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(Adnkronos) - Per Luca Marinelli, "interpretare Benito Mussolini è stato emotivamente complesso. Da antifascista, il fatto di aver dovuto sospendere il giudizio per 10 ore al giorno sul set e per 7 mesi è stato devastante". "Dal punto di vista artistico, invece, è stata una delle cose più belle che io abbia fatto nella mia vita", dice l'attore alla presentazione dell'attesa 'M - Il Figlio del Secolo': la serie Sky Original (prodotta da Sky Studios e The Apartment, società del gruppo Fremantle) tratta dall'omonimo libro di Antonio Scurati e diretta da Joe Wright. Dal 10 gennaio su Sky e in streaming su Now, nella serie - scritta da Stefano Bises e Davide Serino, anche autori del soggetto di serie e di puntata insieme a Scurati - "abbiamo pensato di togliere definizioni come 'cattivo', 'mostro', 'diavolo' perché non fanno altro che allontanare questa figura mettendola quasi su un altro pianeta. Invece è stato un essere umano, che ha scelto coscientemente quello che ha fatto imboccando questa via criminale, che ha portato se stesso e il Paese alla distruzione totale", spiega Marinelli. "Questa serie - aggiunge - mi ha fatto capire l'importanza di essere presente al mio presente e al mio passato, solo così possiamo comprendere quello che siamo e che stiamo vivendo e capire come possiamo andare nella giusta direzione". E nella serie la direzione è stata quella di non rappresentazione Mussolini come un pagliaccio: "Lo abbiamo preso sul serio, senza mai perdere di vista quello che è stato come uomo e quello che ha commesso", racconta il regista Joe Wright. "Questa serie è l’invito a cercare Mussolini in ciascuno di noi. Qui Mussolini - spiega Wright - è la metafora del male che alberga in ognuno di noi", per questo, "c'è la necessità di esaminare la potenzialità che abbiamo di elevarci e di dare il meglio di noi stessi per non cedere a questi istinti più bassi". Wright e Marinelli, durante l'incontro, non nascondono la curiosità ma anche la preoccupazione sulle possibili reazioni del mondo politico alla visione di 'M': "La mia paura è il silenzio perché il libro di Scurati e di conseguenza anche la serie accendono una conversazione estremamente sfaccettata e noi sappiamo che la destra odia riflettere e avere delle risposte complesse", dice il regista. Anche l'attore è preoccupato per il silenzio: "Mi viene da pensare che se uno non ne parla quella cosa non esiste. Sono curioso di scoprire quello che accadrà". 'Reaction', come si usa spesso dire nel linguaggio di oggi, che non sono mancante sul set. Durante le riprese - racconta Wright - ci sono state un paio di occasioni in cui alcune comparse si sono rifiutate di partecipare ad alcune scene perché secondo loro erano irrispettose nei confronti di Mussolini. Ovviamente sono stati liberi non prendere parte alle riprese". Su una possibile seconda stagione "stiamo dibattendo su diverse idee e soluzioni. Da Sky c’è tutta la volontà di dare seguito a questa meravigliosa avventura", svela Nils Hartmann, executive vice president Sky Studios Italia.
(Adnkronos) - Internazionalizzare la ricerca e lo sviluppo di progetti innovativi su scala europea. E' questo l’obiettivo prioritario dell’accordo siglato tra il Cesma, il Centro di servizi metrologici e tecnologici avanzati dell’università Federico II e Iniziativa, società di consulenza manageriale specializzata sui temi dello sviluppo di imprese e territori. Il Cesma è un centro di eccellenza tecnologica dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, promuove la diffusione di metodologie e tecnologie innovative e il trasferimento tecnologico nei settori Stem, contribuendo alla creazione di spin-off universitari e a connettere l'accademia con il mondo produttivo. Gestisce sia i laboratori di ricerca dell'ateneo federiciano sia le infrastrutture del polo di San Giovanni a Teduccio. L’accordo punta a rafforzare le eccellenze di ricerca del Cesma valorizzando l’attività dei suoi laboratori, per stimolare crescita economica e competitività anche mediante un supporto sul tema kec (knowledge exchange & collaboration), ossia le forme di collaborazione e interscambio con il tessuto produttivo note come 'terza missione'. Iniziativa è la boutique italiana del management consulting con oltre 40 anni di esperienza nei servizi di advisory ad alto valore aggiunto. Specializzata nello sviluppo di innovazione, trasferimento tecnologico e accesso a programmi di finanziamento per la R&D (dove negli ultimi 15 anni ha supportato oltre 500 milioni di euro di investimenti) e per le attività produttive (con oltre 2,2 miliardi di investimenti supportati), Iniziativa si distingue per il suo approccio integrato e personalizzato, affiancando imprese, pubbliche amministrazioni e centri di ricerca con un metodo sartoriale che genera reale valore aggiunto per i clienti. Con sede principale a Napoli, e sedi secondarie a Roma, Milano, Torino e Bruxelles, rappresenta un punto di riferimento nazionale nell’ambito dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile. Iniziativa affiancherà il Cesma per rafforzare la partecipazione dei suoi laboratori ai programmi di finanziamento europei, come Horizon Europe. La collaborazione si colloca in un momento cruciale per il rilancio economico del Sud Italia, dove le opportunità offerte dai programmi Horizon Europe e NextGenerationEU stanno rappresentando strumenti chiave per attrarre investimenti e creare valore ma in cui i più avveduti ragionano già sul post 2026, quando questa spinta eccezionale ma molto concentrata nel tempo si esaurirà. Rafforzare la competitività internazionale delle eccellenze scientifiche locali è, quindi, un passo fondamentale per promuovere crescita durevole e occupazione nei settori ad alto contenuto tecnologico. Il progetto risponde alla necessità di valorizzare le competenze tecniche e scientifiche del Cesma, rendendo più accessibili le innovazioni al mercato e favorendo la creazione di una rete che connetta i centri di ricerca locali con partner internazionali. Inoltre, sostiene il rafforzamento delle infrastrutture scientifiche per attrarre talenti e investimenti. Il valore aggiunto della collaborazione sta nell'approccio sinergico. Iniziativa combina strategie top-down, monitorando attivamente le opportunità europee, e bottom-up, rispondendo alle esigenze specifiche dei laboratori attraverso un processo strutturato di assesment e interviste, scouting di bandi, costruzione di partnership internazionali, supporto alla preparazione e gestione dei progetti, trasferimento tecnologico e messa a punto di strategie per lo sfruttamento commerciale dei risultati della ricerca. Questo approccio mira a sviluppare un ecosistema della ricerca e dell’innovazione competitivo, rafforzando il ruolo del polo di San Giovanni come hub di innovazione. “Siamo orgogliosi di collaborare con il Cesma per valorizzare le eccellenze scientifiche dell’ateneo federiciano che rappresenta un attore fondamentale nell'ecosistema dell’innovazione nazionale. Questa partnership rafforza il nostro impegno nell'innovazione e sostenibilità, supportando l’accesso ai programmi europei e creando opportunità per talenti e investimenti. Iniziativa si conferma partner strategico per la crescita sostenibile e competitiva. In questo caso, lavorare per la crescita di Napoli, che è il nostro headquarter, è un motivo di orgoglio e di stimolo ulteriore” ha dichiarato Ivo Allegro, ceo di Iniziativa. Questo progetto consolida il ruolo di Iniziativa come partner strategico nell’innovazione e rafforza il Cesma come eccellenza scientifica del Mezzogiorno. Entrambe le realtà si impegnano a valorizzare il potenziale del Sud Italia, contribuendo al rilancio economico e alla crescita sostenibile del territorio. “La collaborazione con Iniziativa - dichiara il direttore del Cesma, professore Domenico Accardo - si inserisce nel solco delle attività di internazionalizzazione che il Cesma e l’Ateneo federiciano portano avanti per la valorizzazione delle competenze e le eccellenze del territorio Risulta essere particolarmente significativo in questo periodo storico nel quale l’Università Federico II compie 800 anni, anni di stretto rapporto con il territorio. I programmi di ricerca europei rappresentano il contesto ideale in cui promuovere le nostre infrastrutture di ricerca e il modello “Napoli Est” come modello di sviluppo sostenibile del territorio. Il CeSMA valuta il paradigma di internazionalizzazione come elemento fondante da perseguire per garantire solide future attività. L’iniziativa intrapresa con un partner affidabile e consolidato si inquadra a pieno in tale panorama strategico”.
(Adnkronos) - Integrare e promuovere la sostenibilità all’interno delle filiere, è questo l’obiettivo dell’alleanza di sistema Open-es, iniziativa promossa tre anni fa, con l’intento di riunire i più importanti player del mondo industriale, finanziario, associativo ed istituzionale al fine di supportare le imprese nel processo di crescita sulle dimensioni della sostenibilità tramite un’unica piattaforma digitale, collaborativa e gratuita. (Audio) “Open-es è un'alleanza di sistema che riunisce il mondo industriale, finanziario, associativo e istituzionale per supportare le imprese nelle sfide di sostenibilità e competitività. Lo fa attraverso una piattaforma digitale, gratuita e una serie di iniziative e servizi che aiutano le imprese ad affrontare questa sfida”, spiega Stefano Fasani, Program Manager Open-es. Oggi le imprese attive su Open-es sono più di 27mila, operanti in 66 settori differenti, e altre 100mila stanno per entrare attraverso i 30 grandi partner dell’alleanza, che si riuniscono in un board decisionale. Il tutto in rappresentanza di 100 paesi. “L'idea alla base era quella di aiutare le proprie filiere, le proprie catene del valore nel percorso di miglioramento delle performance di sostenibilità ma di non farlo attraverso iniziative chiuse solo ai propri fornitori o ai propri clienti, ma con un'iniziativa di sistema per mettere a fattor comune competenze, best practices e strumenti per semplificare questo percorso”, aggiunge Fasani. Il meccanismo è quello tipico delle filiere, ogni nodo coinvolge i propri fornitori e clienti costituendo una rete collaborativa di imprese che lavorano insieme per crescere e coniugare business con sostenibilità. Ingaggiare i propri stakeholder sui temi della sostenibilità e guidarli in un percorso di miglioramento non riguarda più solo le grandi aziende o quelle che svolgono la funzione di capo filiera, ma attrae l’interesse anche di operatori economici diversi quali banche, assicurazioni, associazioni, istituzioni e persino asset manager. L’idea di base è che solo unendo le forze tra tutti i player industriali, finanziari e istituzionali si possono raggiungere rapidamente ed efficacemente obiettivi globali come l’equilibrio tra tutela ambientale, cura sociale e crescita economica. Da qui la creazione di un’alleanza di sistema aperta, cross settoriale e senza scopo di lucro, per collaborare tra grandi realtà del sistema economico e supportare con strumenti semplici e gratuiti le realtà che più hanno bisogno di aiuto in questo percorso, le micro-piccole e medie imprese. Una community interconnessa che vede la presenza anche di attori in competizione nei rispettivi settori di business ma che intende mettere a fattor comune le competenze e far convergere in un unico spazio digitale e condiviso gli sforzi sugli obiettivi di sostenibilità, evitando burocrazia e confusione, tramite una piattaforma digitale, aperta e semplice. Da un punto di vista pratico, quando un’impresa entra in Open-es, crea la propria carta d’identità Esg, basata sugli standard di rendicontazione internazionale, e la fa evolvere progressivamente nel tempo. Può far validare la propria posizione da un certificatore terzo e ricevere una valutazione direttamente in piattaforma, un feedback immediato, su cui poter indirizzare un percorso di crescita. Le imprese possono, poi, decidere autonomamente con chi condividerla tra tutti i portatori di valore con cui l’azienda interagisce: per esempio, per il posizionamento verso i propri clienti, l’accesso a servizi finanziari o la valutazione da parte degli investitori. C’è anche un’area di collaborazione dove le imprese si confrontano tra di loro e con esperti del settore risolvendo i propri dubbi e individuando esigenze comuni. Inoltre, all’interno del marketplace (il Development Hub), possono trovare soluzioni e servizi offerti da realtà specializzate per colmare i gap individuati. “Colmo i gap, aggiorno la mia carta d'identità Esg, aggiungo delle informazioni, miglioro questo tipo di caratteristiche che vengono misurate e trovo nuove azioni da mettere in campo. È sostanzialmente un circolo virtuoso”, aggiunge Fasani. Alla formazione sono dedicati il format mensile ‘Competenze Esg’, l’iniziativa dedicata alle Pmi ‘Open-es Camp’, campus laboratoriale alla sua seconda edizione, e il progetto ‘Carta d'Identità Esg Manager’, un programma formativo e certificativo di riferimento nazionale progettato da Open-es e Federmanager in collaborazione con Esgr Società Benefit, Deloitte Climate & Sustainability Società Benefit e Federmanager Academy.