsi e che in quel momento è sconosciuto''. ''La preoccupazione, che deve essere uno dei principali fondamenti del lavoro che faccio, si fonda non solo sull'ultima vicenda, la tragedia che ha riguardato il giovane Ramy, ma anche su tutte le altre rivendicazioni che avevano preceduto le manifestazioni di piazza degli scorsi mesi, dove al variare delle motivazioni si era registrata una tendenza dei manifestanti a essere molto aggressivi soprattutto nei confronti delle forze di polizia: questo certamente è un elemento di preoccupazione'', ha detto il ministro dell'Interno. Parlando dei dati sulle manifestazioni relativi al 2024, in cui si sono registrati 273 feriti tra le forze dell'ordine, il 127% in più sull'anno precedente, Piantedosi ha osservato che nel 2024 si sono registrate ''il 10% in più di manifestazioni, dato che contraddice chi diceva che il governo era portato a comprimere la libertà di manifestazione del pensiero. E' un dato di grande importanza se messo in relazione al fatto che noi segnaliamo una decrescita delle manifestazioni che fanno rilevare una certa criticità. Significa che a fronte di minore criticità abbiamo registrato un aumento di casi in cui le forze dell'ordine sono state obiettivo prioritario dei manifestanti''. Poi, sul caso delle perquisizioni a Brescia, ha affermato: ''Se qualcuno se ne è sentito offeso ne sono rammaricato. Ho condiviso con il capo della Polizia di rafforzare l'indicazione agli operatori che queste pratiche che hanno una loro sensibilità siano caratterizzate da una proporzionalità e un'adeguatezza a quelli che sono gli scenari che si presentano'' ma comunque ''le perquisizioni si collocano in un quadro di piena regolarità''. Quanto alle zone rosse, ''le ho promosse e sono abbastanza convinto della loro efficacia. I primi riscontri sono numericamente positivi e c'è grande apprezzamento da parte della cittadinanza. L'intenzione è quella di voler dare alle forze di polizia uno strumento in più, niente di particolarmente complicato'', ha detto il ministro.
(Adnkronos) - Nel settore delle compravendite di veicoli usati, la fase del passaggio di proprietà rappresenta un momento critico per acquirenti e venditori, spesso esposti al rischio di frodi e truffe per quanto concerne il pagamento del prezzo del veicolo. Sebbene le opzioni tradizionali permettano di completare le pratiche burocratiche presso agenzie e sportelli pubblici, il pagamento del veicolo e la trascrizione dell’atto di vendita sono operazioni gestite separatamente, esponendo le parti a rischi significativi. L'acquirente teme di effettuare il pagamento senza ottenere la proprietà del veicolo, mentre il venditore rischia di trasferire la proprietà senza ricevere il compenso concordato o ritrovarsi con un assegno circolare falsificato. Nell’incertezza di chi 'debba fare il primo passo' e confidare nella buona fede della controparte, pratico.it, startup fintech innovativa del settore automotive, ha raccolto queste preoccupazioni sviluppando una soluzione che elimina i rischi di frode, salvaguardando la fiducia reciproca tra le parti e assicurando un passaggio di proprietà digitale, guidato e sicuro. Con il nuovo servizio di passaggio di proprietà di pratico.it, il pagamento e il trasferimento di proprietà del veicolo vengono gestiti in modo integrato e simultaneo, rendendo l’intero processo sicuro e trasparente. Grazie al servizio cassaforte incluso di default in ogni passaggio, pratico.it, si affida a un istituto di pagamento partner - sottoposto alla Vigilanza di Banca d’Italia - per custodire l’importo della vendita in un conto di deposito dedicato. Solo al completamento delle pratiche di trasferimento di proprietà, quando l’acquirente diventa ufficialmente il nuovo proprietario al Pubblico registro automobilistico (ra), il venditore riceve il pagamento. Questo elimina completamente il rischio di truffe legate a pagamenti non sicuri. L’intero processo, quasi totalmente digitalizzato, consente agli utenti di svolgere le operazioni preliminari online e di recarsi presso una delle agenzie partner per l’attività di consulenza automobilistica vera e propria e per gli step conclusivi. In questo modo, la velocità e semplicità delle soluzioni digitali si uniscono da un lato alla sicurezza di pagamenti tracciati e garantiti, e dall’altro a un network di agenzie affidabili operanti sul territorio. Un passo avanti verso un mercato dell’usato più trasparente Il nuovo servizio di pratico.it non è solo una garanzia di sicurezza per acquirenti e venditori, ma rappresenta anche un impegno concreto nel promuovere la fiducia e la trasparenza nel mercato automobilistico dell’usato. Lanciato a Milano, il servizio sarà disponibile su tutto il territorio nazionale entro il 2025, con l’obiettivo di ridurre il numero di truffe e di rendere la compravendita dei veicoli un’esperienza serena e affidabile per tutti.
(Adnkronos) - Dopo otto anni in azienda come Vaccines Policy & Communication Director, Marina Panfilo entra nel Leadership Team di Msd Italia nel ruolo di Executive Director Policy, Communication & ESG Strategy. Nel corso dei suoi oltre 40 anni di carriera nell’industria farmaceutica multinazionale - si legge in una nota - Panfilo ha egregiamente ricoperto diversi ruoli direttivi a livello nazionale e internazionale, spaziando dal Business Development al Market Access, fino ad arrivare alla funzione Policy & Communication. Proprio di quest’ultima area ha volentieri accettato di prendere la guida, decidendo di ricoprire una posizione delicata e, al tempo stesso, strategica sulla quale Msd ripone da sempre una particolare attenzione, a partire dalla sua presidente e amministratrice delegata, Nicoletta Luppi. Si tratta di un ruolo centrale che implica non solo la promozione di iniziative politiche a livello europeo, nazionale e regionale, ma che richiede anche la capacità di instaurare e mantenere un dialogo costruttivo con i principali stakeholder del sistema istituzionale e sanitario italiano. Grazie al prezioso lavoro di professioniste e professionisti in ambito policy, comunicazione e Esg, Msd si è distinta negli anni come azienda di valore, ottenendo importanti riconoscimenti quali ad esempio quello di ‘Best in Media Communication’ da parte di di Eikon/Fortune e, più recentemente, quello di ‘Campione di sostenibilità’ da parte di Forbes per il suo impegno nella Csr. “La leadership di Marina sarà essenziale per garantire che la nostra voce venga ascoltata e rappresentata - commenta Luppi - Sono assolutamente convinta che l'esperienza consolidata e le competenze di Marina nel settore farmaceutico ci permetteranno di avanzare con determinazione verso il nostro obiettivo primario: tutelare e migliorare l'accesso dei Pazienti alle cure e alla medicina preventiva. La sua visione strategica e la sua passione per la materia saranno essenziali nel guidarci attraverso le sfide future”. Aggiunge Panfilo: “Sono orgogliosa di continuare a far parte della ‘famiglia Msd’ alla quale sono particolarmente affezionata e della quale faccio parte dal 2017. Msd è un’azienda che porta innovazione nella scienza per la salute delle persone, nella cultura aziendale, nella comunicazione, nelle strategie imprenditoriali e investe nella Ricerca & Sviluppo più di qualunque altra azienda del settore. Ma, a fare la differenza e a essere motivo di orgoglio è soprattutto una cultura che mette al centro il suo capitale umano e un grande impegno nel promuovere fattivamente i valori della diversità, dell’equità e dell’inclusione in cui da sempre crede. A rendere unica Msd - conclude - è il valore che genera per la società e l’economia italiana, nonché l’attenzione verso i dipendenti e le loro famiglie e io sono onorata di farne parte”.