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(Adnkronos) - "Stiamo assistendo a una contaminazione di tifoserie calcistiche, in alcune realtà geografiche italiane, nelle curve dei palazzetti. Abbiamo visto e toccato con mano, a Forlì, a Trieste, a Bologna, a Livorno, un vero e proprio sdoppiamento: si va allo stadio e si va al palazzo dello sport, una partita si gioca il sabato, una la domenica. Ci si impegna su tutti i fronti, seguendo gli stessi schemi anche con le stesse persone". A raccontare all'Adnkronos la 'trasferta' delle frange più violente delle tifoserie calcistiche nei palazzetti della pallacanestro, è il dirigente generale di Pubblica Sicurezza Maurizio Improta, presidente dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. "La spiego con i fatti. Dopo gli incidenti al termine della partita tra Rimini basket e Forlì, ci furono 42 daspati - racconta -. Quando sono stati identificati, si è scoperto che molti di questi facevano parte di curve ultras del calcio. Abbiamo iniziato a vedere queste eccessive contaminazioni dalla scorsa stagione. Troppi gli scontri all'interno di palazzetti, eccessiva l'attività dei gruppi ultras: da lì la decisione di affrontare il problema con la federazione basket e con le Leghe per cercare di evitare che anche nei palazzetti dello sport, dove sono difficili per una questione di impiantistica le separazioni fra tifoserie, dove aumenta l'esasperazione delle rivalità, dove non c'è solo più una questione di 'campanile' ma anche di egemonia nella gestione del tifo ultrà, si ripetesse il copione già visto dentro e fuori gli stadi". Ecco, dunque, spiega, "il protocollo che prevede che anche i biglietti delle partite di basket di serie A, serie A2 e serie B siano nominativi, come per il calcio. Il nome e cognome, in particolar modo per le tifoserie ospiti, consente la verifica dei requisiti soggettivi e l'eventuale pendenza di un daspo avuto per partite di calcio". "Quando, da gennaio - aggiunge Improta - , questo sistema informatico incrociato sarà effettivo e non più sperimentale, automaticamente le piattaforme di ticketing, che sono le stesse che fanno i biglietti dei concerti, per le partite di calcio, per eventi, avranno modo di trasmettere nell'immediatezza alla banca dati delle forze di polizia il nominativo, così da verificare immediatamente se ci siano motivi ostativi, per evitare che ultras o daspati in altre discipline possano accedere anche ai palazzi dello sport. Un protocollo non a caso inviso alle curve dei palazzetti, e contro il quale é in atto una contestazione seria nei confronti della federazione delle Leghe e del Viminale”. Perché queste contaminazioni da parte delle frange violente del calcio al basket? "Perché diventa un ulteriore bacino per creare proselitismo - spiega Improta - Si pensi al fatto che per fare una trasferta si devono noleggiare i pullman, i van, comprare i biglietti, magari prendere gli alberghi: c'é qualcuno che organizza e ne trae vantaggi economici. Più sono lunghe le trasferte, più aumentano i costi e i rischi di incroci tra tifoserie ‘nemiche’ o a loro gemellate, con incidenti lungo i percorsi autostradali e ferroviari". Una attenzione particolare, insieme al basket, è riservata anche all'hockey sul ghiaccio. "Si stanno registrando incidenti in partite internazionali con le squadre del nostro nord est e squadre straniere - spiega Improta - Venti giorni fa gli ultras di una squadra svizzera che dovevano giocare a Bolzano, erano scesi travisati con le mazze per attaccare i tifosi della squadra di casa. Solo il servizio di ordine pubblico ha impedito questa aggressione si verificasse. I metodi sono sempre gli stessi. E' un lavoro molto complesso, ma siamo costantemente informati su tutto: dobbiamo ridurre i rischi e mitigare i danni". (di Silvia Mancinelli)
(Adnkronos) - “Il 12 aprile 2023 è stato siglato il rinnovo del contratto collettivo nazionale che prevede, per il 2024 ed il 2025, un contributo welfare obbligatorio per ogni dirigente, da destinare alla piattaforma welfare Cfmt. L'accordo Manageritalia-Confcommercio del 16 giugno 2021 e del 21 giugno ha determinato, per contratto, la possibilità per tutti i dirigenti di fruire di un welfare contrattuale volto a soddisfare il benessere del dirigente e della sua famiglia”. Sono le parole di Elisa Loberti, project specialist welfare Cfmt, in occasione della seconda edizione del Global welfare summit, il principale appuntamento italiano dedicato all’evoluzione del welfare, dedicata alle 'Eccellenze che ispirano', organizzato a Villa Miani a Roma. L’edizione 2025 del Summit ha introdotto per la prima volta una sezione dedicata alle eccellenze contrattuali e territoriali, con l’obiettivo di valorizzare quei modelli collettivi che, a livello nazionale e locale, hanno saputo ampliare le tutele, sperimentare nuove soluzioni e generare ricadute concrete sui lavoratori e sulle comunità di riferimento. “Cfmt ha interpretato il volere dei soci, ossia quello di supportare non solo il dirigente in quanto professionista, ma di essere a fianco alla persona, in un percorso di crescita continua, dentro e fuori dall’azienda. Da qui è nato l’Osservatorio Welfare di Cfmt, con la finalità di censire le iniziative di welfare messe in atto dalle principali aziende del terziario - spiega Loberti - L’Osservatorio offre alle aziende un'opportunità per approfondire il proprio modello di welfare, comprendere il posizionamento rispetto al settore e ricevere indicazioni utili per il suo sviluppo”. L’osservatorio Italian Welfare ha conferito i riconoscimenti alle realtà che si sono distinte per la capacità di sviluppare iniziative innovative e inclusive, valorizzando esperienze contrattuali, territoriali e aziendali in grado di generare valore sociale, organizzativo e di comunità: “L’esperienza dimostra che un progetto ben strutturato, con una piattaforma digitale efficiente e una governance chiara, può trasformare il welfare contrattuale in uno strumento concreto e apprezzato, capace di coniugare esigenze aziendali e benessere dei dirigenti. Questo premio, che accogliamo con entusiasmo, ci incoraggia a fare meglio in questo percorso di sviluppo continuo”, conclude.
(Adnkronos) - "L'Italia è il primo paese al mondo, attraverso il consorzio Biorepack, ad occuparsi del riciclo organico degli imballaggi compostabili. Questo avviene perché l'Italia è in Europa il Paese che raccoglie di più e meglio la frazione organica dei rifiuti organici". Così Marco Versari, presidente Consorzio Biorepack, intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. "Il rifiuto organico rappresenta il 40% dei rifiuti che noi produciamo ogni giorno, è la parte più grossa ed è anche quella più difficile da raccogliere. Quindi bisogna trovare il modo di aiutare i cittadini a raccoglierla. Ed essendo il Paese che da ormai 30 anni fa la raccolta della frazione organica, anche se è diventata obbligatoria dal 2022, l'Italia si è inventata dei materiali che si comportano come la plastica quando li adoperi, ma si comportano come la frazione organica quando li metti negli impianti di trattamento della frazione organica. In questo modo poi producono energie e compost", spiega Versari. Il sacchetto prima, "poi sono arrivate le buste della spesa, piatti, posate, bicchieri". Quindi, conclude: "C'è chi fa la raccolta, c'è chi produce gli imballaggi e ci sono quelli che li riciclano e quindi noi chiudiamo il cerchio, lavorando con i Comuni e mettendo a loro disposizione le risorse della responsabilità estesa dei produttori".