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(Adnkronos) - "I cori fascisti di Parma si commentano da soli, sono qualcosa che nulla a che fare con Fratelli d'Italia, nulla doveva avere a che fare, quelle persone vanno prese a calci e mandati via". E' quanto ha detto il ministro della Difesa ed esponente di FdI, Guido Crosetto, a proposito dei cori fascisti e degli inni a Mussolini nella sede di Fratelli d'Italia di Parma, uditi la sera di martedì 28 ottobre, anniversario della marcia su Roma. Per la vicenda è stato aperto un fascicolo dalla Procura di Parma. “Sulla base delle prime notizie di stampa, è stato aperto un fascicolo procedimentale per verificare in primo luogo la fondatezza della notizia, così come riportata, e poi se ci sono ipotesi di reato. È un fascicolo, allo stato, senza ipotesi di reato e senza indagati”, dichiara all'AdnKronos il procuratore capo Alfonso D’Avino. Parlando a margine di un evento elettorale a Napoli con il candidato del centrodestra, Edmondo Cirielli, Crosetto ha anche parlato della riforma della giustizia. "Il referendum normalmente significa affidare l'ultima parola al popolo, quindi quando il si esprime, si prende atto di quello che ha deciso il popolo. Il problema è far capire bene di cosa si sta parlando. Io non penso che questa riforma contenga nulla di negativo", ha detto il ministro. "E' un tema più politico che reale, nessuno tocca la giustizia, anzi secondo me cerca di ricostruire le condizioni perché la giustizia diventi giustizia con la G maiuscola, cioè capace di garantire tutti", ha aggiunto Crosetto, specificando che "in Paesi democratici, penso alla Spagna, penso alla Francia, penso alla Germania, il sistema giudiziario è completamente diverso, perché ad esempio i pubblici ministeri in questi tre Paesi sono sotto l'esecutivo. In Italia questo non avviene, rimarranno liberi di esercitare senza alcuna influenza dall'esecutivo, l'unica cosa che si fa è togliere alle correnti il Consiglio Superiore della Magistratura, ma non mi pare che sia un elemento che può in qualche modo influenzare il rapporto tra la magistratura e il suo lavoro e non penso che bloccare, dividere in due la magistratura giudicante da quella inquirente sia un problema, visto che a oggi lo 0,5% dei pm passano dall'altra parte, quindi stiamo parlando di una cifra irrilevante", ha chiuso Crosetto.
(Adnkronos) - "Serve avere una visione per il futuro del Paese e secondo noi la storia industriale che ci ha contraddistinto è quello su cui bisogna puntare, il famoso Made in Italy che ci ha resi conosciuti in tutto il mondo. E oggi qui abbiamo 25 delle nostre maggiori eccellenze a livello mondiale che hanno ritenuto di legare questo loro brand a questo momento celebrativo. Servono investimenti che non devono andare solo sulle macchine, come già si sta parlando in questa prossima legge di bilancio, ma noi sosteniamo che altrettanta attenzione vada data alle competenze". Così, a margine dell'assemblea per gli 80 anni di Federmanager, Mario Cardoni, direttore generale della Federazione, conversando con Adnkronos/Labitalia. "Abbiamo bisogno -ha ribadito Cardoni- di imprese maggiormente managerializzate, oggi ne abbiamo solo un 5%. Perché è questo che fa la differenza, quindi le macchine da solo non danno quella crescita valoriale che invece un sistema organizzato, guidato, in modo consapevole e professionale può dare". Così, a margine dell'assemblea per gli 80 anni di Federmanager, Mario Cardoni, direttore generale della Federazione, conversando con Adnkronos/Labitalia. E ancora, secondo il direttore generale di Federmanager, serve "uno Stato più leggero, in cui la fiscalità sia meno pesante e sia più equamente distribuita. Abbiamo un problema dell'evasione che continua ad essere molto serio, molto importante e questo mette un po' in difficoltà anche il sistema dei servizi pubblici, come la sanità e potremmo avere in prospettiva anche dei seri problemi sul piano previdenziale".
(Adnkronos) - Un’agenda ricca di eventi, talk, approfondimenti e dibattiti accompagna la partecipazione del Cib-Consorzio Italiano Biogas alla nuova edizione di Ecomondo, l’appuntamento di riferimento in Italia per l’economia circolare e i temi della transizione ecologica. L’Area Forum del Cib ospiterà diversi rappresentanti del settore biogas e biometano agricolo coinvolgendoli nel fitto programma di dialoghi che spazieranno dall’agroecologia all’innovazione sostenibile in agricoltura, alle nuove frontiere di sviluppo del settore post Pnrr. Il filo conduttore scelto dal Cib per le giornate di Ecomondo è 'Connessioni naturali. Coltiviamo contatti, raccogliamo progetti'. Un tema che ben rappresenta l’anima del Consorzio che ha l’obiettivo di attivare e rafforzare connessioni tra diverse realtà, valorizzare le esperienze dirette dei soci del Consorzio, condividere buone pratiche e costruire nuove sinergie per accelerare la transizione agroecologica del Paese. Dal 4 al 7 novembre l’Area Forum (Stand 314, Padiglione D5) ospiterà gli incontri dedicati alle principali sfide del settore del biogas e del biometano agricolo. Tra gli eventi di interesse: martedì 4 novembre, dalle 14.00 'La necessità di diffusione e le criticità di accesso alle tecnologie in agricoltura'; mercoledì 5 novembre, dalle 14.00 'Le nuove frontiere del biometano agricolo. Strategie di mercato e scenari di sviluppo'; giovedì 6 novembre, dalle 11.30 'Autorizzazioni e adempimenti per gli impianti biogas e biometano. Il nuovo quadro regolatorio e cosa cambia', in collaborazione con Cib Service; venerdì 7 novembre, dalle 10.00 'Il valore del digestato: utilizzi innovativi e nuovi approcci in ottica Farming for Future'.